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Problema estetico tastiera


davipaul

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Ma io ho sempre sentito che il palissandro va sempre nutrito!E' vero che ognuno dice la sua e tutti dicono il contrario di tutto su cosa sia meglio dare al legno' date=' ma che non bisogna dare mai niente è per me una novità!

resta il fatto che io abbia peccato di eccesso di zelo...[/quote']

 

Il grande Pearly non si discute perchè non parla mai a sproposito.

La mia variazione sul tema è però che uso il lemon oil ( non come un forsennato, solo ogni tanto, diciamo una volta al mese? ) sulle tastiere da 30 anni senza problemi, più per nettoyage che per nutrimento del legno, anche se obiettivamente, è chiaro che una parte viene assorbita.

La lana metallica la consiglio solamente UNA-TANTUM, se ti dovesse capitare la Strato di Mozart suonata di generazione in generazione da musicisti tzigani itineranti tra un arrosto di maiale e un pentolone di goulasch, ogni giorno e da 300 anni a questa parte. Tornando seri, se veramente ti trovassi ad avere a che fare con una tastiera coperta da depositi e sporcizia, ma non come prassi routinaria di manutenzione visto che parliamo di una vera e propria asportazione di materiale che seppur minima, prolungata nel tempo e nella frequenza diventa logicamente importante. E poi come prassi regolare comporta anche la rimozione contemporanea di tutte le corde, cosa che non è mai una buona cosa da fare se non solo quando è realmente necessario.

Sarebbe come accordare la chitarra e anche regolare il truss-rod ogni volta, visto che 'ci siamo'.

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Il grande Pearly non si discute perchè non parla mai a sproposito.

La mia variazione sul tema è però che uso il lemon oil ( non come un forsennato' date=' solo ogni tanto, diciamo una volta al mese? ) sulle tastiere da 30 anni senza problemi, più per nettoyage che per nutrimento del legno, anche se obiettivamente, è chiaro che una parte viene assorbita.

La lana metallica la consiglio solamente UNA-TANTUM, se ti dovesse capitare la Strato di Mozart suonata di generazione in generazione da musicisti tzigani itineranti tra un arrosto di maiale e un pentolone di goulasch, ogni giorno e da 300 anni a questa parte. Tornando seri, se veramente ti trovassi ad avere a che fare con una tastiera coperta da depositi e sporcizia, ma non come prassi routinaria di manutenzione visto che parliamo di una vera e propria asportazione di materiale che seppur minima, prolungata nel tempo e nella frequenza diventa logicamente importante. E poi come prassi regolare comporta anche la rimozione contemporanea di tutte le corde, cosa che non è mai una buona cosa da fare se non solo quando è realmente necessario.

Sarebbe come accordare la chitarra e anche regolare il truss-rod ogni volta, visto che 'ci siamo'.

 

 

[/quote']

Innanzitutto mi scuso per ieri sera ma almeno una volta a mese la mia parte femminile (INES, si chiama) emerge in tutta la sua bizzarria..!! Sopportatela pazientemente, vi prego!!

Poi ringrazio Giannibus per la simpatia di sempre, ma di caxxate ne dico pure io come tutti quando capita ......

"est modus in rebus" dicevano i latini ..... confermo quanto chiaramente detto da Gianni; il Lemon oil è un prodotto SPECIFICO .. grasso-magro, quindi detergente-nutriente per il legno. Ognuno usa il prodotto che ritiene più idoneo alla manutenzione del proprio arsenale, ma qualunque cosa si utilizzi va sempre fatto con attenzione e moderazione, perchè il legno è poroso, e una parte viene comunque assorbita.

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Ho provato a fare come suggerito, sembra che piano piano il problema si stia attenuando!

ma cavolo, ma allora esistono così tante persone considerate esperte che sparano cavolate!!? in ordine ho sentito di usare olio di limone, legno vivo, olio di oliva extravergine, olio di lino cotto, cera di carnuba..ecc

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a seconda del materiale è meglio usare un prodoto rispetto ad un'altro.. non è che è legno punto e basta.. ogni tipo di legno ha sue caratteristiche specifiche e relativo trattamento ( aaaaaaahhh sto scemando per l'esame di materiali per il design ed è tutta sta roba qui [drool] )

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Ho provato a fare come suggerito' date=' sembra che piano piano il problema si stia attenuando!

ma cavolo, ma allora esistono così tante persone considerate esperte che sparano cavolate!!? in ordine ho sentito di usare olio di limone, legno vivo, olio di oliva extravergine, olio di lino cotto, cera di carnuba..ecc

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ABBELLOOO, guarda che io sono PROF. DOTT. ING. LUP. MANN. FIGL. PUTT. PEARLYGATES!!!!!!!

(una delle più grandi TESTE DI C AZ ZO che mai abbiano calcato il suolo, con i peggiori difetti - put ta niere, lussurioso, vizioso, fumatore accanito, bevitore, giocatore di carte, dissoluto gozzovigliatore, rissoso, spericolato, goloso, irascibile, sarcastico, linguacciuto, pettegolo, e altro ........... però... amo molto il mio lavoro ... e cerco di essere un buon tecnico!).

eppoi ce vuole così poco .... dove c'è tanto grasso, basta sgrassare ..... è che la gente non conosce una cosa FONDAMENTALE, la chimica.

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si però mo nun esagerà ..... il limone scioglie il grasso, però contiene anche un acido: dunque dopo la rimozione delle gore grasse, il palissandro dovrà essere reidratato e rinutrito. Ti dirò come fare; intanto cancella la zella da quella stampella si bella, Lella.

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ecco un particolare della tastiera

 

08012010397.jpg w1600.png

 

quindi alla fin fine per tenere al meglio la tastiera ( più in generale la chitarra) non devo farci niente? (a parte togliere la polvere e cercare di non mangiarci sopra arrosto e patatine)

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ESATTO. O almeno IO la penso così.

Guarda quel binding, è ingiallito a forza di residui grassi!!!! il palissandro è saturo di olio. Troppo.

C'è il "morchione", neppiù ne meno come quando ti ficchi un dito nell'orecchio e "SCAVI"!!!!!!

Prendi una garza sterile, accartocciala, imbevila di limone e passacela su.

 

I piatto, ARRIGA AFFUMICATA IN CARPIONE

(durante il desinare, si colloquia)

FRATELLI, AMICI, COETANEI, CONTERRANEI.

le sostanze sgrassanti maggiormente a portata di mano sono le seguenti:

- limone

- ammoniaca

- sapone di Marsiglia

- Nelsen piatti

- Acetone

- Contrad 2000

 

1. Limone: lo sgrassante per eccellenza, contiene un sacco di cose utli tra cui acido citrico, acido ascorbico e pinene; quest'utimo è un terpenoide delle conifere, quindi un aggregante della lignina.

2. Ammoniaca: na bestia! se usata con parsimonia (diluita) sgrassa anche la suocera!!

3. Sapone di Marsiglia: delicatamente sgrassa tutto, il sapone più antico del mondo (olio di copra, soda e acqua)

4. Nelsen piatti: ci son alcuni fosfati che non mi convincono, ma se usato con parsimonia pulisce da dio ... poi bisogna sciacquare bene, però.....

5. lascia perde.....

6. tensiottivo detergente da professionisti del restauro ...se decidi di usarlo chiamami (cfr. il collaudo e la scheda tecnica sono farina .. a me nota!!)

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ESATTO. O almeno IO la penso così.

Guarda quel binding' date=' è ingiallito a forza di residui grassi!!!! [/quote']

 

C'è gente che paga fior di dindini per avere un binding ingiallito così...

 

ma come si fa a vedere che è zuppa d'olio?

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C'è gente che paga fior di dindini per avere un binding ingiallito così...

 

ma come si fa a vedere che è zuppa d'olio?

 

A me pare molto unta e con colori troppo "cupi"... non so se rendo l'idea [biggrin]

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ma deve essere chiaro il palissandro? a me piace scuro! ho dato indietro una les paul perchè aveva il legno chiaro. Mi piacciono le tastiere scure con le venature bruno-rossicce [cool]

Il palissandro non deve essere chiaro; quello chiaro - DALBERGIA Latifolia, altrimenti detto INDICO, quello SCRAUSO, che sta sulla tua LESPAULCESSABERTOLLI - l'hai fatto diventare tu scuro a forza di friggerci la paranzella!!!!

SEI FISSATO SEI FISSATO SEI FISSATO .........

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Non è mai stato chiaro.

Comunque garza' date=' limone e olio di gomito?

?[/quote']

Non ti incaxxare, scherzo perchè sono scema e perchè mi sei simpatico.

Ascolta: rispetto al palissandro honduregno e all'africo (Mopingo) l'indico è piu chiaro ....... il rosewood (brasilero) presenta almeno 4 varietà cromaticamente diverse .... ma non è chiaro, è VARIOPINTO, policromo, muta grado cromatico a seconda della luce ... il DALBERGIA più chiaro è proprio l'indico. E' molto piatto, non riluce, non varia ... tu con tutto quell'olio poi l'hai ammazzato. Già era moscio, adesso è morto.

però se piace a te siamo tutti contenti.

 

Strofino bene e lascio così com'è? SI. movimento ortogonale costante, non girare.

fai asciugare da se. poi fammi sapere perchè ti dirò cosa fare.

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ma deve essere chiaro il palissandro? a me piace scuro! ho dato indietro una les paul perchè aveva il legno chiaro. Mi piacciono le tastiere scure con le venature bruno-rossicce [cool]

 

Io non ho detto che deve essere chiaro (dopo significa che -probabilmente- è secco, e li va nutrito), ma troppo scuro significa che è impregnato, è come le piante nei vasi, quando c'è troppa acqua STAGNA, ecco, lì rimane inzuppato, e non va bene.

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Non ti incaxxare' date=' scherzo perchè sono scema e perchè mi sei simpatico.

Ascolta: rispetto al palissandro honduregno e all'africo (Mopingo) l'indico è piu chiaro ....... il rosewood (brasilero) presenta almeno 4 varietà cromaticamente diverse .... ma non è chiaro, è VARIOPINTO, policromo, muta grado cromatico a seconda della luce ... il DALBERGIA più chiaro è proprio l'indico. E' molto piatto, non riluce, non varia ... tu con tutto quell'olio poi l'hai ammazzato. Già era moscio, adesso è morto.

però se piace a te siamo tutti contenti.

 

Strofino bene e lascio così com'è? SI. movimento ortogonale costante, non girare.

fai asciugare da se. poi fammi sapere perchè ti dirò cosa fare.

 

 

 

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Ma quindi devo dedurre che, con molto tatto, mi stai dicendo che il legno della mia chitarra è una schifezza inguardabile?:D [cool]

 

Se ho capito bene,( ma non penso) da tempo le gibson le fanno con palissandro indiano e a me è capitata la chitarra con la specie di palissandro indiano più insulso?

 

la tastiera è morta ma tu mi aiuterai a farla resuscitare[cool]

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Ma quindi devo dedurre che' date=' con molto tatto, mi stai dicendo che il legno della mia chitarra è una schifezza inguardabile?;) [cool']

 

Se ho capito bene,( ma non penso) da tempo le gibson le fanno con palissandro indiano e a me è capitata la chitarra con la specie di palissandro indiano più insulso?

 

la tastiera è morta ma tu mi aiuterai a farla resuscitare[cool]

 

ma io scherzo..... magari le facessero con il palissandro indiano ... non mi far parlare sennò mi bannano...

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ma io scherzo..... magari le facessero con il palissandro indiano ... non mi far parlare sennò mi bannano...

 

quello chiaro che ti chiami indico è quello indiano ? perchè ripeto che la mia strato rosa ha la tastiera in dark indian roosewood ed è molto scuro....ci sono 2 varieta indiane allora? non ci capisco una mazza...il dark indian roosewwood è valido o no?

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quindi dicono che le fanno in palissandro indiano (considerato già na schifezza rispetto al brasiliano)e non è neanche vero?

Il dark indian rosewood non esiste; è l'indico (Dalbergia latifolia) trattato con un colorante.

CHIARIAMO FIGLIUOLI: il palissandro indiano NON FA SCHIFO, come pure tante altre essenze legnose asiatiche.

Il problema è il clima di crescita che è fortemente inquinato e alterato; dunque sono legni PIENI d'acqua, sia piovana (spesso acida) che da risalita capillare (UMIDITA' DA TERRA).

 

Ines

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