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Gibson Brands Forums

Bellissime, ma del prezzo parliamone...


Alex78

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Al limite, qualcosa che in Italia non si trova.

 

Purtroppo pare che Fender Japan/Hoshino/Greco sia in fase di dismissione.

beh, era una battuta, non ho dindi da spendere, purtroppo... [crying]

(però una Giappo-LesPaul mi ispirerebbe)

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Ho trovato la tele 62 a 52,800 yen; se vai li' e la porti nel bagaglio a mano, dazi non ne paghi.

 

Se ti riferisci a quelle elencate sul noto negozio che finisce per *bashi sono usate.

Comunque anche il bagaglio a mano - indipendentemente dalle dimensioni permesse dalle compagnie aeree(per es. Alitalia considera lo strumento imbarcabile se è più corto di 115 cm e pesa meno di 8 kg) paga dazio, altrimenti perché in aeroporto c'è una bella corsia che porta negli uffici della dogana con la scritta "Goods to declare"? Tutto sta se trovi io non trovi il finanziere di turno che ti vuole rompere le scatole...

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Guarda il giapponese nn lo conosco, ma il sito aveva piu' tele 62 e tutte 52800; poi che alla dogana ti possano rompere le scatole, e' fuori di dubbio, ed infatti io mi portero' dietro un paio di scontrini italiani di chitarre acquistate. Vedremo....

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Senza voler giudicare nessuno, sia chiaro, ma non capisco come mai se un importatore acquista le chitarre, paga il dazio di importazione, ricarica il prezzo di vendita su cui poi ci pagherà le tasse e con il rimanente ci deve ovviamente fare profitto (perchè è il suo lavoro, mica lo fa per hobby...), costui è un ladro...

Se invece uno importa illegalmente una chitarra (perchè non pagare il dazio non dichiarando la chitarra alla dogana volenti o nolenti è un reato di evasione fiscale) fa bene. Boh...

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Senza voler giudicare nessuno, sia chiaro, ma non capisco come mai se un importatore acquista le chitarre, paga il dazio di importazione, ricarica il prezzo di vendita su cui poi ci pagherà le tasse e con il rimanente ci deve ovviamente fare profitto (perchè è il suo lavoro, mica lo fa per hobby...), costui è un ladro...

Se invece uno importa illegalmente una chitarra (perchè non pagare il dazio non dichiarando la chitarra alla dogana volenti o nolenti è un reato di evasione fiscale) fa bene. Boh...

 

Made in Italy [biggrin]

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E poi scusa, ti piace pagare l'iva al 22%??? Pagarla per mantenere quei pezzi di merda al governo??? Gente ch'e' stata al senato un giorno e percepisce vitalizi da 10000 euro al mese......pagati da chi???? Da sti poveri coglioni che siamo noi, che paghiamo le tasse.......

Se permetti vado in giappone e provero' a non pagare il dazio......evasione fiscale?? No, semplicemente un ricordo da comprare. Non ne compro 100......una.....al massimo 2 [lol]

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Perdona, ma mi sfugge il nesso...

 

Il nesso e' semplice; non basta ai commercianti guadagnarci il 30%, il 50%?? No, devono ricaricare il piu' possibile!!! Il 100%.......il tutto disincentivando l'acquisto e abbassando la domanda, con le ovvie conseguenze, riportando il discorso su larga scala.

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Come noto, la questione dei dazi doganali è stata già affrontata perché spesso ci si trova a confrontare i prezzi delle chitarre negli USA e, grazie anche al cambio favorevole all'euro, domandarsi se non valga la pena acquistare oltre oceano.

A rigore non ne vale la pena; anzi, probabilmente si paga anche qualcosa in più. E da qui il mio disappunto, perché:

 

- se acquisto negli Stati Uniti (ma in generale credo che valga per tutti i Paesi extra UE) pagherò sia la VAT (nel Paese di acquisto) che l'IVA;

- il dazio doganale varia a seconda della tipologia di bene importato e per gli strumenti musicali è alto (mi sembra il 24% ma potrei dire una vaccata, controllare);

 

fermo restando che rispetto il punto di vista di Bobbe e la sua inossidabile integrità nei confronti di Società Tasse&Co. mi permetto di osservare che è tuttavia lecito "percepire" a volte un particolare tipo di tassa come un pagamento ingiusto e non dovuto. Spesso, nel corso della storia, insurrezioni popolari sono state scatenate da determinati tipi di "prelievi" che riducevano la massa alla fame.

Certo qui stiamo parlando già di beni molto secondari e quindi destinati a chi può permetterseli, tuttavia l'Italia non può certo vantarsi di un uso sapiente e coscienzioso dello strumento "imposte" (e faccio in particolare riferimento alle innumerevoli accise sui carburanti legati ai disastri che hanno colpito il ns. territorio, ecc., ecc...).

Per questo ritengo che il termine "evasione" sia forse un po' esagerato (anche se corretto) nei confronti di chi, approfittando di un viaggio ed acquistando 1 o 2 strumenti quindi non a mero scopo di lucro, cerca di "risparmiare" le spese doganali (nonché l'IVA, ovviamente). In fondo nel Paese di acquisto si paga regolarmente la VAT e quindi non si arreca nessun tipo di danno.

Poi chi non ha peccato scagli la prima pietra... (siamo pur sempre un Paese Cattolico [flapper])... mai una contravvenzione per eccesso di velocità? E senza cinture? Magari vi eravate dimenticati che scadeva la revisione (a me è successo: e l'importo della multa non mi sembra affatto proporzionale alla violazione). Potrei portare numerosi altri esempi di sanzioni ingiuste sia per lacune giuridiche e sia per completa mancanza di logica.

Una per tutte: una società non mi paga fatture per due lavori. Primi solleciti telefonici: niente. Primo sollecito da società di recupero crediti: niente. Si passa al decreto ingiuntivo quindi entra la figura del giudice (nonché quella dell'avv.). La società attraverso un'abile manovra sposta capitali immobili e mobili su un'altra società subentrante (ovviamente consenziente) che però non si farà carico dei debiti (Possibile? possibile, possibile...) mentre quella di origine prima cambia ragione sociale e poi, finalmente, fallisce. Morale? Una scatola vuota da cui nessuno prenderà nulla. Ecco però la beffa: mi arriva la cartella di Equ**alia che mi "ingiunge" di provvedere alle spese giudiziali con un bel rincaro del 30%, tout court, per non aver pagato nei termini previsti. E' giusto, vi domando? Ma so che tanti avranno già la risposta [glare]

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Volevo dire, e concludo, che da qualche anno a questa parte, per chi ha voglia di sperimentare, ci sono grandissime chitarre a prezzi irrisori che non hanno niente da invidiare a roba da migliaia di euro. E non sto scherzando, sono ormai anni che lo sto constatando.

Non è più quando io ( e qualcun'altro qui ) ero un ragazzino, che spendendo poco avevi dei cartoni insuonabili. La qualità della fascia 'bassa' si è alzata in maniera imbarazzante.

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Si, d'accordo. Non ho ancora provato una cinesina o coreana, ho avuto per le mani un'acustica Yamaha e suonava alla grande... Che dire? Credo che il basso prezzo sia traducibile in basso costo manodopera, minori spese di gestione (energia), pochi vincoli per l'impatto ambientale, incentivi governativi. Di sicuro il know how non gli manca. Glielo abbiamo passato quasi tutto ormai, imho.

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Errore: Gandhi ha combattuto perché agli indiani - in quanto sudditi di Sua Maestà - venissero riconosciuti gli stessi diritti di un cittadino londinese. Quando questi non ne hanno voluto sapere, solo allora ha pensato all'indipendenza dell'India.

 

Era una sintesi della cosa ma alla fine con chi ha avuto a che fare coi francesi i tedeschi o gli inglesi????

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Tolto l'opinabile "mangio sicuramente meglio"(controlla dove vengono rilevate la maggior parte delle alterazioni alimentari e ne riparliamo...) ed anche lo "spendo decisamente di più(ma come? Con la filiera corta non si risparmia?), rilevi un vantaggio e sfrutti questo vantaggio: non capisco perché un'azienda dovrebbe fare diversamente.

 

 

 

 

 

Non pertinente: ho scritto che prima guadagnavano DI PIU' ed avevano PIU' lavoro, mentre adesso guadagnano DI MENO, hanno MENO lavoro ma possono accedere a tutta una serie di prodotti che prima non avevano. Un POLACCO adesso in POLONIA fa una vita esattamente uguale a quella che fa un ITALIANO in ITALIA, anzi, per certi versi alcune cose ancora non possono permettersele come farebbe un nostro connazionale(tipo i prodotti hi-tech o anche gli strumenti musicali che costano ESATTAMENTE come da noi).

 

Ma secondo te la carne e i salumi fatti in maniera artigianale possono costare come la carne e il golfetta del supermercato?

I latticini tipo mozzarelle di bufala burrate possono costare come quelli della vallelata ?

Va bene la filiera corta ma non sono mica cretini il prodotto è di qualità superiore e lo paghi di più.

Poi tanto per farti un esempio lo sai che ad un contadino che produce il radicchio trevigiano rosso se va bene gli pagano massimo 1 euro e te lo rivendono a 5 .

Ci sono coltivatori che piuttosto arano il campo e seppelliscono gli ortaggi e percepisco di più come risarcimento che se vendessero il prodotto alla grande distribuzione.

Il tassista polacco tra l'altro prima della sua confidenza quanta vodka aveva bevuto???

Tra parentesi prima di solidarnosh non è che se la passavano tanto bene per quel che mi ricordo?

Posso anche sbagliarmi ma dal peggio passare al meglio è facile(Polonia) ma dal meglio al peggio non tanto(Italia).

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Forse potevano risparmiarsela, i poteri forti, l'Europa [biggrin]

 

Forse un po' troppo impegnativa la discussione ma purtroppo sono quei poteri forti che determinano cosa metterai nel piatto da mangiare il costo delle tue scarpe o della tua prossima gibson che ti costringono a studiare per anni e poi magari a dover fare un lavoro del ca..o, sfruttando la gente come schiavi pagati ma schiavi di un sistema, oppure a far lavorare la gente fino a 65 anni e lasciare i giovani a spasso senza un lavoro e un futuro non ben definito anzi definito dalla precarietà a vita.

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- se acquisto negli Stati Uniti (ma in generale credo che valga per tutti i Paesi extra UE) pagherò sia la VAT (nel Paese di acquisto) che l'IVA;

 

 

No, buona regola vuole che quando acquisti un prodotto in paesi extra-UE tu applichi l'apposita procedura di recupero delle tasse locali che ti verranno decurtate dall'importo oppure rimborsate.

 

La doppia imposizione fiscale è stata abolita dappertutto.

 

 

Quello che è stato fatto in Europa è permettere di poter pagare l'IVA(o VAT) nel paese di origine del bene anziché nel paese di destinazione.

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No, buona regola vuole che quando acquisti un prodotto in paesi extra-UE tu applichi l'apposita procedura di recupero delle tasse locali che ti verranno decurtate dall'importo oppure rimborsate.

 

La doppia imposizione fiscale è stata abolita dappertutto.

 

 

Quello che è stato fatto in Europa è permettere di poter pagare l'IVA(o VAT) nel paese di origine del bene anziché nel paese di destinazione.

 

[thumbup]

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Ma secondo te la carne e i salumi fatti in maniera artigianale possono costare come la carne e il golfetta del supermercato?

 

I salumi artigianali sono una cosa, la "carne artigianale" non si è mai sentita, in quanto anche i supermercati hanno il reparto macelleria con i propri macellai che lavorano... Inoltre mettila come vuoi, ma gli animali non si ammazzano e macellano da soli, e sei proprio sicuro che il macellaio che macella la sua carne "in proprio"(vorrei proprio vedere come fa poi...) segua tutte le procedure previste dalla legge in tema di igiene e di sofferenza agli animali? Avendola vissuta in prima persona, quando c'è stato il problema della "mucca pazza" i casi positivi si sono trovati nei piccoli produttori, non nella grande distribuzione!

 

 

I latticini tipo mozzarelle di bufala burrate possono costare come quelli della vallelata ?

 

Anzi, costano meno se li vai a prendere in caseificio, cosa che faccio spesso.

 

Va bene la filiera corta ma non sono mica cretini il prodotto è di qualità superiore e lo paghi di più.?

 

Guarda che spesso sono i piccoli che vendono al grande, come tu stesso scrivi sotto:

 

Poi tanto per farti un esempio lo sai che ad un contadino che produce il radicchio trevigiano rosso se va bene gli pagano massimo 1 euro e te lo rivendono a 5 .

 

E dunque se me lo vende a me direttamente lo vende a 3, altrimenti se pretende 6 vado a comprarlo al supermercato, visto che si tratta dello stesso prodotto.

 

Ci sono coltivatori che piuttosto arano il campo e seppelliscono gli ortaggi e percepisco di più come risarcimento che se vendessero il prodotto alla grande distribuzione.

 

E si ritorna al tema del "vantaggio": a parte che sprecare il cibo è un delitto, se il coltivatore adopra questa pratica lo fa perché si è svegliato male o perché segue un proprio interesse?

 

Il tassista polacco tra l'altro prima della sua confidenza quanta vodka aveva bevuto???

 

Il fatto che la affermazione non coincida con la tua scuola di pensiero non significa necessariamente che tu debba avere ragione e lui torto. Tali espressioni sono soltanto becere.

 

Tra parentesi prima di solidarnosh non è che se la passavano tanto bene per quel che mi ricordo?

Posso anche sbagliarmi ma dal peggio passare al meglio è facile(Polonia) ma dal meglio al peggio non tanto(Italia).

 

Appunto, oggi stanno meglio di allora. Sono più poveri ma riescono ad avere ciò che per decenni non hanno avuto. Il sistema di mercato chiusto produce questi effetti, e tu proponi questo tipo di soluzione.

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Volevo dire, e concludo, che da qualche anno a questa parte, per chi ha voglia di sperimentare, ci sono grandissime chitarre a prezzi irrisori che non hanno niente da invidiare a roba da migliaia di euro. E non sto scherzando, sono ormai anni che lo sto constatando.

Non è più quando io ( e qualcun'altro qui ) ero un ragazzino, che spendendo poco avevi dei cartoni insuonabili. La qualità della fascia 'bassa' si è alzata in maniera imbarazzante.

 

Perfettamente d'accordo. E aggiungo: quando si è sperimentata la "filiera corta" anche nel campo musicale, i benefici sono stati molto superiori agli svantaggi(Cor-tek che commercializza a marchio Cort, Peerless sganciata da Epiphone, Bach in Repubblica Ceca, ed anche la stessa Gibson di cui - ricordo - la LP Standard Custom Shop 1959 costava nel 2000 quasi 16 milioni di lire di listino...).

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Guarda il giapponese nn lo conosco, ma il sito aveva piu' tele 62 e tutte 52800; poi che alla dogana ti possano rompere le scatole, e' fuori di dubbio, ed infatti io mi portero' dietro un paio di scontrini italiani di chitarre acquistate. Vedremo....

 

 

Indipendentemente dalle considerazioni successive, lo scontrino da solo non basta a metterti al riparo da eventuali contestazioni, in quanto se tu porti con te uno strumento(per es. sei un musicista che deve fare dei concerti all'estero) è necessario che tu dichiari di averlo al momento di lasciare il paese. Si chiama "esportazione in temporanea" ed è analoga all' "esportazione per riparazione" che viene utilizzata dai distributori quando ad es. si rompe qualcosa e lo strumento deve tornare in fabbrica per essere riparato. Te lo dico perché mi è successo di persona ed ho dovuto seguire questa procedura per evitare che un prodotto già MIO con regolare documento di acquisto venisse fermato di nuovo in dogana. Purtroppo(o per fortuna...) i doganieri non sono certamente dei poveri babbei totalmente all'oscuro di certe pratiche: alla fine se trovi quello puntiglioso non c'è scorciatoia che tenga(tranne forse l'atavica pratica di uscire dall'Italia con una chitarra da due lire, infilarla nel primo cassonetto che si trova all'estero e tornare con quella nuova). Un mio conoscente si fece tre voli a New York per comperare tre bassi Sadowsky: la prima volta a Fiumicino gli andò bene, la seconda pure, la terza gli fecero piangere tutte le lacrime che aveva...

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