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Gibson Brands Forums

Dubbi su una Les paul vintage


ElioBr1

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Mauro,

non vedo benissimo la foto, pero' non mi sembra di notare "parti compresse" sul filo superiore (tra le viti del sol e re) e tantomeno "parti estese" sul filo inferiore (tra le viti del sol e re).

I metalli hanno tutti una fase elastica che prosegue con una fase di stiramento e ci conclude con la fase di rottura.

Se fossimo presenti alla fase elastica... dopo lo scatto della foto il tom ritorna allo stato originario, in caso di stiramento (da flessione nel caso specifico) si dovrebbero notare le 2 zone soprascritte. Non esaminiamo la fase di rottura perché' non e' questo il caso.

 

A monte di tutto pero' bisogna valutare la causa di siffatta deformazione e nella mia beata ignoranza escludo che possano essere i kg dovuti alla tensione delle corde, salvo che come concausa non sia intervenuto un riscaldamento del metallo del tom, ma a questo punto mi chiedo, puo' essere sufficiente il riscaldamento di una prolungata esposizione al sole diretto ? Perché' altri surriscadamenti plausibili non ne vedo.

 

Comunque un tom che mi avanza nel cassetto ce l'ho, un flessimetro pure ( mi e' rimasto dai collaudi sul c.a.)... mi divertirò' a caricare il tom fino alla rottura e vediamo che ne esce... con tanta calma pero' neh

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Vabbèh, io vivo ugualmente, che ci crediate o meno, ma vorrei farvi se non altro riflettere.

 

guardate il ponte della foto e ditemi...

è nuovo??? direi di no

Ha le selle montate???? direi di si

 

quindi , anche non volendo, mi dite che caxxo ci montano delle selle se un poste esce storto dalla fabbrica??? quale sarebbe lo scopo???

L'unico motivo potrebbe essere che nel montaggio non se ne sono accorti..ok

ma volete dirmi che montato su una chitarra nessuno si accorge che le corde centrali toccano e quelle laterali sono altre 3mm???

suvvia....

 

Poi scusate, non pretendo di certo che quello che dico sia bibbia, ma se ve lo dico un motivo ci sarà, o no? metre voi brancolate nel buio supponendo , avete ben due persone che possono confermare dell'esistenza del problema.

 

Il tipo che è intervenuto sulle Deluxe lo ha tirato fuori perché probabilmente lo ha vissuto di persona ,avendone avute molte, a me personalmente non è mai successo , ma ho visto un ponte piegato dal mio liutaio e lo so per certo parlando con altri musici.

 

Poi per carità, siete liberi di credere quello che volete...

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Luca, urge una precisazione, nel rispondere a Paolo (Roger964) il mio "Infatti [thumbup] " era riferito soltanto alla sua affermazione che lo zama si spezza; mai direi che il ponte della foto sia nato così' anche se potrebbe anche essere successo (perché' no ???), ma e' talmente vissuto che non lo si puo' affermare di certo.

 

Ti riconfermo di credere alle tue parole (se lo hai visto... lo hai visto); pero' mi riesce difficile capire il perché' "meccanico" di tale deformazione e finche' non capisco il perché' ci studio sopra.

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Ti riconfermo di credere alle tue parole (se lo hai visto... lo hai visto); pero' mi riesce difficile capire il perché' "meccanico" di tale deformazione e finche' non capisco il perché' ci studio sopra.

 

... D'altronde si legge sulle proprietà del Zamak che presenta una scarsa resistenza alla torsione e al successivo riallineamento.

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Oh ... non si finisce mai di vedere robe nuove.

Però, scusate, continuo a non capire come possa accadere, se non per un trauma ( leggi colpo ) o pressione continua di una certa rilevanza ( custodia molto ma molto stretta? ).

Che possa accadere, così, senza stimoli esterni, la vedo dura.

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....

 

Comunque un tom che mi avanza nel cassetto ce l'ho, un flessimetro pure ( mi e' rimasto dai collaudi sul c.a.)... mi divertirò' a caricare il tom fino alla rottura e vediamo che ne esce... con tanta calma pero' neh

 

Giulio ma sei un collega? In senso professionale s'intende! In senso stretto un amico del forum, ovvio!

Ma quanti ingegneri si contano tra le fila? E poi dicono che siamo quadrati... [tongue]

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Oh ... non si finisce mai di vedere robe nuove.

Però, scusate, continuo a non capire come possa accadere, se non per un trauma ( leggi colpo ) o pressione continua di una certa rilevanza ( custodia molto ma molto stretta? ).

Che possa accadere, così, senza stimoli esterni, la vedo dura.

 

Possiamo forse capire il perché in molte Gibson la paletta si spezza ed in molte altre no?

La Zama è o non è un composto di più materie che potrebbe anche soffrire di difetto?

Qualcuno dice che la causa sia necessariamente imputabile SOLO alla pressione delle corde?

Esistono aerei che cadono e non dovrebbero, treni che deragliano quando altri non lo fanno, macchine con problemi e macchine senza.... donne che te la danno subito, altre che si fanno pregare ed altre ancora che proprio non ci pensano... insomma, non facciamoci ingannare da un semplice NOME.. non parliamo di elementi puri , come l'oro, il diamante o la Kryptonite...

 

Senza parlare poi del pezzo fisico in se... una barretta mezza vuota forellata in più punti che vive sotto il peso continuo di 6 corde in tensione.... spesso a temperature anche superiori ai 50 gradi...immaginate una chitarra sotto il sole di Luglio con i raggi che fendono perpendicolarmente quel groviglio malriuscito di "cartone" metallico

 

Sinceramente??? io trovo strano che sia un difetto così raro da essere poco conosciuto... e poi guardate quella foto... ecchecaxxo, mica è piegato come una lavandaia alla domenica, si parla forse di qualche millimetro.

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Giulio ma sei un collega? In senso professionale s'intende! In senso stretto un amico del forum, ovvio!

Ma quanti ingegneri si contano tra le fila? E poi dicono che siamo quadrati... [tongue]

Diego, mi fermo a geometra ma decenni di professione mi diedero la fortuna di calpestare molti terreni e poi... sono un "curioso" da combattimento assetato di "conoscere"

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Diego, mi fermo a geometra ma decenni di professione mi diedero la fortuna di calpestare molti terreni e poi... sono un "curioso" da combattimento assetato di "conoscere"

 

 

[thumbup] La teoria è inutile senza l'esperienza... un po' come "la potenza senza controllo" degli pneumatici [biggrin]... ad ogni modo mi incuriosiva il discorso sul materiale anche perché pur condividendo il pensiero di Luca, il discorso di aerei che cadono e treni che deragliano non è che mi spiana molto come paragone... nella produzione industriale di serie (così come in tutti i processi di origine antropici o naturale) entra in gioco il calcolo delle probabilità. E per farla breve: tutto quello che comporta rischi elevati per la salute umana (e ambientale aggiungerei) deve avere probabilità di accadimento prossima allo zero, quindi componenti del sistema difettati non "dovrebbero" esistere. Altro discorso è il componente di una chitarra; ma anche lì, in teoria, se paghi salato (come nel caso Gib) il controllo di qualità deve essere alto e quindi: stress test sui materiali, accuratezza nella scelta delle materie prime (metalli compresi), controlli di produzione, ecc...ecc...; bon, poi tra il dire e il fare, ovviamente...

 

In definitiva se mi accadesse una cosa del genere al ponte, mi girerebbero alquanto gli ammenicoli per quanto la sostituzione di un ponte non sia rilevante...

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In definitiva se mi accadesse una cosa del genere al ponte, mi girerebbero alquanto gli ammenicoli per quanto la sostituzione di un ponte non sia rilevante...

 

... aspetta!!, mica succede dopo due giorni che la compri, il difetto è il risultato di un lunghissimo periodo di utilizzo , credo sia un difetto di 10/20 anni

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... aspetta!!, mica succede dopo due giorni che la compri, il difetto è il risultato di un lunghissimo periodo di utilizzo , credo sia un difetto di 10/20 anni

 

beh, in effetti... diciamo che rientra allora nella "normale" usura di una chitarra, un po' come i tasti insomma, [smile].

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beh, in effetti... diciamo che rientra allora nella "normale" usura di una chitarra, un po' come i tasti insomma, [smile].

Uhm... se vogliamo possiamo anche calcolare i kg che ciascuna corda fa gravare sulla stelletta di competenza; ma penso sia inutile arrivare a tanto in quanto basta mettere 2 dita sotto una corda al 12^ tasto e tirarla, il tutto con uno sforzo non certo da Hulk. Per fare un confronto basta mettere 2 pacchetti di farina da 1 kg in un sacchetto e poi sollevarlo con 2 dita per accorgersi che in questo caso si fa più' fatica.

Ok, l'esempio e' semplicistico in quanto non tiene conto dell'incidenza del braccio di forza che la corda crea tra il Tailpiece e la stelletta, ma vi assicuro che rimane un'incidenza che non puo' portare ad un aumento di carico tale da piegare un TOM di siffatta fattura.

 

Oh ragazzi, mi sto annoiando e non so di cosa parlare... non sparatemi [biggrin]

 

P.S.:nessuno pero' si e' chiesto se su quel tom vi erano della 10/46 oppure delle 12/54 e come era accordata... tanto non cambierebbe nulla :P

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Guarda, su 24 c'era qualche tempo fa il direttore generale di Yokohama e gli hanno chiesto proprio questa cosa. Non è che lui sia il presidente dell Accademia della Crusca, ovvio, e poi 'gli pneumatici' è veramente terribile. [biggrin]

Eppure in tutto l'ambiente motoristico si usa così'... boh

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Per quel che riguarda l'uso dell'articolo (e quindi della preposizione articolata) col sostantivo pneumatico, si può dire che l'alternanza degli articoli il /lo e un /uno (e naturalmente dei plurali corrispondenti i /gli, dei /degli) corrispondono i primi a un registro più familiare, mentre i secondi appartengono ad un uso più sorvegliato della nostra lingua. Niente quindi vieta di usare gli uni o gli altri anche se, nello scritto e negli usi più formali, si ritiene che siano più indicate le forme lo pneumatico, uno pneumatico, gli pneumatici, degli pneumatici.

 

A cura di Raffaella Setti

Redazione Consulenza Linguistica

Accademia della Crusca

 

Dì, ma non è che siamo un pochino OT? [biggrin]

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