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Gibson Trini Lopez 2014 - Consigli problema


BonzoLastStand

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E si, si tratta di uno store ( [biggrin] ) tedesco...non volendo fare nomi (a buon intenditor poche parole), posso comunque dirvi che non si tratta di Thomann...

Fosse stato lui l'avrebbero ripresa senza batter ciglio.

Comunque, a parte tutte le considerazioni, una provetta col lemon l'avrei fatta. A meno che non siano affioramenti resinosi o agglomerati di sali minerali insiti nella fibra del legno, e quelli non li levi con niente al mondo.

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Ribadisco il mio consiglio sul money back. Non è concepibile che una chitarra di quella caratura esca con una tastiera ridotta in quel modo. E non esiste che mi recapitino uno strumento con tastiera lurida e corde semi arrugginite. 150 Euro di sconto sono una presa per i fondelli, ci vorrebbe almeno un 20% di sconto, invece ti danno sì e no il 5%!!!!

 

Ti chiedo: se fossi andato fisicamente in negozio avresti comprato quella roba lì? Ne dubito.

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Inoltre mi chiedo: ma com'è possibile che la tastiera di uno strumento nuovo sia così sporca? (post 4 foto 3).

Pure le corde sembrano del mesolitico (vedi post n°4 foto 1 e 2).

 

Più che le corde e lo sporco, a me darebbe fastidio quel mm che passa tra i tasti e il legno, segno che o lo scasso per i tasti era più largo degli stessi, o ci han tirato attaccato male per sistemare qualcosa in fabbrica..

 

I vari responsabili di settore all'interno dell'azienda (venditore) si rammaricano dell'inconveniente hanno convenuto per una nota di credito (rimborso parziale di 150 euro). Mi permetto di aggiungere visto che non faccio il nome del venditore, che mi han palesemente scritto quanto segue:

 

Ti hanno, insomma, palesemente preso per il deretano [biggrin]

E' anche vero che il problema non lo hanno causato loro, ma Gibson..

 

Ho la sensazione che Gibson stia abusando della pazienza della sua clientela, negli ultimi tempi.

 

[...]

 

Tanto per dirne una, non è di oggi il sospetto che Gibson abbia una produzione un po' "distribuita", tra USA e un non ben identificato oriente (Cina?).

Magari si fanno fare i semilavorati in Cina e poi assemblano in USA.

Però allora non dovrebbero scrivere Made in USA e far pagare di conseguenza, no?

Certo, non ci sono prove....ma questi sospetti mi sono stati riportati da più di una persona del mestiere...persone che conosco e di cui mi fido.

Magari non sarà così, ma il sospetto viene eh...

 

Iperfungus,

Perchè probabilmente la maggior parte degli acquirenti degli strumenti Gibson continuano a sopportare...e il marchio se ne approfitta.

 

Circa la produzione, cavilli legali, suppongo..dal momento che comunque una fase del processo si svolge in U.S.A....perchè non dovrebbero scriverlo? Se gli è consentito...

Di certo non pensano a far contenti una manciata di strimpellatori in un paese o nell'altro, a fronte di possibili ingenti perdite.

 

(e non sto dicendo che sia un comportamento onorevole)

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Boh... io continuo a sostenere che se ti piace la dovresti tenere, e smettere di guardarci che col tempo poi non ci fai caso (come succede con i graffi e le botte che verranno con l'uso); se invece ti da veramente noia e ti cade sempre l'occhio li, l'unica è renderla e farti ridare il grano.

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Aggiornamento

 

 

 

"Come saranno in grado di intervenire e in che tempi, però, non glielo possiamo dire. Anzi, incroci pure le dita che quelli di Gibson non gliela peggiorino. Poi sì che il discorso del buono sconto è chiuso. ;-)"

 

 

E lo smile finale non so se prenderlo come un "tentativo burlone" di insinuarmi angoscia o come semplice e (a questo punto ordinaria) presa per il ciurlo....fatemi sapere la vostra, sono alquanto curioso! =D>

 

Dopo una risposta del genere: money back come un missile senza passare per il via. Rischi di entrare in una valle di lacrime.

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Convengo con Marco. Alla fine Gibson si è presa la sua responsabilità e provvederà alla sistemazione dello strumento, magari cambiando la tastiera o il manico, chissà.

 

Inutile e fastidiosa la battuta del dealer, che cavolo significa? Se dovessero fare un lavoro ancora peggiore, soldi indietro e buonanotte. Non credo che Gibson abbia alcun interesse a passare per superficiale e menefreghista, nonché incompetente.

 

Il cliente ha sempre ragione ( nel limite) e da tutta la storia mi sembra che sia proprio il dealer a giocare sporco...imho

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Non capisco perchè dici che rischio di entrare in una valle di lacrime.

 

Perchè il dealer, soprattutto con l'ultima risposta data, si sta dimostrando poco professionale e poco affidabile.

Adesso tu giri la chitarra al dealer, che poi la gira a Gibson Europe, che poi la manda dove? Ad un centro assistenza dove fanno riparazioni? Auguri, la rivedrai (forse) tra un paio di mesi e magari nelle stesse condizioni di prima... nel frattempo il money back? copio incollo quanto scritto sul sito di thomann riguardo il money back i cui fatidici 30 giorni scattano ".....when the goods have been received in full" e non fa menzione di eventuali interruzioni della decorrenza di tale termine. Non credo che music store faccia condizioni tanto differenti.

In caso le cose vadano storte (strumento non sistemato a dovere e dealer che fa orecchie da mercante sul money back) puoi instaurare un contenzioso con avvocato etc etc... ma chi te lo fa fare? Hai la possibilità di avere i soldi indietro "no question asked".

La strada per minimizzare il rischio di valli di lacrime mi pare abbastanza chiara.

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Questa vicenda ha assunto dei contorni anche più surreali della mia.

 

Il discorso del dealer ha un che di mafioso/intimidatorio, la qual cosa mi farebbe venire voglia di mandarli a cagare e non comprare da loro mai più nemmeno un plettro, fossi al posto tuo.

E anche di sputtanarli facendone il nome, così da evitare ad altri simili esperienze.

Il boicottaggio è l'arma principale del consumatore. Ma non se lo ricorda quasi nessuno, purtroppo.

 

Ora, al di là di come penseranno di risolverti il problema, ho una domanda: a carico di CHI sono i costi di spedizione, andata e ritorno?

No, perchè sai....qualcuno dovrebbe mandarti un corriere a casa a ritirare lo strumento e lo stesso qualcuno, una volta risolto il problema in un modo o nell'altro, dovrebbe mandare un corriere a riportartela.

Tutto, ovviamente, a sue spese.

 

Per quanto riguarda il mio caso, siccome nessuno è stato in grado di fare diversamente (nè il negoziante, nè Gibson) e siccome Loud Guitars è a Milano e io a Genova, mi sono dovuto occupare io dei trasporti.

E, siccome il problema non è stato risolto al 100% col primo intervento, i viaggi A/R Genova-Milano sono stati due.

Per fortuna sono riuscito ad incastrare alcune cose tra loro, ma comunque mi son dovuto sbattere io.

Gibson, per questo motivo, aveva promesso una qualche forma di compensazione e, a cose fatte, li ho "costretti" a ricordarselo (mi hanno regalato una felpa/giacca della loro linea di abbigliamento).

 

Al netto del gentile omaggio, mi domando se nel 2015 sia accettabile che una multinazionale non sia organizzata per queste cose, visto l'alto numero di casi.

 

Quindi....se si occupano loro di tutto, bene così.

Altrimenti, se devi sbatterti anche un minimo, PRETENDI che ti sia riconosciuto in qualche modo.

 

Tu stai subendo un disagio, ma non è tua responsabilità.

La responsabilità è del venditore...o di Gibson.

Non farti mettere in mezzo.

Qualunque scelta tu faccia, fai valere i tuoi diritti come consumatore/acquirente.

Soprattutto perchè si parla di quasi 3000 euro, non di noccioline.

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Perchè il dealer, soprattutto con l'ultima risposta data, si sta dimostrando poco professionale e poco affidabile.

Adesso tu giri la chitarra al dealer, che poi la gira a Gibson Europe, che poi la manda dove? Ad un centro assistenza dove fanno riparazioni? Auguri, la rivedrai (forse) tra un paio di mesi e magari nelle stesse condizioni di prima... nel frattempo il money back? copio incollo quanto scritto sul sito di thomann riguardo il money back i cui fatidici 30 giorni scattano ".....when the goods have been received in full" e non fa menzione di eventuali interruzioni della decorrenza di tale termine. Non credo che music store faccia condizioni tanto differenti.

In caso le cose vadano storte (strumento non sistemato a dovere e dealer che fa orecchie da mercante sul money back) puoi instaurare un contenzioso con avvocato etc etc... ma chi te lo fa fare? Hai la possibilità di avere i soldi indietro "no question asked".

La strada per minimizzare il rischio di valli di lacrime mi pare abbastanza chiara.

 

Mi sento pienamente d'accordo con questa valutazione.

Forse ti converrebbe esercitare il diritto di recesso, prima che scadano i termini.

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io se quella chitarra ti piace (visto anche la rarità) me la terrei... in confronto alle chitarre martoriate dal relic quelle macchioline non sono niente.

 

Sai....è proprio questo ciò su cui contano.

Che comunque la gente si tenga gli strumenti, al netto dei difetti.

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