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Gibson Cafè IX - Closed


Prince Malagant

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Penso sarebbe bene tenere ben distinti i due aspetti:

1- compressore usato nella catena effetti tra chitarra ed ampli, facente parte del "suono" proprio del chitarrista; quello che esce dall'ampli per intenderci.

2- compressore, outboard da studio o parte stessa del "banco", utilizzato in ripresa e/o in missaggio.

 

Ecco credo che in questa sede sia bene trattare soltanto il primo dei due aspetti.

 

Ma infatti mi riferivo solo al primo...È che all'epoca i compressori a pedale non esistevano, per cui coloro che in effetti inventarono il compressore come effetto creativo a se stante dovettero usare per forza quelli disponibili in studio, che all'epoca oltretutto prendevano il nome di "limiting amplifier". Da quella ricerca poi si svilupparono anche i prodotti da inserire in pedaliera, di cui a mio modesto avviso quello "definitivo" è il Janglebox, prendete quello che più vi aggrada, tanto sono tutti una spanna sopra la concorrenza(anche nel prezzo).

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Si, il compressore da studio a suo tempo aveva sempre anche funzione di limiter, non c'erano apparecchi specializzati; in fondo la differenza tra i due è data solo dal rapporto di compressione (ratio), che se portato oltre certi valori, teoricamente verso ∞:1, fa si che il comp diventi un limiter.

 

Tornando a noi, prima di consigliare un modello piuttosto che un altro andrebbe forse considerato il fatto che, come tra i compressori da studio, anche tra quelli a pedale è possibile individuare due categorie principali, complementari tra loro, che a volte si sovrappongono ma mai più di tanto:

 

- Il tipo di compressore così detto "trasparente", che fa il suo lavoro senza alterare il timbro;

- e il compressore di tipo "colorato" che caratterizza anche la timbrica.

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se mi dai un indirizzo te le mando, non sono capace a caricarle su questo forum...

 

in questa musichetta di qualche tempo fa qua la puoi vedere all'opera ;-)

 

 

Fantastica! ma è tua anche la batteria? certo che ti sei fatto in 4 per quel video [lol]

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Beh? E allora spiega anche queste robe qua no? [biggrin]

](*,)................. [biggrin]

 

Non c'è molto da aggiungere Mauro,

In genere si usa dire, anche se impropriamente, che il compressore riscalda il suono; ma come?

 

Il comp non fa altro che ridurre il livello del segnale secondo un rapporto stabilito (ratio), quando questo supera una determinata soglia (threshold).

La riduzione dei transienti e dei picchi porta in ogni caso ad un ammorbidimento del suono: il "calore" della compressione.

 

Si potrebbe quindi pensare che non vi sia alcuna necessità di ricorrere ad apparecchi con un loro carattere (colorati), che invece sono usatissimi anche tra gli outboard da studio. A volte infatti vi è la voglia-necessità di una scaldatina [biggrin] del timbro, anche a livelli di intervento minimi, ed ecco che un compressore colorato può donarci quel calore che cercavamo senza necessariamente azzerare la dinamica.

 

Personalmente apprezzo molto questo tipo di compressori. Uso ad es. il Keeley proprio per il suo timbro di velluto, evidente anche a livelli di intervento molto bassi; certo che se dovessi suonare una ritmica funky, preferirei un comp. trasparente.

 

Ultima cosa, secondo me i "trasparenti", proprio in quanto tali, andrebbero usati in maniera più chirurgica , quindi su questi sarebbe bene avere la possibilità di intervento almeno su parametri fondamentali, quali soglia e rapporto, oltre naturalmente al livello d'uscita.

Quindi niente valori prefissati su quei parametri, mentre per praticità, se sono dei pedali, può andar bene se sono preimpostati i tempi di attacco e rilascio della compressione.

 

E' ora di cena... [biggrin]

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](*,)................. [biggrin]

 

Non c'è molto da aggiungere Mauro,

In genere si usa dire, anche se impropriamente, che il compressore riscalda il suono; ma come?

 

Il comp non fa altro che ridurre il livello del segnale secondo un rapporto stabilito (ratio), quando questo supera una determinata soglia (threshold).

La riduzione dei transienti e dei picchi porta in ogni caso ad un ammorbidimento del suono: il "calore" della compressione.

 

Si potrebbe quindi pensare che non vi sia alcuna necessità di ricorrere ad apparecchi con un loro carattere (colorati), che invece sono usatissimi anche tra gli outboard da studio. A volte infatti vi è la voglia-necessità di una scaldatina [biggrin] del timbro, anche a livelli di intervento minimi, ed ecco che un compressore colorato può donarci quel calore che cercavamo senza necessariamente azzerare la dinamica.

 

Personalmente apprezzo molto questo tipo di compressori. Uso ad es. il Keeley proprio per il suo timbro di velluto, evidente anche a livelli di intervento molto bassi; certo che se dovessi suonare una ritmica funky, preferirei un comp. trasparente.

 

Ultima cosa, secondo me i "trasparenti", proprio in quanto tali, andrebbero usati in maniera più chirurgica , quindi su questi sarebbe bene avere la possibilità di intervento almeno su parametri fondamentali, quali soglia e rapporto, oltre naturalmente al livello d'uscita.

Quindi niente valori prefissati su quei parametri, mentre per praticità, se sono dei pedali, può andar bene se sono preimpostati i tempi di attacco e rilascio della compressione.

 

E' ora di cena... [biggrin]

[thumbup]

Soglia e rapporto infatti sono regolabili sul CP10 Ibanez

Tra i "colorati" con possibilita' di controllo del tono (quindi colore) vi e' il validissimo Diamond Compressor mentre tra i "trasparenti" possiamo annoverare il Demeter Compulator

 

Un po' rumoroso ma valido e' anche il Boss CS2 (il CS3 lasciamolo perdere... artificiale da matti) usato da Gilmour, ma... molto probabilmente elaborato da Cornish e qualche altro "chirurgo dell'elettronica"

 

Poco conosciuto ai piu' ma tremendamente efficace e' Dav9Rock

 

Poi possiamo entrare nella sfera dei Kingsley ma li i dollari aumentano esponenzialmente

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Ho provato assolutamente per caso le corde gibson vintage reissue (0.10) e mi sento di dire che sono le migliori provate fino ad ora! Comode e con una resa fantastica. Vi è mai capitato di provarle?

Io uso esclusivamente quelle su gibson, ho provato anche le ernie ball ma a me personalmente non piacciono , te le consiglio vivamente mai avuto un problema in 15 anni

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Non c'è molto da aggiungere Mauro,

....

E' ora di cena... [biggrin]

 

Spero sia stata di tuo gradimento [biggrin]

Grazie (anche a Jul), sono cose interessanti e io non ci ho mai sbattuto il naso. Capisco che infine il problema lo risolvi solo sul piano pratico, cioè attaccandoli alla tua chitarra e comparandone il suono, però avere le idee più chiare sul funziamènto può aiutare a discernere meglio. Termino comunque rinominando DynaCompMXR (me lo consigliò Andrea-Elric come inizio), del quale, pur non avendo appunto esperienza di comparazioni, e pur non essendo il blasonato di trent'anni fa, mi dà buon feeling all'orecchio, specie proprio coi JB noiseless della Strato, proprio come citato sopra dal Jul.

Voi che ne avete provato più d'uno, per curiosità e senza tema di bombe, dove lo collochereste, (sempre IYHO [biggrin] ) come caratteristiche e qualità?

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Spero sia stata di tuo gradimento [biggrin]

Non posso lamentarmi [wink]

 

Secondo me, sei stato ottimamente consigliato; il Dynacomp odierno è un buon colorato, forse un po' troppo soffiante su valori estremi, che comunque ha un rapporto qualità prezzo invidiabile.

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Non posso lamentarmi [wink]

 

Secondo me, sei stato ottimamente consigliato; il Dynacomp odierno è un buon colorato, forse un po' troppo soffiante su valori estremi, che comunque ha un rapporto qualità prezzo invidiabile.

 

Eh, mi è stato prezioso l'Andrea, e questa è un'altra conferma. Se c'è qualcos'altro sui compressori da sapere, sono ancora tutt'orecchi eh B)

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... ma infatti il Dynacomp ha un secondo me un buon rapporto di qualità/prezzo e il suo lo fa egregiamente... certo, da la sua colorazione al suono ed a livelli alti di compressione (ma chi lo usa così?) è forse un po' rumoroso ma per certi utilizzi va benissimo... poi per carità, in giro c'è certamente di meglio ma ovviamente anche con altri prezzi... allo stesso modo se si cerca un compressore "neutro" meglio indirizzarsi su altro!

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<L'angolo del neofita>

 

Mi dispiace sempre fare la parte del bimbo scemo che suona la chitarra da dieci anni ma ha sempre le domandacce da niubbazzo ma questo è quanto:

 

Ieri decido di portare in sala prove, oltre alla solita les paul anche la Stratocaster vr'57 fresca di setup e intervento del liutaio, attacco tutto al solito amplificatore (testa cassa marshall JMC900), solita configurazione con solita pedaliera. E fin qui non si scappa, setup noto con cui la les paul suona come deve suonare.

 

Provo ad attaccare la strato e il volume si riduce drasticamente, ma proprio di tanto, talmente tanto che per avere qualcosa di paragonabile al volume della lp ho dovuto aumentare il volume del canale da 5 a 8.

So che sto confrontando dei pickup single coil di stampo vintage (e a basso output) con degli humbucker di stampo più moderno (burstbucker pro) ma questa differenza enorme sul piccolo ampli (4w valvolare) di casa non la avverto.

 

Chiaramente tornando sulla les paul e moderando il volume (altrimenti avrei potuto avere sulla coscienza l'udito di 4 persone) la chitarra suonava come doveva.

 

Vi sembra normale la cosa?

 

 

Grazie mille, come al solito :)

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Anche a me succede sopparattutto quando passo dalla slash vos alla strato il volume cambia parecchio e anche la risposta in quantità di Gain ma viste le enormi differenze tra i due strumenti penso sia normale . Io le faccio girare in sala prove ed ho imparato a farmi set up diversi sia su ampli che su pedali così da tirare fuori il suono migliore per ogni strumento .

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