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Gibson Cafè IX - Closed


Prince Malagant

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Starei anche aspettando consensi o alternative per il FBarc... [rolleyes]

 

Eh, per me purtroppo non è periodo per fare programmi. Se posso e mi volete mi accoderò all'ultimo minuto, ma sarei poco attendibile oggi a dire "quel giorno lì ok". Mi spiace [unsure] .

[smile]

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No problem, vediamo che dice Gianni intanto. Poi deve cambiare anche il tempo perchè st'estate non ci sarebbe stata in ogni caso la possibilità di un sabato o una domenica senza piogge e strafulmini [glare] Ricordo sempre che se qualcun'altro vuole accodarsi è il benvenuto [biggrin]

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Passare per il forum in questi giorni è come passare per la piazza del mio paese alle tre di notte...

 

si, veramente.... passo di qui varie volte al giorno cercando una "refrigerante" ( :rolleyes: ) pausa dallo studio ma c'é sempre il nulla! [crying]

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E allora va', che come argomento di conversazione vi mostro l'ultima chitarrina che è arrivata, praticamente per caso, in un periodo dove le chitarre che se ne sono andate non si contano.

 

[smile]

 

che bella! [smile] ma la buca a forma "triangolare" cosa dovrebbe comportare, in teoria? un suono più caldo perché ha più "spazio di ingresso" del suono proveniente da dove le corde vibrano di più?

(che ignorante che sono in argomento acustiche, si vede? [laugh][-o< )

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io invece vi faccio ridere un po', un annuncio di un negozio che vende la standard "quella vera", senza camere tonali, senza specificare nulla (non c'é nemmeno l'anno, solo la foto del seriale, che è peggio...) a DUEMILAEQUATTROCENTO euro....

 

"difficile trovarla nuova!" e te credo! è vecchia! ce l'avete in negozio dall'anno mai! [cursing]

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.. ma la buca a forma "triangolare" cosa dovrebbe comportare, in teoria? un suono più caldo perché ha più "spazio di ingresso" del suono proveniente da dove le corde vibrano di più?

Francamente non lo so. Nella liuteria acustica la forma e la posizione della buca ha certo la sua importanza (ricordo ad esempio che c'era tutto un discorso sulla chitarra di Tony Rice e la sua buca di diametro maggiorato). La mia comunque è una chitarrina da poco (che sto usando prevalentemente plugged, peraltro) e il richiamo è, almeno presumo, esclusivamente estetico.

 

A proposito di acustiche... Chi di voi ha esperienza di slide? Preferenze di materiale, forma, "giustezza" diametro interno? Così per conversare un po'!

Anche qui sai bene che c'è tutto un distinguo dei vari materiali (osso, vetro, metalli diversi) e delle loro performance sonore. Il mio approccio allo slide - che invero è una cosa seria - è sempre stato solo gigio/cialtronesco. Però anni fa, per quella volta nella vita che avevo trovato finalmente un bottleneck di vetro che calzava a pennello per le mie dita, mia figlia lo ha rotto poco dopo e la mia carriera di slider finì lì.

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Francamente non lo so. Nella liuteria acustica la forma e la posizione della buca ha certo la sua importanza (ricordo ad esempio che c'era tutto un discorso sulla chitarra di Tony Rice e la sua buca di diametro maggiorato). La mia comunque è una chitarrina da poco (che sto usando prevalentemente plugged, peraltro) e il richiamo è, almeno presumo, esclusivamente estetico.

 

 

Anche qui sai bene che c'è tutto un distinguo dei vari materiali (osso, vetro, metalli diversi) e delle loro performance sonore. Il mio approccio allo slide - che invero è una cosa seria - è sempre stato solo gigio/cialtronesco. Però anni fa, per quella volta nella vita che avevo trovato finalmente un bottleneck di vetro che calzava a pennello per le mie dita, mia figlia lo ha rotto poco dopo e la mia carriera di slider finì lì.

 

 

Ah, figurati che io sto iniziando adesso... ho preso un Dunlop in acciaio cromato con una parete abbastanza spessa (4 mm), 50 mm di lunghezza (lo porto al dito medio) e 19 mm di Ø int. ed è veramente "giusto", nel senso che se mi si gonfia un po' il dito non lo sfilo più (è anche vero che provandolo d'estate (????, c'è stata l'estate?) il dito potrebbe essere un po' gonfio già di suo...). L'ho scelto di acciaio in luogo del vetro per un mero problema di infrangibilità ma per tutto il resto buio pesto...

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io invece vi faccio ridere un po', un annuncio di un negozio che vende la standard "quella vera", senza camere tonali, senza specificare nulla (non c'é nemmeno l'anno, solo la foto del seriale, che è peggio...) a DUEMILAEQUATTROCENTO euro....

 

"difficile trovarla nuova!" e te credo! è vecchia! ce l'avete in negozio dall'anno mai! [cursing]

 

Però ha un fiammato da paura, vuoi mettere ? [biggrin], non li fanno più certi tagli, scherzi? [scared]

A me il fiammato così attualmente mi disgusta un po'... poi però mi piace il quilted quindi, come sempre, de gustibus [rolleyes]

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E allora va', che come argomento di conversazione vi mostro l'ultima chitarrina che è arrivata, praticamente per caso, in un periodo dove le chitarre che se ne sono andate non si contano.

 

33ze5ow.jpg

 

[smile]

 

Osti che roba èlo? Come mai una scelta così atipica sapendo anche dello sbolognamento +:-@ della J200? Marca? Poi a vederla mi sa un gran bel manico da elettrica più che da acustica, o è solo la foto? Suono? Dìcci [biggrin]

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avevo trovato finalmente un bottleneck di vetro

 

Il primo me lo sono fatto trent'anni fa tagliando con la mola a disco un collo di bicchiedre della vodka.

 

bicchiere-vodka.jpg

 

Adesso ho anch'io un Dunlop USA 220, che uso per lo più come... ammenicolo sopra il caminetto [biggrin]

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E allora va', che come argomento di conversazione vi mostro l'ultima chitarrina che è arrivata, praticamente per caso, in un periodo dove le chitarre che se ne sono andate non si contano.

 

[smile]

Ecco Georg, una Gretsch vero? come sono le loro acustiche? E' da qualche giorno che mi informo per l'eventuale acquisto di un'acustica di medio livello e avevo visto anche le Gretsch (anche se esteticamente la buca triangolare non mi fa impazzire). Più che altro cerco una suonabilità da elettrica con un bel manico comodo comodo...

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Esattamente!

 

Parte tutto dalla decisione di vendere la Joe Pass. Dolorosa, anche nel senso letterale del termine in quanto ho scoperto - i primi sospetti un anno e mezzo fa, e da allora tutto un provare e riprovare anche cambiando action e corde - che la conformazione di quel manico sottile, unita alla mia postura, mi determinava sistematicamente una tendinite all'avambraccio sx. Il trasferimento al sud della cantante con la quale avevo un duo finto-jazz ha fatto il resto.

L'ho venduta a uno che mi ha dato denaro e questa Gretsch - che non conoscevo e certo non sono andato a cercare - a conguaglio.

Guardate che è robetta, una made in Korea di circa 10-15 anni fa. Però è tutta in legni solidi - fatta nella fabbrica Peerless penso - e ha su un discreto sistema di preamp Fishman. Manico ben sagomato, comodissimo. Action media, ho provato ad abbassarla ma il timbro ne risentiva troppo. La suono molto da amplificata, e in questa sua veste nella quale rende benissimo potrebbe tornarmi comoda in varie situazioni penso. Ottima in fingerstyle, mi piace meno in strumming ma devo tuttora prenderci le misure. La j.200 era altra cosa, ma consideriamo che questa qui vale un decimo, se parliamo di soldi.

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Ah, figurati che io sto iniziando adesso... ho preso un Dunlop in acciaio cromato con una parete abbastanza spessa (4 mm), 50 mm di lunghezza (lo porto al dito medio) e 19 mm di Ø int. ed è veramente "giusto", nel senso che se mi si gonfia un po' il dito non lo sfilo più (è anche vero che provandolo d'estate (????, c'è stata l'estate?) il dito potrebbe essere un po' gonfio già di suo...). L'ho scelto di acciaio in luogo del vetro per un mero problema di infrangibilità ma per tutto il resto buio pesto...

 

Addirittura al medio? Ma non ti impedisce un po' averlo li? (sia perchè il medio è uno delle dita più importanti di quella mano, sia perchè è fisicamente in mezzo alle balle)

 

Io devo dire che mi ci sto appassionando parecchio...sono un càne eh, proprio mi ci metto da solo per diletto tentando di cavarci qualcosa, ma mi piacerebbe imparare benino. Attualmente uso uno slide che mi sono ricavato da un tubo di ottone, lungo 6 cm, Ø int di 20 mm, lo uso al momento con l'anulare (se lo metto nel medio ci va a pelissimo).

Devo ancora lucidarlo però, fuori è "opaco"; anche se vorrei comprarne uno in vetro da usare nel mignolo.

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Addirittura al medio? Ma non ti impedisce un po' averlo li? (sia perchè il medio è uno delle dita più importanti di quella mano, sia perchè è fisicamente in mezzo alle balle)

 

Io devo dire che mi ci sto appassionando parecchio...sono un càne eh, proprio mi ci metto da solo per diletto tentando di cavarci qualcosa, ma mi piacerebbe imparare benino. Attualmente uso uno slide che mi sono ricavato da un tubo di ottone, lungo 6 cm, Ø int di 20 mm, lo uso al momento con l'anulare (se lo metto nel medio ci va a pelissimo).

Devo ancora lucidarlo però, fuori è "opaco"; anche se vorrei comprarne uno in vetro da usare nel mignolo.

 

scusami Rick, intendevo anulare ovviamente... la mancata estate deve avermi dato alla testa [glare] ... giustamente un Ø 19 non mi sarebbe nemmeno mai entrato al medio e cmq come dici tu sarebbe impossibile da usare o perlomeno poco pratico (al più al mignolo l'ho visto usare)!

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Esattamente!

 

Parte tutto dalla decisione di vendere la Joe Pass... mi determinava sistematicamente una tendinite all'avambraccio sx...

Sembrano storie incredibili queste ma specialmente col passare dell'età sono magagne e rogne che saltano fuori. Quello che ti fa stare meglio è la causa di qualcosa che ti fa stare peggio.Cominci a pensarci su, all'inizio ti sembra perfino assurdo ma a un bel momento ti rendi conto che è così e basta e l'unico rimedio è proprio ľeliminazione fisica della causa, per evitare eventuali prossime tentazioni di riprovarci. Dieci chitarre, delle quali la maggior parte autocostruite o assemblate come volevo io, vendute una dietro l'altra quando mi sono reso conto che suonare mancino stava finendo di demolirmi la schiena. Decisione tremenda e sofferta ma inesorabile. Tutto questo solo per dire che capisco cosa si prova. [biggrin]

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Il primo me lo sono fatto trent'anni fa tagliando con la mola a disco...

Mi è venuto in mente, se a qualcuno interessa, che una volta, volendo un mio amico un bottleneck vero, cioè vero collo di bottiglia con la sua convessità, riuscii a tagliarne uno di netto avvolgendogli intorno uno straccio bagnato fin dove volevo si tagliasse e scaldando il resto della bottiglia. Stack! Per la dofferenza di dilatazione si tranciò di netto.

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