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relief manico


strato56

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Vi consiglio la lettura del libro "Come avere il manico sempre in tiro", del noto liutaio Rocco Siffredi...

io, per garantire una migliore lubrificazione del movimento del TR ed una maggiore elasticità del legno il TR lo tiro tenendo immersa la chitarra in vasca da bagno, ma credo ci si possa arrangiare ugualmente in doccia con acqua corrente...

 

che ne pensate?

Bon, ora di chiudere il topic [biggrin]

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Un legno è fatto di fibre e venature che col tempo invecchiando, asciugando e tutto il resto tendono a tirare per conto loro. Nel mio dialetto questo viene chiamato 'canostro' e si dice anche di uno furbo e intraprendente. In più, parlando di manico, sono anche due essenze diverse incollate assieme (es. Ebano e mogano) con le loro diverse caratteristiche, motivo per una battaglia in più. Se non c'è il tiro delle corde a comandare e il truss a contrastare il legno, il manico andrà sempre dietro ai suoi naturali assestamenti, minimi magari, ma ci saranno sempre.

IMHO

 

Io 'sta storia del legno che "asciuga" nel tempo soprattutto con sopra un bello strato di vernice la voglio dimostrata. E dimostrata con rigorosità scientifica, non col "sentito dire": voglio che qualcuno prenda un bel manico nuovo(di produzione normale, kiln dried), ne misuri la quantità di umidità residua presente e poi la rimisuri dopo sei mesi o un anno. E poi venga a riportare tutti i dati relativamente alla deformazione reale del manico dovuta a questo assestamento. Un noto sito tempo fa riportò una frase su cui concordo al 100% che riporto integralmente:

 

IL LEGNO E' MORTO!!! Il pezzo che state verniciando e' vivo e respira quanto Ayrton Senna

 

Oltretutto, l'accoppiamento dei legni diversi(tipo i manici laminati di qualche costruttore boutique) è intenzionalmente voluto proprio per evitare qualsiasi tipo di deformazione residua. In ogni caso - ripeto - le forze di questi movimenti "spontanei" sono di qualche ordine di grandezza inferiori alle trazioni meccaniche di corde e truss rod, che letteralmente stressano il manico. Io non ho parlato di "mollare", ma di allentare queste tensioni se la chitarra viene riposta per un periodo di tempo ragionevolmente lungo. Personalmente allento completamente il truss rod(per poi riportarlo nella sua condizione di lavoro) soltanto quando mi trovo a cambiare le corde da zero con la loro completa rimozione dallo strumento, come del resto consigliato dal buon Dan Erlewine.

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Io 'sta storia del legno che "asciuga" nel tempo soprattutto con sopra un bello strato di vernice la voglio dimostrata. E dimostrata con rigorosità scientifica, non col "sentito dire": voglio che qualcuno prenda un bel manico nuovo(di produzione normale, kiln dried), ne misuri la quantità di umidità residua presente e poi la rimisuri dopo sei mesi o un anno. E poi venga a riportare tutti i dati relativamente alla deformazione reale del manico dovuta a questo assestamento. Un noto sito tempo fa riportò una frase su cui concordo al 100% che riporto integralmente:

 

IL LEGNO E' MORTO!!! Il pezzo che state verniciando e' vivo e respira quanto Ayrton Senna

 

Oltretutto, l'accoppiamento dei legni diversi(tipo i manici laminati di qualche costruttore boutique) è intenzionalmente voluto proprio per evitare qualsiasi tipo di deformazione residua. In ogni caso - ripeto - le forze di questi movimenti "spontanei" sono di qualche ordine di grandezza inferiori alle trazioni meccaniche di corde e truss rod, che letteralmente stressano il manico. Io non ho parlato di "mollare", ma di allentare queste tensioni se la chitarra viene riposta per un periodo di tempo ragionevolmente lungo. Personalmente allento completamente il truss rod(per poi riportarlo nella sua condizione di lavoro) soltanto quando mi trovo a cambiare le corde da zero con la loro completa rimozione dallo strumento, come del resto consigliato dal buon Dan Erlewine.

 

Ok, allora prendi il manico della tua chitarra e immergino nella vasca da bagno per qualche giorno. Secondo quanto hai scritto non dovrebbe succedere nulla.

Smollare il truss-rod quando si smontano tutte le corde è solo una perdita di tempo.

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Io che il legno verniciato respiri o si asciughi sinceramente non ci credo, mi sa di leggenda... però dico anche che per me a lasciare una chitarra in custodia accordata, se non la si usa anche per molto tempo, non da problemi alla stessa.

Stesso discorso per il cambio corde... io ho SEMPRE fatto il cambio corde togliendole tutte quante, senza mai toccare il truss rod durante l'operazione, e non ho mai avuto nessun problema, da piu' di 20 anni ormai.

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É indiscutibile e nessuno può affermare il contrario che lo stato tensionale dell'intera chitarra cambi allo smontaggio completo delle corde. Che questo non ne pregiudichi lo stato di deformazione, quantomeno temporaneamente, può anche essere. Di sicuro tenderebbe a muoversi a causa del tiro del TR ma gli spostamenti sono davvero infinitesimi. Lo stesso dicasi per i piloncini del TP, che subiscono annullamento delle forze di taglio e di momento flettente. É chiaro che non se accorge nessuno ma in termini tensionali e deformativi si ha meno variazione smontando e rimontando una corda alla volta piuttosto che tutte insieme. É questo fenomeno non é imho, é un fatto e soprattutto é teorizzato e comprovato dall'esperienza empirica (teoria dell'elasticità, ecc...).

Poi, ripeto, che ad occhio nudo non ci si accorga di niente e che ai fini pratici possa non cambiare nulla, ci sta alla grande e questo è sufficiente nella stragrande maggioranza dei casi.

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Ohiohi, mi tocca quotà Bobbe! [crying]

Quando faccio il cambio, eccetto i casi in cui ammazzo il cantino, sostituisco tutte le corde insieme e non ho mai dovuto riregolare il TR.

L' unica volta che ho dovuto agire pesantemente è stato quando mi è arrivò la custom '68: spedita con le corde allentate e rimasta in mano al corriere qualche giorno aveva il manico dritto come una spada.

Ogni tanto aggeggio sul TR più per lo sfizio delle regolazioni di fino ( cambia parecchio anche con 1/6 di giro in un senso o nell' altro perchè cambiando il relief, a parità di action, varia pure l' altezza dell' abr e quindi la durezza delle corde) che per reale necessità.

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OT On.

Gabriè, ce le dici due parole sulla SG che hai in vendita. E' una delle poche Gib. Diavoletto (così le chiamavamo ai miei tempi ](*,) ) che mi ha sempre incuriosito.

OT off [wink]

 

OT ON:

Propio bella, ziopera, la livrea più bella imho per la Diavoletto. Chissà che prima o poi non le ridia una chance..

OT OFF!

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Ho avuto solo questa per cui non so se le mie impressioni siano generalizzabili.

Rispetto alla LP, che conosco meglio, ha un` equalizzazione un po` diversa ( meno bassi, medie più in evidenza) e un suono più nasale ma non chiuso, ha più attacco ( mi son fatto la convinzione che dipenda dalla massa della vibrola e dal materiale con cui é costruita, acciaio) ma forse un po` meno di sustain oltre il 12mo tasto.

Sui puliti é stupenda, suono dolcissimo e quasi strateggiante, anche qui penso il maestro influisca!

Poi ci sono le caratteristiche che penso siano comuni a tutte le sg: ergonomia eccellente, peso insignificante, suonabilità elevatissima ( il manico é spiazzante per chi é abituato alla lp perché é largo piatto e tutto de fora dal corpo della chitarra).

Fra l` altro non ho notato i difetti di tenuta dell` accordatura che tutti paventano...

Insomma a me piace molto difatti so mica tanto convinto di venderla.

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