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la mia Les Paul custom del 1979


tonipescara

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Eh, attento agli esperti.

Aggiungo che come velatamente accennato sopra, moltissimi spacciano per TS dei PU con lo stamping 3 + 3 ( il secondo gruppo identifica MAA ) ma con dei codici del primo gruppo che non sono riconosciuti come Tim Shaw, solo per il fatto di avere quel tipo di stamping.

Da qualche parte ho un appunto con qualche codice 'vero' Tim Shaw, a memoria ricordo appunto il 137 e il 138.

Altra cosa: i TS hanno 5000 spire, per un impedenza di 7,5 KOhm. Il filo è PolyCoated di utilizzo normale perchè alla Gibson pareva troppo caro usare il vecchio Enamel ( un dollaro in più ogni 453 grammi ) e quindi la richiesta di Shaw fu bocciata. Il magnete invece è più spesso rispetto allo standard precedente.

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Visto che si parla di miti&dintorni, [biggrin] mi permettete di aprire un OT?

Premetto che nel campo costruttivo e qualitativo dei materiali non mi sono mai addentrato più di tanto, e anche per questo che OTto qua, ma mi chiedo spesso in realtà, contemplando il pugnetto di materiali

 

electric-guitar-paf-humbucker-pickup-4591.jpg

 

di cui è fatto un HB, e ancora meno un SC, al di là dello chassis, viti e materiale inerte che più o meno è uguale per tutti imho, e il numero delle spire e delle caratteristiche dei magneti (AL2..5...ecc.) che ne formano la base delle caratteristiche proprie e sono di tutti i PU, cioè chiedo, per qualità di materiali captanti: cosa fa poi la differenza di suono (tra il resto sempre opinabile perchè dipendente dalle orecchie e gusti di ciascuno) e soprattutto la differenza di costi di un pickup, per passare (escludendo la confezione cinese da dieci a trenta euro) dai venti euri di un Epi ai cinquecento di un boutique...? [biggrin]

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Il costo di un pickup boutique non è in alcun modo proporzionato al costo dei materiali con cui è costruito... ma lo stesso discorso lo possiamo fare paragonando, ad esempio, una Telecaster Classic 50 messicana con una Tele "analoga" costruita dal Custom Shop, che costa 5 volte tanto non certo per la differenza del costo del legname. Il valore aggiunto dovrebbe essere la ricerca che c'è dietro e la cura nella costruzione, in teoria.

Se ne valga la pena pagare la differenza lo può decidere solo il cliente.

 

Riguardo ai famosi Tim Shaw, mi sa che tutto questo delirio è dato molto anche dal fatto che ne hanno fatti pochi e non si trovano facilmente, nel caso uno li voglia acquistare...

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Guarda: avessi fantasie picuppistiche che non ho, piuttosto che spendere diverse centinaia per un set, con quei soldi mi comprerei il winder e un po di pezzettini, e allora comincerei veramente a divertirmi :rolleyes:

 

io invece, essendo ancora più terra terra, vado sul sicuro chiedendo al buon Fabio (Peary Gates) che ne sa giusto un pochino di pickup! [biggrin]

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io invece, essendo ancora più terra terra, vado sul sicuro chiedendo al buon Fabio (Peary Gates) che ne sa giusto un pochino di pickup! [biggrin]

 

Chiedi, chiedi... e poi dicci, dicci [rolleyes]

 

Anzi, per una volta potrebbe tornare qua e scriverci giù uno dei suoi papiri in merito, così almeno ci divertiamo un po'. Qua sempre a tirarsi le bombe si sta [biggrin]

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Comunque a me la chitarra di Toni piace eccome, dà l'idea di essere una grande player's guitar e tutto sommato le modifiche, non piacessero, sono roba reversibile o tollerabile.

Peraltro ne esistevano - rare - di native chrome hardware. Fatto sta che quel ponte e quello stoptail sembrano più nuovi del resto della chitarra .. boh. Se gli sembra importante Toni potrebbe curiosare meglio e vedere bene, es., se lo switch del rythm/treble ha tracce di pregressa doratura oppure no (non mi viene in mente altro).

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con una 335 in zona non me ne preoccuperei troppo [smile]

 

hahahahaha certo piu' blues di quella........ in sintesi avro' 3 chitarre una tele del 1966 che ha disegnato la mia vita di chitarrista, ora questa les paul molto particolare del 1979 ( avevo suonato con una les paul oro negli anni 70-80) ed una chiatarra sogno che e' la es 335 ...... tutto con un marshall ......

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