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[iFab o Fabius] - La mia strumentazione


iFab

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Westone Les Paul Studio Replica

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Data di acquisto: Estate 1980

La mia prima chitarra elettrica. All’acquisto era nera, ma, nell’estate 2000, l’ho sverniciata, riverniciata viola trasparente, ho messo le meccaniche Grover (prese dalla mia Les Paul), ho lasciato il manico “nudo” sul retro (come la JEM), ed ho apposto due pick-up Gibson PAF. Ora ha un suono cattivo come una Gibson, ma sa anche essere dolce come una Telecaster.

 

Ibanez Destroyer II DT-150 [X Series]

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Data di acquisto: Estate 1983

Data di produzione: febbraio 1983

L’ho cercata per ogni dove. È stata la mia chitarra preferita per anni, poi, il solo magnete ed il trasporto ingombrante (col fodero originale è enorme), me l’hanno fatta accantonare. Una tastiera stupenda ed un suono acidissimo!

 

Ibanez JEM 777 FP

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Data di acquisto: aprile 1992

Data di produzione: 1991

Uno sfizio! Sinceramente ci sono chitarre migliori allo stesso prezzo, ma questo non deve sminuirne il valore: è una bella chitarra, versatile e compagna di molte scorribande musicali. L’unico cambiamento effettuato è stato apportato ai potenziometri ed al selettore dei magneti, da rosa shocking a verde.

 

 

Yamaha APX7CN

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Data di acquisto: Estate 1992

Chiedetemi di rinunciare a tutto, ma non alla chitarra classica. Me ne occorreva una amplificabile. Deliziosi i potenziometri a scomparsa! Ha una buona quotazione sul mercato.

 

Cort Steinberger Replica – Customized

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Data di acquisto: Autunno 1992 (usata)

Ho trovato questa imitazione della Steinberger, quasi regalata, ed ho deciso di customizzarla: il manico è stato piallato all’osso ed ho apposto due pick-up Di Marzio, uno anni ’70 (che mi avanzava), al manico ed un From Hell al ponte. È comodissima da trasportarsi ed il suono è strepitoso! Inizialmente era nera, poi è stata riverniciata bianca con degli spruzzi multicolore (terribile!) da un sedicente liutaio, infine (nel 2001), è stata sverniciata e lasciata legno naturale da me e dall’amico Marco Capasso.

 

Gibson Les Paul Standard

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Data di acquisto: 21 ottobre 1994

Data di produzione: 1994

Avevo un nuovo amore (che ancora ho), perchè non comprare una nuova chitarra? Un altro dei miei (costosi), sfizi, mi occorreva il suono che solo questa chitarra può dare (e poi è la chitarra che suonano la maggior parte dei miei eroi musicali), e così…

Questa chitarra monta un pick-up 490R al manico e un pick-up 498T al ponte.

 

Yamaha CPX7 “COMPASS”

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Data di acquisto: Dicembre 1999

Data di produzione: 21 settembre 1998

Secondo me è una chitarra stupenda, calcolando il rapporto qualità/prezzo. Ha un suono caldo e grosso. Non riesco a trovarle difetti. Uhm… forse amplificata rende un po’ meno di quanto promette da acustica, ma, ripeto, è stupenda! Ci tengo a precisare che il logo sulla paletta è quello in rilievo della prima serie, non quello in decalcomania delle seguenti.

 

Yamaha APX T1N “TRAVEL”

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Data di acquisto: Estate 2000

Data di produzione: 18 gennaio 1999

Un’acustica da viaggio mi serviva proprio. La porto dovunque e, anche se acustica è un po’ debolina, amplificata è stupefacente. Un acquisto utilissimo, se non altro per il minimo ingombro.

 

EKO Ranger 12

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Data di acquisto: Primavera 2004 (usata)

Data di produzione: 1967/1972

Ho già avuto una 12 corde, una Yamaha, ma la usavo poco o niente e così l’ho venduta nel 2000. Poi ho visto questa meraviglia anni 60/70 in un negozio a pochi Euro e allora non ho resistito alla tentazione di comprarla. Anche perché Battisti ne ha una identica in un video di una trasmissione televisiva. Nonostante abbia uno squarcio sulla cassa frontale (solo nella vernice, non sul legno!), e anche una certa età ha un suono dolce e compatto. Ma forse è proprio perché il legno è vecchiotto suona così bene. Cambierei le meccaniche, ma sono quelle originali e non credo sia possibile trovarle ancora in vendita.

 

Fender Stratocaster American Standard

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Data di acquisto: agosto 2004

Data di produzione: 2001

Ho già avuto altre chitarre Fender in precedenza: una Stratocaster color crema chiaro e una Katana bianca, entrambe acquistate nel 1986, proprio nel mio maggior periodo metal. È più che giustificabile che il suono, così dolce, così rotondo, non fosse esattamente ciò che desideravo all’epoca. Con l’età ho cambiato tanti punti di vista e anche i miei gusti sonori si sono addolciti. Così, ecco la mia ultima follia, una Fender Stratocaster American Standard e proprio nell’anno del 50° anniversario! Ho apportato delle modifiche: la prima nel battipenna da bianco a madreperla, la seconda nelle meccaniche ho messo le Sperzel ed infine ho messo un humbucker: Li’l Screamin’ Demon SLSD-1 Seymour Duncan al ponte per avere un maggior raggio sonoro in una chitarra sola. Ovviamente è possibile tornare al singolo tramite uno switch posto al potenziometro del tono.

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Non la venderò MAI! Ricordo ancora mia mamma che firmava le cambiali e mi diceva che era un enorme sacrificio (vedova con 4 figli).

Tra l'altro ciò messo quei due magneti e ora mozzica, ma è di una cattiveria da far paura. Peccato il manico troppo piccolo.

 

Le immagini ci sono ancora, solo che Aruba in queste ore ha qualche serio problema. Torneranno, tra l'altro dovrei rifarle 'ste foto, sto notando che fanno realmente schifo.

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Hai ragione, ma se ti dico che la maggior parte di queste foto le ho fatte con la telecamera e un faretto perché non avevo ancora la macchina fotografica digitale, mi credi?

Appena trovo il tempo le rifaccio, però abito in un condominio al centro di Roma, se le porto nel "giardino barocco", come lo chiama Pearly Gate (ma che fine ha fatto? Gira gira lo chiamo) oltre al mazzo per fare su e giù con una dozzina di chitarre, c'è il rischio che qualche ladrone della zona mi fa piangere sangue. Oltretutto essendoci i giochi (altalene, scivoli, ecc.), i ragazzini mi fanno qualche danno.

Forse le porto in terrazza condominiale. Devo trovare il tempo.

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  • 2 weeks later...

Oggi stavo provando un LPS R7 (me pare... non ce capisco 'na mazza, però vi posso dire che ha il retro del manico più cicciotto del mio, ma dopo un po' ciò fatto l'abitudine) e m'è preso un ghiribizzo, così mi sono fatto un regalo da € 3,00 e ho spirolettato d'arancio la mia.

 

Che ne pensate?

 

2010101903.th.jpg

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Rick: non volevo far notare la mia originalità, proprio ieri - subito dopo l'acquisto - al negozio ho incontrato un amico del forum che mi ha detto che lui i piroletti li cambia a tutte le sue LP in favore di quelli arancioni.

Era una richiesta di conferma, a me non piace molto "cambiare" le chitarre, nella mia lunga carriera chitarristica ho cambiato solo due chitarre in maniera drastica: la Stratocaster sostituendo il single con un hb (e relativo switch), il battipenna da bianco a tinta unita a bianco madreperlato e le meccaniche Sperzel. L'altra è la Westone dove ho messo dei PAF, le vecchie meccaniche della LP e l'ho sverniciata per riverniciarla viola (che poi viola non è, ma ha preso un colore strano...), ma mi sto pentendo e vorrei riportarla al colore nero originale.

Rispetto, ma non capisco chi si fa una LP per metterci i Seymour Duncan o i Di Marzio.

 

Luca: no, la mia è nata con il piroletto bianco e perlopiù l'ho visto sempre bianco.

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Eheheheh... eccone un altro che subisce le metamorfosi ai piruletti. ;)

 

Dovrei cambiare anche il battipenna, nella caduta dell'Estate 2008 si è leggermente crepato vicino alla vite dalla parte del manico e la crepa sta lentamente, ma inesorabilmente aumentando. Pensavo non esistesse già color crema, invece c'è.

Ancora ringrazio tutti i santi perché ha riportato gravi danni solo al ponte sebbene fosse caduta battendo l'apice della paletta. [scared]

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Rispetto, ma non capisco chi si fa una LP per metterci i Seymour Duncan o i Di Marzio.

 

Luca: no, la mia è nata con il piroletto bianco e perlopiù l'ho visto sempre bianco.

 

Pefforza, finchè sfornano le Les Paul con i ruttbucker i Seymour Duncan sono d'obbligo [flapper]

Per quanto riguarda la caduta della tua bimba...qualche santo in cielo ti ha graziato [biggrin]

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