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Ma deve per forza suonare da spenta ?


juleslpc

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C'è una prova che Rob Chapman (un pazzo) sostiene essere fondamentale fare quando si prova una chitarra, ovvero appoggiare un dito sulla punta della paletta dopo aver suonato una corda a vuoto sentendo la vibrazione che trasmette alla paletta.

 

...e difatti secondo questo principio gli strumenti headless dovrebbero essere gettati aprioristicamente nel caminetto...

 

[lol]](*,)

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A mio modo di vedere sì, deve suonare. Ed inoltre il corpo della chitarra deve vibrare quando suoni. Questo significa che il corpo non assorbe le vibrazioni che saranno quindi captate dai PU.

 

Per quanto riguarda le enciclopedie sulle caratteristiche timbriche dei vari legni sono dell'idea che per la maggior parte sono solo masturbazioni mentali. Il contributo del suono di una chitarra viene dato fondamentalmente da CORDE (che spesso vengono dimenticate), PU e amplificatore.

Leggo in giro che pure il legno della tastiera influenzerebbe il suono. Robe da pazzi.

 

Bendiamoci e proviamo 100 chitarre identiche con tastiere fatte in legni diversi (palissandro e mogano). Il risultato? Vi lascio indovinare :)

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A mio modo di vedere sì, deve suonare. Ed inoltre il corpo della chitarra deve vibrare quando suoni. Questo significa che il corpo non assorbe le vibrazioni che saranno quindi captate dai PU.

Una volta ho sentito sostenere invece che se la chitarra vibra troppo vuol dire che assorbe troppe vibrazioni sottraendone alle corde.

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A mio modo di vedere sì, deve suonare. Ed inoltre il corpo della chitarra deve vibrare quando suoni. Questo significa che il corpo non assorbe le vibrazioni che saranno quindi captate dai PU.

 

Per quanto riguarda le enciclopedie sulle caratteristiche timbriche dei vari legni sono dell'idea che per la maggior parte sono solo masturbazioni mentali. Il contributo del suono di una chitarra viene dato fondamentalmente da CORDE (che spesso vengono dimenticate), PU e amplificatore.

Leggo in giro che pure il legno della tastiera influenzerebbe il suono. Robe da pazzi.

 

Bendiamoci e proviamo 100 chitarre identiche con tastiere fatte in legni diversi (palissandro e mogano). Il risultato? Vi lascio indovinare :)

 

Quindi se vai in negozio e provi due chitarre identiche suoneranno alla stessa maniera, visto che sono identiche, e se comunque fossero anche di legni differenti ma con stesse corde e stessi PU, tale differenza non avrebbe alcuna valenza.

Ho come un 'già sentito' ... [biggrin]

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Quindi se vai in negozio e provi due chitarre identiche suoneranno alla stessa maniera, visto che sono identiche, e se comunque fossero anche di legni differenti ma con stesse corde e stessi PU, tale differenza non avrebbe alcuna valenza.

Ho come un 'già sentito' ... [biggrin]

 

Già, stessa forma, stesse corde, stessi circuiti, stesso tutto. Suonano sostanzialmente uguali.

 

Un annetto fa hanno fatto un esperimento. Hanno preso alcuni professionisti del violino, li hanno bendati e hanno detto: "Ok belli, adesso suonerete alcuni violini. Certi sono degli Stradivari da 2-3 milioni di Euro, altri sono di produzione recentissima, uno è stato fatto 2 settimane fa. Vediamo quale secondo voi suona meglio". Risultato? Gli Stradivari sono stati per lo più scartati perchè suonavano peggio rispetto agli altri :) Se non fossero stati bendati la scelta sarebbe stata ben diversa.

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Per quanto riguarda le enciclopedie sulle caratteristiche timbriche dei vari legni sono dell'idea che per la maggior parte sono solo masturbazioni mentali. Il contributo del suono di una chitarra viene dato fondamentalmente da CORDE (che spesso vengono dimenticate), PU e amplificatore.

Leggo in giro che pure il legno della tastiera influenzerebbe il suono. Robe da pazzi.

 

Bendiamoci e proviamo 100 chitarre identiche con tastiere fatte in legni diversi (palissandro e mogano). Il risultato? Vi lascio indovinare :)

 

Sei fuori come un balcone. Mica sono Paolo di Tarso all'Aeropago di Atene che disquisisce su una presunta resurrezione. Il timbro e il sustain cambiano eccome, sia di suono, che lunghezza, che intensità di vibrazione. Altrimenti quelli che fanno chitarre elettriche da sessant'anni con test e prove a tavolino (e ultimo nella sua minimità anche il sottoscritto ci ha toccato con mano, mica con le teorie) sono tutti deficenti e tu no. Fatti la stessa chitarra con le stesse misure,gli stessi pu e lo stesso HW, di mogano, poi di mogano e acero, poi di frassino, poi di tiglio, poi di alluminio e poi se vuoi anche di PVC o di Pongo, attaccale all'ampli e prova, e vedrai che non sono proprio robe solo da pazzi. Anzi, ti direi di più. Falle con lo stesso legno solo che preso da parti e con tagli diversi. Ah, dimenticavo, cambia pure anche legno e tastiera del manico. whistle.gif E magari anche solo il clima dove stai suonando

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Già, stessa forma, stesse corde, stessi circuiti, stesso tutto. Suonano sostanzialmente uguali.

 

Un annetto fa hanno fatto un esperimento. Hanno preso alcuni professionisti del violino, li hanno bendati e hanno detto: "Ok belli, adesso suonerete alcuni violini. Certi sono degli Stradivari da 2-3 milioni di Euro, altri sono di produzione recentissima, uno è stato fatto 2 settimane fa. Vediamo quale secondo voi suona meglio". Risultato? Gli Stradivari sono stati per lo più scartati perchè suonavano peggio rispetto agli altri :) Se non fossero stati bendati la scelta sarebbe stata ben diversa.

 

Strano, se avevano gli stessi legni dovevano suonare uguali

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...quelli che fanno chitarre elettriche da sessant'anni con test e prove a tavolino (e ultimo nella sua minimità anche il sottoscritto ci ha toccato con mano, mica con le teorie) sono tutti deficenti...

 

...è inutile cercare di convincere chi ritiene che la qualità liuteristica, le potenzialità dei "ciocchi" (perchè conta anche quello del manico) di un'elettrica praticamente quasi non esistano...

...Mi arrendo.

 

[biggrin]

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Strano, se avevano gli stessi legni dovevano suonare uguali

 

Ex ante tutti avrebbero detto che gli Stradivari suonavano meglio. Ex post invece è stato proprio uno Stradivari del 1700 ad essere il più scartato. In linea teorica gli Stradivari sono apprezzati per il loro timbro "unico" dato dai legni utilizzati, dalla forma e (qui mi viene la pelle d'oca) alcuni dicono anche dalla verniciatura. Com'è che tutti 'sti fior fior di professionisti non hanno riconosciuto questa unicità del suono Stradivari?

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Ex ante tutti avrebbero detto che gli Stradivari suonavano meglio. Ex post invece è stato proprio uno Stradivari del 1700 ad essere il più scartato. In linea teorica gli Stradivari sono apprezzati per il loro timbro "unico" dato dai legni utilizzati, dalla forma e (qui mi viene la pelle d'oca) alcuni dicono anche dalla verniciatura. Com'è che tutti 'sti fior fior di professionisti non hanno riconosciuto questa unicità del suono Stradivari?

 

Perchè si vede che:

1. O adesso, visto che l'uomo non è scemo e progredisce, con lo studio e l'esperienza e varietà di legni e materiali li sanno fare meglio;

2. Il tempo che passa inesorabilmente lavora di degrado, oltre che su tutto il resto noi compresi, anche sugli Stradivari facendo loro perdere le qualità antiche;

3. Tutte e due le teorie insieme;

4. Sono cambiate le orecchie e i gusti dei suonatori;

5. Gli Stradivari non erano in realtà sti gran vioini:

 

E se i legni non c'entrano niente prova a farti un violino di balsa, fallo provare a quelli là bendati e fatti dire che ne pensano B)

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Il violino è uno strumento acustico, e negli strumenti acustici il legno influisce eccome.

Comunque credo di aver capito cosa intendeva l'amico, e cioè che sapendo a priori che si stà suonando uno strumento pregiato la nostra mente ce lo fa percepire per forza migliore, mentre "alla cieca" spesso non è così...

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Ci terrei a conoscere la fonte che riporti quando e in che condizioni si svolse tale prova, e chi fossero i musicisti, e quali i violini utilizzati.

 

 

Un elenchino di sprovveduti tratto da Wiki:

 

Massimo Quarta suona lo "Stradivari Conte De Fontana" del 1702.

André Rieu suona uno Stradivari del 1667, forse il più antico conosciuto.

Davyd Fedorovyč Ojstrach a suo tempo ne suonò ben otto, nessuno di quelli sopracitati.

Leonidas Kavakos suonava lo "Stradivari Falmouth" del 1692, poi venduto, ed ora lo "Stradivari Abergavenny" del 1724.

Edvin Marton suona uno Stradivari del 1697 che già fu di Niccolò Paganini 200 anni fa.

L'"ammiraglio Kayserinov" (1699)

Gil Shaham suona lo "Stradivari Contessa di Polignac" del 1699.

Guido Rimonda suona lo "Stradivari Jean-Marie Leclair" del 1721, appartenuto all'omonimo violinista francese.

Uto Ughi suona lo "Stradivari Van-Houten-Kreutzer" del 1701.

Il "Contessa Fontana" (1702), personale.

Il "Marsick" (1705), personale.

Isabelle Faust suona il violino "Bella Addormentata" del 1704.

David Fëdorovič Ojstrach suonava il "Sergeï Shakovsky" (1707)

Anne-Sophie Mutter suona lo "Stradivari Lord Dunn-Raven Strad" del 1710.

Vladimir Spivakov suona lo "Stradivari Hrimali" del 1712.

L'ex "Poliakin" (1712)

Il "Malakov" (1713)

Itzhak Perlman suona lo "Stradivari Soil" del 1714, già appartenuto a Yehudi Menuhin.

L'"URSS" (1717), personale

David Garrett suona lo "Stradivari San Lorenzo" del 1718.

Salvatore Accardo possiede due Stradivari:

il "Firebird" del 1718, appartenuto a Antoine de Saint-Exupery;

l'"Hart" del 1729, appartenuto a Zino Francescatti.

Viktoria Mullova suona lo "Stradivari Julius Falk" del 1723.

Maxim Vengerov suona lo "Stradivari Kreutzer" del 1727. Alla Christie's di Londra per il "Kreutzer Strad" si sono pagati 947.500 sterline nel 1998.

Joshua Bell suona lo "Stradivari Gibson" ex "Huberman" del 1713.

Anche lo "Stradivari Seymour Solomon", ex "Lambert", del 1729 è stato messo all'asta il 2 aprile 2007 al Christie's di New York per 1,5 milioni di dollari statunitensi, che deriva dal patrimonio di Seymour Solomon fondatore-socio della casa editrice di Vanguard Records. Egli comprò lo strumento ancora per una somma di soli 30 000 dollari nel 1972.

È stato messo all'asta il Lady Tennant per 2,03 milioni di dollari nello stesso luogo.

Il "Youssoupov" (1736)

Rostropovic suonava il violoncello Duport, considerato uno dei migliori strumenti esistenti al mondo.

Kolja Blacher suona un violino del 1730, il "Tritton", messo a disposizione dalla proprietaria Kimiko Powers.

Matteo Fedeli è chiamato "l'Uomo degli Stradivari" per averne suonati 20 diversi, in prestito da varie collezioni.

Janine Jansen suona lo "Stradivari Barrere" del 1727, in prestito da Elise Mathilde Fund e dalla Stradivary Society di Chicago

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Grazie Marco, interessante.

Però non dice quali esattamente fossero i violini interessati.

Quindi il cosiddetto 'o1', che pare sia stato il meno gradito rimane un mistero quale sia, e comunque avendo ogni strumento una propria storia, non è che si dimostri molto, visto che ci sono Strad notoriamente eccellenti ed altri invece considerati mediocri.

Che poi uno strumento costruito da un grande liutaio possa essere superiore ad uno Strad ( ma a quale? ) è possibilissimo ( vedere che strumenti usa Hogwood p.es. ) , ma bisogna anche tenere conto che nel 1600-1700 gli archi non avevano ( e non dovevano avere ) assolutamente la timbrica odierna ( rileggi Hogwood e che strumenti usano nella sua camerata ), ovvero quella romantica ottocentesca e contemporanea.

Ma mi sa che stiamo uscendo dal seminato, anche se sono argomenti interessantissimi.

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Senza dimenticare che gli Stradivari "suonanti" oggigiorno sono stati tutti pesantemente rimaneggiati nel corso degli ultimi due secoli, per adattarli alla tecnica esecutiva che nel frattempo si è evoluta di pari passo alla musica.

Di Stradivari tenuti in condizioni originali ne esistono si è no un paio al mondo, e sono inutilizzabili.

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