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Gibson Brands Forums

ma200360

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Everything posted by ma200360

  1. Ah, certo ! Anzi, scusatemi se sono stato poco chiaro: è evidente che è solo una MIA opinione, e in quanto tale opinabilissima ! Per quanto riguarda quei musicisti lì: proviamo a prendere la loro strumentazione, e soprattutto i loro fonici, e poi vediamo se non tiriamo fuori un suono decente da qualsiasi cosa ! Anche a me le Duesenberg sono molto simpatiche; quando costavano meno me lo erano ancora di più. Per un certo periodo avevo adocchiato una Starplayer magnifica, ma a un certo punto hanno tirato su i prezzi e addio... Sulla rastrelliera ? Quattro cosine, niente di speciale. Niente che non abbia anche tu, di sicuro, almeno come valore economico. Ma poi tu non sei uno che le chitarre se le sa fare ? E allora dovrei essere io a voler vedere le tue creazioni, scusa ! Le mie carabattole sono tutte robe industriali, le tue no !
  2. Li ho sempre trovati indegni del marchio che portano. Pick-ups orribili, IMHO, incapaci di rendere compiutamente il suono di uno strumento come la maggior parte delle Gibson, sono una scopiazzatura dei DiMarzio Super Distortion. Tra i peggiori pick-ups che abbia mai provato. Sono scurissimi, buoni solo per le distorsioni da metallo, e forse nemmeno per quelle; sarebbero probabilmente utili per tirar fuori quei suoni distorti delle chitarre scordate che si sentono nei dischi degli anni '70: una distorsione che sembra un papero scannato. Orridi. Sorry, ma la penso così !
  3. Non lo so, non le ho ancora viste. Sono in tanti a montarli sulle Fender. Io ci ho provato, l' ho odiato e l' ho tolto. Oltre tutto, di solito, quei minihumbuckers lì sono ceramici, e come dicevo prima io detesto i p.u. ceramici, quindi... Quell' Hot Rails era veramente una mortificazione, per la povera Telecaster; non capisco come possa qualcuno apprezzare una schifezza di pick-up di quel genere. Giusto un metallaro o un punkster possono cavarci dei suoni utilizzabili (sempre e comunque distorti, è chiaro); per il resto, per carità !
  4. E infatti la DeLuxe non fu mai un successone. Oddio, ebbe i suoi estimatori, non era una brutta chitarra, tutt' altro, ma non divenne mai l' icona che diventarono la Standard e la Custom. Io, personalmente, non l' ho mai amata troppo proprio per via dei minihumbuckers. Per me un humbucker dev' essere un humbucker vero; 'ste cose a mezza botta non mi piacciono. Che il pick-up suoni da humbucker, se humbucker vuol essere ! Si assuma le sue responsabilità !
  5. Ma per carità, sono quattro carabattole. L' acustica che vedi è una Crafter Jumbo in acero, proprio niente di speciale; la molla non è di un Bigsby, ma di un sistema simile fatto dalla Duesenberg che ho montato su un Les Paul perché mi serviva "tremolare" un pochino su un brano, e poi l' ho lasciato. Ha di buono che si monta senza fare casini sulla chitarra e mangia un po' meno (un po', non molto meno) sustain del Vibramate, che comunque non esisteva (che io sappia) quando ho comprato quel tremoletto lì. Per il resto, non è che abbia chissà quali "motoseghe", come le hai chiamate tu una volta ! Sì, sono cosine che mediamente vanno bene, ma niente di così eclatante.
  6. Un mio amico ne ha uno molto simile, targato '70. Non lo vende manco a morire, ci abbiamo già provato in tanti.
  7. Mah, come sai nel mondo della chitarra il conservatorismo vige sovrano. D' altra parte, quando si tenta di cambiare qualcosa partono bordate di critiche da parte dell' utenza. Non voglio dire che le iniziative dei produttori siano sempre giuste (anzi !), ma troppo spesso le critiche sono anche ingiustificate. Siamo una manica di retrivi, certe volte, pigri e incapaci di evolverci.
  8. Una specie di Firedird Studio ! Sono convinto che debba essere una chitarra migliore della mia, almeno per i miei gusti, anche se non è neck-thru.
  9. Ho pensato più di una volta di cambiarle i pick-ups per montare dei Seymour Duncan, che almeno non sono ceramici (detesto i p.u. ceramici, tranne alcune poche eccezioni), ma tanto non la uso mai, e comunque non mi piacciono i minihumbuckers, per cui sarebbe inutile. Che commento vuoi fare su quei cosi ? Di solito i minihumbucker non sanno né di carne né di pesce; questi sono dei cattivi minihumbuckers, punto. Tanto quanto, quello al ponte va anche bene, ma quello al manico è insopportabile, davvero, riesce perfino a essere peggiore dei peggiori DiMarzio (non amo i DiMarzio in generale) e di quelle porcate tipo SD Hot Rails, che ho avuto modo di CACCIARE da una mia chitarra, in passato. Spero che nessuno si senta offeso se ho definito "porcate" quei pick-ups lì, ma è esattamente così che la penso ! Mai più monterò un minihumbucker su una mia chitarra, e ancor meno monterò un ceramico: per me, sono roba buona solo per punksters e hardrockers e metallari con la distorsionite acuta. Nessuna raffinatezza sonora, acute regolarmente tagliate, output esagerato: tre belle caratteristiche che me li fanno disprezzare in somma misura. Qualche eccezione c' è, e si chiama, guarda caso, Gibson: i p.u. dell' Explorer e della Flying V (il 496 e il 500), pur essendo ceramici, non sono male per niente, anche se li ho tolti da una mia chitarra per far posto a due '57 Classics (uguali, niente Classic Plus): volevo una macchina da Blues ! Per il resto, sono ancora disposto a dare la sufficienza ad alcuni ceramici di produzione orientale, soprattutto in ragione della loro economicità (penso agli Ibanez ACH 1 e 2), anche se hanno qualche difetto (gamma bassa un po' limitata), ma almeno sono chiari, e sui puliti non presentano tagli di frequenze; non saranno proprio cristallini, ma non vanno male. Per il resto, i p.u. ceramici li trovo inutilizzabili, almeno per quel che ci faccio io. Soldi buttati via, IMHO. A proposito: per forza i p.u. delle Firebird anni '60 erano diversi: i p.u. ceramici non esistevano, all' epoca !
  10. @ sugamara: non sono molto d' accordo con Rick, per quanto riguarda le differenze fra J e P. O meglio, il discorso del manico è vero, anche se poi, come accade per le chitarre, di manici "P" e "J" ne sono eisititi e ne esistono tuttora un' infinità di tipi diversi, più o meno sottili, più o meno stretti, con radius più o meno ampio. E' vero tuttavia che il P ha un' intercorda maggiore (la larghezza del manico al capotasto è maggiore). Quello su cui non mi sento di essere troppo d' accordo è il discorso "sonorità". E' vero che il J è, in linea di massima, più versatile e fors' anche più "elegante"; il p.u. al ponte è dotato di una notevole nasalità (quella che Pastorius ha sfruttato per tutta la sua carriera)e lo strumento in generale tende più alle mediobasse che non alle basse e infrabasse; ciò non toglie che abbia un suo timbro molto personale, molto versatile peraltro, utilizzabilissimo in situazioni che vanno dal funk slappato all' heavy metal al Blues al Country. Non a caso è un punto di riferimento nel mondo del basso. Il P è certamente più sferragliante, e anche più pieno in gamma bassa: è uno strumento davvero "passepartout", lo puoi usare in praticamente qualunque genere (l' ho sentito usare con ottimi risultati anche nel jazz), anche se, come numero di suoni, è per forza di cose più limitato. Ma solo come NUMERO, non come qualità o possibilità di utilizzo, sia chiaro ! Personalmente, ad esempio, trovo irresistibile il P in mano a chi sa slappare, ma è anche uno strumento ideale per qualsiasi tipo di rock, un classico nel Blues, quasi un must nel metal. Tieni presente che, sul basso, le cose stanno molto diversamente che sulla chitarra: si parte da un suono di base gradito, e si va a lavorare moltissimo coi toni dello strumento e con l' EQ dell' amplificatore: non è necessario cambiare strumento a seconda del genere che si approccia, nella stragrande maggioranza dei casi. In pratica, non è che uno stesso basso sia "adatto per... " o "non adatto per...": qualsiasi basso è adatto per qualsiasi cosa, basta settarlo diversamente a livello di EQ, di corde e magari di modo di suonarlo. Ricordati che sul basso la cosa che conta di più in assoluto è il tocco della mano destra, SEMPRE: solo a seconda di come usi la destra, cambi tanti di quei suoni che non puoi nemmeno immaginare, da chitarrista. Ti faccio un esempio: io uso quasi sempre un Warwick Rockbass (di quelli cinesi, per capirci) fretless 5 corde con corde in acciaio, con configurazione pick-ups J+J: uso quasi esclusivamente il p.u. al manico, eppure non mi mancano mai i suoni: naturalmente devi impostare un suono base che ti piaccia sull' amplificatore con la sezione EQ (io personalmente la bypasso del tutto), ma poi basta fare caso a COME si pizzica, DOVE si pizzica, e variare l' impostazione del tono dello strumento a seconda dei brani. Il suono esce fuori praticamente da solo, non hai bisogno di altro che di un cavo e dell' amplificatore con una (o più) casse che funzionino bene: se sai come fare, quei tre elementi lì bastano e avanzano.
  11. Uploaded with ImageShack.us La Firebird è del 2005, monta meccaniche da banjo tutt' altro che miracolose. Il colore è il solto sunburst (che è anche quello che mi piace di più). Come dicevo, l' ho comprata proprio perché piaceva a Madame, altrimenti non è che mi sarei tagliato le vene per averla. la chitarra è ben costruita, certamente, ma ha una serie di difetti non da poco: - è sbilanciatissima - è pesante - come dicevo, ha delle meccaniche che di buono hanno solo l' originalità dell' estetica - il sustain che pensavo avesse per via della costruzione neck-thru è più una favola che una realtà: non è brevissimo, ma nemmeno lunghissimo, le Les Paul ne hanno di più -, e questo è un discorso tutto mio: non amo i minihumbuckers in generale, li trovo sempre un po' é carne nè pesce. Ma quel coso che 'sta chitarra monta al ponte è veramente una porcheria immane ! Il suono del p.u. al ponte da solo è INSOPPORTABILE, almeno per i miei gusti: tieni presente che io NON USO DISTORSIONI, e quel suonaccio nasale proprio non lo reggo. Riesco a temperarlo usandolo insieme a quello al manico, ma di suo è veramente un pick-up ORRENDO. Ha di molto positivo il manico, quello sì: veramente molto ben fatto, piuttosto largo e sottile, scorrevolissimo, con un ottimo accesso alle acute. Ma io, da quelle parti della tastiera, non ci suono mai, per cui... Insomma, non è una chitarra che mi piaccia granché. Ma piaceva a Madame (che dal punto di vista del suono è rimasta delusa anche lei, peraltro, ma per lei quello ha poca importanza), per cui l' ho presa e ce l' ho lì a prendere la polvere, come tutte le altre.
  12. Come dicevo prima, non aspettarti assolutamente che questo basso suoni anche solo lontanamente come il Thunderbird della Gibson: è uno strumento concettualmente diversissimo, cambia tutto, a parte la forma. Perfino la scala è diversa ! C' è la stessa differenza che ci può essere fra una Les Paul Custom e una ESP con gli EMG attivi, forse anche di più. EDIT: scusa, non avevo letto con attenzione il tuo post ! Beh, se anche tu avevi provato un Pro, sai come suonano quei bassi lì. Secondo me sono una vera figata, soprattutto in relazione al prezzo. Unico difetto: è luuuungo ! Con quella paletta, poi, rischi di far danni ogni volta che ti muovi !
  13. Tu ci scherzi, ma indovina un po' perché ho una Firebird V ? E come mai ho comprato una certa Les Paul Studio ? E perché oggi il mio basso principale è un fretless tastiera cieca ? Intendiamoci, tutte cose che andavano bene anche a me, sia chiaro, ma certo che l' input per l' acquisto è arrivato da Madame; e così, visto che tanto non avrei saputo cosa regalarle...
  14. Allora, tanto per farvi capire com' è andata: eravamo da Merula (conoscerete, immagino), avevo dovuto prendere due belinate di cavi e poco altro, dopodiché io stavo buttando un occhio distratto sull' usato, anche perché sono disgraziatamente senza soldi, in questo periodo, per cui non è che possa permettermi grandi spese. Mia moglie mi ha preceduto nella zona del nuovo, ha visto quel basso lì ed è venuta a chiamarmi di corsa, manco avesse visto il Messia: "Vieni a vedere cosa c' è appeso !". Tra l' altro, conoscendo (ahimé) bene la sua passione per le griffes, le ho subito fatto notare che era un Epiphone, non un Gibson, e lei ODIA le copie (dice che le sembrano sempre dei "vorrei ma non posso"); tuttavia ho fatto anche l' errore di dirle che la Gibson NON PRODUCE quel modello lì a 5 corde attivo: a questo punto, non si trattava più di una copia, quindi andava bene. A volte il modo di pensare femminile è decisamente di difficile comprensione. Per fortuna Merula attua questa interessante formula dell' "affitto con riscatto": in pratica tu versi una caparra, e tutti i mesi paghi l' affitto per un anno, dopodiché decidi se continuare a tenerlo o se darlo indietro. Naturalmente io lo terrò, lo sto pagando la bellezza di 14 euro al mese, e alla fine dell' anno lo riscatterò aggiungendoci qualcosa. Così ho il basso bell' e nuovo, gli interessi sono ridicoli e non mi accorgo nemmeno di pagarlo.
  15. No, un po' più a ponente, provincia di Imperia.
  16. Ma è vero ! E' stata propio lei a chiedermelo, io non ci pensavo nemmeno a comprarmi un Thunderbird, in realtà. E facevo male, perché è proprio un bel basso, suona veramente bene.
  17. E' un' autostrada a 5 corsie: largo e sottile, ricorda molto i manici Yamaha, coi tasti un po' più pronunciati. Ma si può dire che del Thunderbird originale non abbia quasi nulla, se non la struttura neck-thru (che tra l' altro su questo è a sandwich) e la forma. Per il resto, è uno strumento moooooolto diverso: intanto è attivo, e poi monta due humbuckers chiarissimi, ha proprio una notevolissima risposta in gamma alta, tanto che ci puoi suonare dello slap senza problemi. Inoltre, è a scala extra-lunga, 35", che per il low B è una benedizione. In pratica, se vai a cercare il suono del Thunderbird originale, devi un po' lavorare con l' EQ del basso e dell' amplificatore per trovare qualcosa che gli si avvicini, e comunque una "puntina" di acute fa sempre capolino. Insomma è uno strumento molto, ma molto più "moderno" rispetto al T-bird che tutti conosciamo.
  18. Anche se siamo in casa Gibson, penso che uno strumento Epiphone non stoni, no ? Ultimo acquisto in ordine di tempo, un basso Epiphone Thunderbird Pro V. Un regalo per la mia Signora, che non suona, ma che apprezza gli strumenti dal punto di vista estetico. Costa una belinata e suona da matti, ma davvero ! E detto da me, che non ho mai apprezzato Epiphone se non per alcune cose, è davvero grossa !
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