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Palissandro


bobbe

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Pur essendo un'assurdità oltremisura (perché gestire una cosa del genere, con tutti gli strumenti aventi parti in palissandro attualmente in circolazione, è TOTALMENTE oltre la logica), avevo sentito un accenno in questo video...

 

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Si, appunto...

Una sana "politica demografica" farebbe tanto bene al pianeta... ;)

Comunque certa gente proprio non ce la fa... Io spero davvero che sia una mezza bufala, perché altrimenti ci sarebbe davvero da prendere a calci nel popò chi inventa queste disposizioni!

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Mentre leggevo mi è venuto da ridere quando ho letto questa frase...come con le pelli di animali...cani e gatti...certo ho visto come rispettano le leggi...le case di abbigliamento fanno fare i capi la in Cina e importano ugualmente...buffoni...visto che il divieto parte da adesso...e le mie chitarre sono di 15 anni fa...non regolarizzo un bel niente...

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Quindi, riassumendo...

 

Chi costruisce strumenti deve certificare la "regolare" provenienza di certi legnami, tipo il palissandro, giusto?

Perciò basterebbe, ad esempio, allegare allo strumento un tagliando con scritto che il legname proviene da fonti "lecite", no?

 

E se questa certificazione non c'è "alla fonte" bisogna, in caso di vendita fuori dall'Europa (o fuori dagli USA), bisogna trovare qualcuno che provveda a regolarizzare i legnami che compongono il tal strumento, ho capito bene?

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non so se sia vero o meno ma secondo me ci deve essere un maggiore controllo sul legname.

basta con produzioni di massa. le case dovrebbero costruire solo il necessario.

c'è uno spreco infinito di legni.

con le chitarre in circolazione si potrebbe evitare di costruirne di nuove per il prossimi 50 anni.

 

andrò contro vari utenti ma se la gente comprasse solo quello che realmente usa, in negozio rimarrebbero il 70% degli strumenti.

basterebbe evitare di collezionarle come se fossero soprammobili.

non si considera che gli alberi finiscono..

c'è chi compra un esercito di chitarre per poi usarne mezza, adducendo come scusa di sentire chissà quale sfumatura tra l'una e l'altra. poi vedi musicisti di altissimo livello usare le stesse 3 chitarre da una vita creandoci i mostri..

 

il discorso è lungo e complesso.

ma chi vuol capire cosa intendo, capisca.

 

....Personalissima opinione.

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Quindi, riassumendo...

 

Chi costruisce strumenti deve certificare la "regolare" provenienza di certi legnami, tipo il palissandro, giusto?

Perciò basterebbe, ad esempio, allegare allo strumento un tagliando con scritto che il legname proviene da fonti "lecite", no?

 

E se questa certificazione non c'è "alla fonte" bisogna, in caso di vendita fuori dall'Europa (o fuori dagli USA), bisogna trovare qualcuno che provveda a regolarizzare i legnami che compongono il tal strumento, ho capito bene?

 

Non ricordo se qualcuno lo ha già postato prima, comunque sia qui è spiegato tutto bene: pigia

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non so se sia vero o meno ma secondo me ci deve essere un maggiore controllo sul legname.

basta con produzioni di massa. le case dovrebbero costruire solo il necessario.

c'è uno spreco infinito di legni.

con le chitarre in circolazione si potrebbe evitare di costruirne di nuove per il prossimi 50 anni.

 

andrò contro vari utenti ma se la gente comprasse solo quello che realmente usa, in negozio rimarrebbero il 70% degli strumenti.

basterebbe evitare di collezionarle come se fossero soprammobili.

non si considera che gli alberi finiscono..

c'è chi compra un esercito di chitarre per poi usarne mezza, adducendo come scusa di sentire chissà quale sfumatura tra l'una e l'altra. poi vedi musicisti di altissimo livello usare le stesse 3 chitarre da una vita creandoci i mostri..

 

il discorso è lungo e complesso.

ma chi vuol capire cosa intendo, capisca.

 

....Personalissima opinione.

 

Condivisibile, specialmente se la smettessero di fare modelli e linee assolutamente discutibili... [laugh]

 

Ok, saremo pure colpevoli; ma indubbiamente siamo in buona compagnia

 

 

Ecco, il buon Ermanno mi ha anticipato. Il mercato degli strumenti musicali è un riflesso di questo fenomeno, il problema principale (citato ovviamente nell'articolo del CITES) sono le "furniture", il mobilio per intenderci, non solo da ufficio ma anche "privato" (letti, credenze etc, appunto).

 

Il problema è che bisognava svegliarsi prima, la regola del "taglio un albero e ne pianto -almeno- due" è sempre valida.

 

Per chi spende, ahimé, non importa estinguere qualcosa, che sia specie vegetale oppure animale.

(chiudo la parentesi perchè diventerei violento [bored] )

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non so se sia vero o meno ma secondo me ci deve essere un maggiore controllo sul legname.

basta con produzioni di massa. le case dovrebbero costruire solo il necessario.

c'è uno spreco infinito di legni.

con le chitarre in circolazione si potrebbe evitare di costruirne di nuove per il prossimi 50 anni.

 

andrò contro vari utenti ma se la gente comprasse solo quello che realmente usa, in negozio rimarrebbero il 70% degli strumenti.

basterebbe evitare di collezionarle come se fossero soprammobili.

non si considera che gli alberi finiscono..

c'è chi compra un esercito di chitarre per poi usarne mezza, adducendo come scusa di sentire chissà quale sfumatura tra l'una e l'altra. poi vedi musicisti di altissimo livello usare le stesse 3 chitarre da una vita creandoci i mostri..

 

il discorso è lungo e complesso.

ma chi vuol capire cosa intendo, capisca.

 

....Personalissima opinione.

 

Si chiama consumismo... e vale per tutto, non solo per le chitarre. Non so che lavoro fai tu, ma credo che il tuo datore di lavoro stia aperto per guadagnare, non per produrre solo l'indispensabile.

Senza offesa, ma il tuo discorso è senza senso, a meno di non tornare indietro di 60 anni, ma su tutto quanto e non solo sulle chitarre, che mi sembra che onestamente siano la cosa più futile.

Anche il discorso che fai sui musicisti non corrisponde alla realtà: Gilmour, Malmsteen, Richards e la stragrande maggioranza dei professionisti hanno collezioni di decine e decine di chitarre (di pregio oltretutto), altro che solo 2 o 3.

 

Mio padre in tutta la sua vita avrà avuto si e no 3 automobili, perché l'auto si teneva fin quando camminava e solo allora si cambiava... tu fai lo stesso? o cambi l'auto come fanno in molti ogni 3-4-5 anni, perché c'è il nuovo modello e cazzi e mazzi? E il telefonino sempre ultimo modello? e i vestiti alla moda? E l'abbonamento a Sky, lo stadio tutte le domeniche, la discoteca, il cinema...

 

Quando ero bambino andare a mangiare la pizza era un "evento", perchè di soldi ce ne erano pochi, mentre ora si va sempre spessissimo al ristorante, in birreria, a fare l'aperitivo... e le vacanze erano 14 giorni in estate in campeggio, e riga... altro che i weekend nelle capitali d'Europa, il mare d'estate, la settimana bianca, la settimanina alle maldive in marzo.

Il mondo è cambiato e noi (per puro culo) siamo nati nella parte di pianeta fortunata, dove possiamo permetterci di tutto e di più... se fossimo nati 5'000 km più a sud adesso il nostro problema non sarebbe la tastiera di palissandro ma trovare un barcone per venire in Europa.

 

Poi, così per parlare, ma fa enormemente più danno all'ambiente la coltivazione intensiva di cereali destinati ad allevamento di animali per consumo di carne, che l'utilizzo di legname per le chitarre.... però guai a toccare la bistecca alla fiorentina o la grigliata mista...

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Poi, così per parlare, ma fa enormemente più danno all'ambiente la coltivazione intensiva di cereali destinati ad allevamento di animali per consumo di carne, che l'utilizzo di legname per le chitarre.... però guai a toccare la bistecca alla fiorentina o la grigliata mista...

 

..se, in tal senso, fosse solo la bistecca alla fiorentina il problema... :rolleyes:

 

Che poi di cibo per tutti ce ne sarebbe già, il problema dei due è allocarlo dove serve.

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Si chiama consumismo... e vale per tutto, non solo per le chitarre. Non so che lavoro fai tu, ma credo che il tuo datore di lavoro stia aperto per guadagnare, non per produrre solo l'indispensabile.

Senza offesa, ma il tuo discorso è senza senso, a meno di non tornare indietro di 60 anni, ma su tutto quanto e non solo sulle chitarre, che mi sembra che onestamente siano la cosa più futile.

Anche il discorso che fai sui musicisti non corrisponde alla realtà: Gilmour, Malmsteen, Richards e la stragrande maggioranza dei professionisti hanno collezioni di decine e decine di chitarre (di pregio oltretutto), altro che solo 2 o 3.

 

Mio padre in tutta la sua vita avrà avuto si e no 3 automobili, perché l'auto si teneva fin quando camminava e solo allora si cambiava... tu fai lo stesso? o cambi l'auto come fanno in molti ogni 3-4-5 anni, perché c'è il nuovo modello e cazzi e mazzi? E il telefonino sempre ultimo modello? e i vestiti alla moda? E l'abbonamento a Sky, lo stadio tutte le domeniche, la discoteca, il cinema...

 

Quando ero bambino andare a mangiare la pizza era un "evento", perchè di soldi ce ne erano pochi, mentre ora si va sempre spessissimo al ristorante, in birreria, a fare l'aperitivo... e le vacanze erano 14 giorni in estate in campeggio, e riga... altro che i weekend nelle capitali d'Europa, il mare d'estate, la settimana bianca, la settimanina alle maldive in marzo.

Il mondo è cambiato e noi (per puro culo) siamo nati nella parte di pianeta fortunata, dove possiamo permetterci di tutto e di più... se fossimo nati 5'000 km più a sud adesso il nostro problema non sarebbe la tastiera di palissandro ma trovare un barcone per venire in Europa.

 

Poi, così per parlare, ma fa enormemente più danno all'ambiente la coltivazione intensiva di cereali destinati ad allevamento di animali per consumo di carne, che l'utilizzo di legname per le chitarre.... però guai a toccare la bistecca alla fiorentina o la grigliata mista...

 

[thumbup]

 

D'accordissimo. Da qualche parte bisognerà pure iniziare ma forse gli strumenti musicali non sono proprio i prodotti più "sensibili" e di largo consumo...

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Si chiama consumismo... e vale per tutto, non solo per le chitarre. Non so che lavoro fai tu, ma credo che il tuo datore di lavoro stia aperto per guadagnare, non per produrre solo l'indispensabile.

Senza offesa, ma il tuo discorso è senza senso, a meno di non tornare indietro di 60 anni, ma su tutto quanto e non solo sulle chitarre, che mi sembra che onestamente siano la cosa più futile.

Anche il discorso che fai sui musicisti non corrisponde alla realtà: Gilmour, Malmsteen, Richards e la stragrande maggioranza dei professionisti hanno collezioni di decine e decine di chitarre (di pregio oltretutto), altro che solo 2 o 3.

 

Mio padre in tutta la sua vita avrà avuto si e no 3 automobili, perché l'auto si teneva fin quando camminava e solo allora si cambiava... tu fai lo stesso? o cambi l'auto come fanno in molti ogni 3-4-5 anni, perché c'è il nuovo modello e cazzi e mazzi? E il telefonino sempre ultimo modello? e i vestiti alla moda? E l'abbonamento a Sky, lo stadio tutte le domeniche, la discoteca, il cinema...

 

Quando ero bambino andare a mangiare la pizza era un "evento", perchè di soldi ce ne erano pochi, mentre ora si va sempre spessissimo al ristorante, in birreria, a fare l'aperitivo... e le vacanze erano 14 giorni in estate in campeggio, e riga... altro che i weekend nelle capitali d'Europa, il mare d'estate, la settimana bianca, la settimanina alle maldive in marzo.

Il mondo è cambiato e noi (per puro culo) siamo nati nella parte di pianeta fortunata, dove possiamo permetterci di tutto e di più... se fossimo nati 5'000 km più a sud adesso il nostro problema non sarebbe la tastiera di palissandro ma trovare un barcone per venire in Europa.

 

Poi, così per parlare, ma fa enormemente più danno all'ambiente la coltivazione intensiva di cereali destinati ad allevamento di animali per consumo di carne, che l'utilizzo di legname per le chitarre.... però guai a toccare la bistecca alla fiorentina o la grigliata mista...

 

Ho detto che sarei andato contro corrente.

 

Il fatto è che tuo nonno comprava la macchina adatta alle sue esigenze.

Non comprava la jeep 4x4 modello anfibio e totalmente impermeabile per andare a fare la spesa a 100 metri da casa, Con pendenze massime del 2%.

E non ne comprava sette in colorazioni diverse e con gomme da neve, da corsa....

Potrei dirti che ho la stessa auto da 10 anni e che cambio telefono solo quando si rompe.

Potrei risponderti punto per punto ma sarebbe inutile perchè tutti questi discorsi alla fine non portano a niente.

Concordo con te che il problema principale sia il consumismo in generale. Ma il consumismo lo alimentano i compratori.

 

credo solo che basterebbe fare le cose con criterio, In ogni ambito.

tutto qua.

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Era un'ovvia battuta in risposta una parziale argomentazione del cazzo (quella dei 5000 km). Certi problemi non si pongono a tutte le latitudini, senza tirare in ballo certe argomentazioni.

 

Gli sprechi (di tutti i generi) non li sopporto neanche io..

 

Torniamo a parlare di chitarre va la, che è meglio.

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Fermo restando che i barconi per me possono essere fatti di qualsiasi materiale, sorry ma sentirmi accusare (in un qualche modo) di essere "un fortunello" perchè son nato qua piuttosto che da un'altra parte del globo è una delle cose che mi sta più sulle balle (al pari di tutti i buonismi -più o meno politici- e di tutte le altre cattiverie di questo mondo), visto che faccio parte de "la gente normalissima" e non mi è mai stato regalato nulla dall'alto.

 

Gli sprechi (di tutti i generi) non li sopporto neanche io..

 

Torniamo a parlare di chitarre va la, che è meglio.

 

[blink]

 

A Riccà, ma che te sei fumato? [biggrin]

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Non ricordo se qualcuno lo ha già postato prima, comunque sia qui è spiegato tutto bene: pigia

 

Grazie postino [thumbup]

 

Ho letto l'articolo di Andertons ma ho letto anche la pagina di CITES. Che spiega la cosa in modo un filo diverso. Mi pare di capire che le "limitazioni" riguardano il certificare la provenienza legale del palissandro, NON la drastica riduzione della circolazione di tale legname.

Magari mi sbaglio, ma credo che andrà a finire come con l'ebano: continueranno ad usarlo tutti tranne Gibson, che lo spaccerà per legname pregiato ed alzerà ulteriormente i prezzi degli strumenti...

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