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juleslpc

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Posts posted by juleslpc

  1. Gianni ben saprai che ai McIntosh si abbinava il DBX che era totalmente digitale proprio per pulirne ancora di piu il segnale ed aumentarne la dinamica e range di frequenze il che comporto la riprogettazione delle casse esoteriche arrivando alle 4 vie con crossover grossi come una scatola di scrpe

  2. In che senso Giulio? Non ho mai aperto un Hiwatt come il tuo di ultima generazione, ma non mi dirai che il segnale viaggia completamente su schede PCB e tutta quella "elettronica" (vedo addirittura alcuni integrati) che c'è nel The Valve.

    Sinceramente a me l'interno non piace per nulla... sembra più una scheda audio che non un valvolare.

     

    Quanto al riverbero, gli spring reverb che hanno fatto la storia, e quelli che li riprendono come si deve; insomma gli spring che suonano bene, son quelli gestiti dalle valvole, e non credo proprio sia questo il caso.

     

    Perdona la franchezza, ma... mi conosci [biggrin]

    Sono stato succinto ed impreciso, il mio riferimento era alla pulizia costruttiva poi e' ovvio che viaggiano su due livelli diversi.

    Le critiche sono sempre gradite specialmente quando escono da esperienze decennali cosa da cui io sono lontano anni luce.

    Che un valvolare 100 x 100 sia filologicamente allineato alla filosofia dei valvolari rispetto a degli ibridi e' senzaltro vero pero' penso si debba anche valutare l'ampli in riferimento alla categoria (classe) di appartenenza

    Questo The Valve mi ha dato un'ottima impressione sonora in riferimento agli altri che ho avuto e non in senso assoluto e questo lo hai capito benissimo.

    Infatti il giudizio in confronto all'Hiwatt era riferito solo alla pulizia costruttiva (e solidita' dell'insime)

    Sul fronte sonoro le busca sonoramente dall'Hiwatt o dal Mercury 8, ma le suona di brutto al Bandmaster, Express 5:25 ed al Peavey Windsor e questi ultimi tre sono allineati al The Valve e confrontabili

    Circa il riverbero hai anche qui perfettamente ragione ma il mio giudizio era sempre dettato dal confronto con i "pari categoria"

     

    Per completezza di giudizio oggi o domani cerchero' di replicare il suono lead del The Valve sull'Hiwatt con l'uso dei pedali, un'idea del risultato ce l'ho gia' infatti cedo il The Valve e non viceversa.

  3. Esatto, anch'io volevo proprio dire che sono anche molto belli.

    Certo che, Giulio, fai un po' te ma a leggerne la tua recensione sembra un apparecchio più che degno di una chance, se non hai premura per altri progetti io ci penserei un po' su prima di privarmene!

    In effetti ne varrebbe proprio la pena ma dovrei rinunciare all'Hiwatt; due testate sono troppe.

    Comunque non e' un oggetto con tanto mercato quindi penso che restera' a casa per un po' per forza di cose.

  4. Grandi ampli i The Valve, ne ho uno anche io, il 105 Bimbo.

    Peccato che non se li fili nessuno, perchè meritano... e poi sono Made in Italy, garantisco perchè il mio lo ho preso direttamente in fabbrica e ho visto dove li fanno. [thumbup]

     

    Come mio solito la prima cosa che ho fatto e stata aprirlo e fotografarlo.

    Costruttivamente non ha assolutamente niente da invidiare ad un Hiwatt, pochi ci crederanno

    Che tu sappia Frudua che "peso" ha nella progettazione di questi ampli ?

    Di fatto e' una grande liuteria.

     

    ... urca Giulio, mai fermo eh!!!! [biggrin]

     

    ... sull'ampli non posso esprimermi non avendone mai sentito uno, da quel che dici però sembra meritare!!!

     

    E' uscito fuori per caso da un tipo che per la PRS mi ha offerto vil moneta e questo ampli (la vil moneta era pesante) ed ho accettato

     

    Complimenti Giulio!

     

    Grazie Gianni

  5. dsc28653.jpg

     

    The Valve 2/50 (Frudua)

    Ultimo arrivato da un vorticoso giro di permute per cercare di non rimetterci troppo dalla vendita di una chitarra.

     

    Sarebbe comodo dirvi di andare sul sito a leggervi le caratteristiche, ma ho voglia di parlarvene perche'… mi ha messo in seria crisi, anticipando le conclusioni:"E' un signor amplificatore sia come costruzione che come suono"

     

    Totalmente valvolare (2 x EL34 JJ 3 x 12AX7 JJ)

    Potenza 45/30 (selezionabili con switch sul retro)

    S/R seriale e parallelo (selezionabile con switch con potenziometro per il livello)

    Regolazione di Resonance e Presence sull' uscita cassa

    Impedenza 4/8/16

    2 canali Clean e Lead

    Doppio equalizzatore a 3 bande uno per ciascun canale

    Master e Gain sul Lead

    Master sul Clean

    Riverbero a molla (tremendamente efficace e realistico)

    Mobile in legno di adeguato spessore e robustissimo

    Chassis interno in spessa lamiera

    Trasformatori enormi

    Footswitch Channel/Reverb

     

    Iniziamo col dire che in casa e' gestibilissimo, la maggior pulizia del suono si ha in pentode (45w) ma anche in triode (30w) si comporta molto bene; decisamente meglio (molto) del 5/25 del Mesa Express che avevo

     

    I potenziometri sono tutti efficacissimi e le varie variazioni di regolazione hanno un reale e proggressivo effetto dimostrando una precisa e certosina progettazione dell'elettronica (un buon potenziometro su un'elettronica scadente non migliora la situazione di base)

     

    La prova e' stata fatta collegandolo alla solita Cassa 1x12 Archimede con cono Weber FC12Alnico

     

    Canale Clean

    non ha e non puo' avere i "puliti" dell'Hiwatt di pari potenza, ma, ad oggi, viene immediatamente dopo l'inglese suonandole di santa ragione al Fender Bandmaster, al Blackstar, al Peavey.

    Il suono e' molto arioso, melodico e dinamico

     

    Canale Lead

    la grande sorpresa, giocando con i pots di gain e volume sporcando e pulendo con quello della chitarra, si va da un crhuncettino ad un signor distorto passando per un overdrive votato al fuzz.

    Con il Custom Bucker al ponte sono riuscito ad ottenere in un paio di minuti la sonorita' della ritmica di Hotel California (si sempre lei, e' il mio pezzo di riferimento per giudicare e confrontare avendola ormai nelle vene). Gain a 15 Volume a 9 Volume pu da 4 a 7 oltre arriva la Gendarmerie direttamente da Montecarlo perche' urla piu' della Ferrari.

     

    Portando il Gain alle 12 si addolcisce quel tanto permettere una goduriosa suonata di Europa e Samba Pa Ti (sempre loro per i motivi sopra citati per HC)

     

    Col Gain a 8 ed il Volume a 14 anche il Lead si pulisce ma mantiene un sottile graffio da Country/Rock libidinoso (Father & Son, sempre lei, solito motivo)

     

    Le prove fatte con Custom Bucker, '57 Classic e Ybarra '62 hanno evidenziato una propenzione a digerire bene sia gli HB che i SC.

     

    Sorprendente il Riverbero (a molla e con uan scatola di corrette dimensioni come sara' quindi anche la moll, non l'ho aperto) che va da un effetto molto timido fino alla classica Chatedral se portato al massimo (qui a me non piace molto perche' entra anche nel campo di un Chorus snaturandosi), diciamo che e' molto piacevole fino a ore 15.

     

    Si, decisamente un signor ampli e se non va in porto la follia del Trainwreck penso che mi soddisfera' per un bel po' di tempo.

    Ovviamente fatte salve eventuali offerte di acquisto dato che lui in partenza e' solo un elemento di passaggio.

  6. Avendo avuto lafortuna di poter avere per del tempo sia i dragon che gli HFS che i 59/09, mi sento di poter affermare che questi ultimi "bastonano" di santa ragione i primi due facendo si che le attuali PRS siano delle chitarre che suonano con una loro specifica personalita' perdendo quel suono anonimo che avevano (e che ho sentito) nel tragico periodo degli hfs.

    Sono piu' che sicuro che chiunque abbia la possibilita' di provare una PRS con pu serie 5x/ox se ne renderebbe conto.

     

    A rick, sghembre ? Detto da uno che ama le Jackson… [biggrin]

  7. Se posso: non capisco perchè una vite a taglio sull'archetto del parapenna ( corretta fosse una 1952/53 ), quando dal 1954 le viti erano tutte Phillips a parte quelle dell'altezza dei PU conservate fino al 1961 circa e poi sostituite anch'esse con le Phillips? Così per parlare eh, ci mancherebbe! :rolleyes:

    Belin Gianni, mi hai bloccato la digestione dei canerderli allo speck che ho appena mangiato.

    Sul sito Gibson C'E' la vite a taglio

     

    Perche' non lo so e manco sapevo che anche quel particolare fa parte di certe annate.

  8. ... comunque Giulio pare bella bella davvero... peccato solo (per me) che anche avendola per le mani non potrei provarla a dovere (essendo come noto "al contrario")!!! [biggrin]

     

     

     

     

    [crying]

    Grazie Andrea.

    Si, e' una cosa che non ho mai capito quella della mancata produzione di certi modelli anche in versione left, non credo che il "bacino d'utenza" sia cosi' ridotto da sconsigliarne la produzione per motivi di economia aziendale.

    La vedrei innanzitutto come una forma di rispetto ed avvicinamento a coloro che suonano "riflessi allo specchio" ;)

  9. Ma veramente è una aged? Pensavo fosse una VOS, tutte le aged che ho visto, anche dal vero, erano molto più reliccate e rosicchiate...

     

    .. ah ecco, magari la risposta è tutta qui [laugh] !

     

    Scherzi a parte, complimenti che è proprio bella, a vederla dà l'idea di una Les Paul con le controb@lle ed effettivamente, da come ne parli, sembra proprio che le cose stiano così.

    Non nascondo che sarei curioso di provarla.

    [smile]

     

    E' un dubbio che assali' anche me quando l'ho vista l'altro ieri, dubbio fugato da un esperto e dalla corretta lettura del numero identificativo del modello che e'

    06A (A sta per aged)

  10. Secondo me hanno fatto un bel passo avanti per quanto riguarda l'accuratezza storica, e fossi in loro mi fermerei per un po' perchè non si può alzare i prezzi tutti gli anni o giù di lì di queste cifre con questi tempi, insomma ora le R7/R8 stanno intorno ai 3200/3300€ e le R9 ben oltre i 4000€, comunque evidentemente il mercato richiedeva quello, ad esempio il goldone del truss era stato messo per risolvere un problema che avevano anche le burst, ora lo hanno tolto perchè non era storicamente corretto a discapito della funzionalità, chi le ha provate mi ha detto che le 2013 suonano gran bene, io non saprei, le ho solo viste e sono davvero belle, specialmente le goldtop, ora sono più vicine alle varie makeover e lp di liuteria, il Custombucker è imho migliore del Burstbucker, però secondo me da quel punto di vista si può costruire un pickup ancora migliore! [thumbup]

    Concordo che debbano darsi una calmata.

    Basta vedere cosa hanno combinato con la nuova Black Beauty, Custom 1957 Les Paul Custom 20th Anniversary.

    Una chitarra creata per festeggiare i 20 anni dalla nascita della divisione Custom Shop, il tutto a 5200 da Gino e 4800 da un altro Dealer (prezzo appreso proprio stamane).

    Una chittarra che non e' altro che la '57 che veniva venduta nel 2011 a 3070 €, fate vobis.

  11. Spero di non rendermi piu' antipatico di quello che sono, ma mi va di esternare quello che mi passa per la testa.

    Quando si ritorna ad una vecchia passione dopo tanti ma tanti anni, non si ha piu' la cognizione di dove si sta tornando, si hanno solo ricordi annebbiati.

    Ho ripreso una chitarra in mano dopo circa 32 anni e di acqua sotto i ponti ne e' passata tanta, ma soprattutto pensavo di essere rimasto quello che ero ma la realta' dei fatti dimostro' il contrario, dovevo ricomnciare da zerro.

    Sono ripartito dal basso con una Ibanez TGB320 per poi passare ad una Gibson Studio '60 Tribute ecc. ecc.

    Ogni volta la successiva era migliore della precedente sia per suono che per estetica.

    Ho fatto mille errori e ne ho pagato il prezzo, ma era sempre esperienza che entrava nella mia testa.

    Ogni nuova chitarra metteva in discussione quella precedente perche' nel mio piccolo ho sempre cercato di fare un percorso "in crescita".

    Ho imparato che molto spesso il limite che trovavo ed addebitavo alle chitarre in effetti era il mio limite, come quello della dimensione del manico, ero convinto che solo lo slim '60 fosse il manico fatto per me, invece il limite era nella mia mano che non sapeva suonare non sapeva scorrere sul manico e questo lo capii con certezza con la Supreme il primo '50 rounded che presi.

    Un giorno poi mi sveglia e mi dissi che era perfettamente inutile per me avere 11 chitarre, non ero (e non sono) ne un chitarrista ne un musicista ma solo una persona che in questi strumenti trovava uno sfogo per ben altri problemi.

    Presi la decisione di ridurre la "rastrelliera" a solo 3 chitarre ed e' cominciata l'operazione "alleggerimento"

    Ho ricevuto le offerete piu' assurde ed insensate possibili, ma poi ne e' arrivata una "indecente" proprio nei confronti di quella che doveva essere il mio pezzo da "collezione".

    Ci siamo incontrati ed ho provato la "proposta indecente", ha sconquassato tutto quanto avevo costruito nella mia mente, pensavo di averne provate/sentite abbastanza ed aver raggiunto il "limite invalicabile", invece no si poteva salire ancora di piu'.

    L'estetica non e' il suo massimo, quando ho aperto la custodia ed ho visto tutti quei segni mi son chiesto se era veramente cosi' che doveva essere, ho stressato un amico, sono andato su interenet ed ho ricevuto le risposte affermative, una Aged e' proprio cosi'.

    L'ho collegata all'ampli senza provarla unplugged e dal cono non ho sentito un suono ma una miscela di essenze ipnotiche, avvolgenti, sconvolgenti.

    Una tenuta della nota mai sentita prima, il suo decrescere fino a scomparire graduale, armonioso senza picchi, ritorni, inviluppi.

    Un manico suonabilissimo, non al livello di un PRS, ma comunque ergonomico, scorrevole.

    Il tutto in un vapore di profumi del legno da far venire la voglia di morderlo, sentirne anche il sapore.

    Sara' per sempre ? Non loso perche' in questi tre anni di esperienza ho capito un concetto fondamentale difficile da digerire per molti e cioe' che nella liuteria niente e' il massimo, un po' come il record sui 100 mt piani, ci sara' sempre qualcuno che lo migliorera'.

    La "proposta indecente" e' lei, una Gibson Collector's Choice 6 1959 Les Paul Mike Slubowsky

     

    dsc27553.jpg

  12. Anch'io quoto il Gheorg, e specialmente sul fatto del wiring. Che sia su basetta non cambia una mazza confronto al circuito tradizionale e tutto è più pulito e di facile accesso.

    Poi magari se la devi rivendere ti tirano le bombe sul prezzo perchè l'hai manomessa.

    [thumbup] vale anche per Georg ed il Suga

  13. allora provati la reissue 61 e poi mi dici se è "gentile" [thumbup]

    Prima che prevalesse in me la convinzione "del ridimensionamento" ci avevo fatto un serio pensiero sopra.

     

    Comunque sarebbe l'ulteriore conferma dell'ecletticita' dei '57

     

    La mia considerazione nasceva dal fatto che sia sulla Class5 che sulla JA sono decisamente "gentili" (ndr. sempre in riferimento ai 490/498 e BB)

  14. si, se gli cambiavi il pirolo e lo mettevi arancio è facile che m'avresti ingannato, ma comunque te lo chiedevo anche perchè mi sembrava più honeyburst, e poi mi pare ha le manopole diverse la trad... gliele hai cambiate?

    Mancano l' ABR-1 ed i pointer ;)

  15. Mauro, sono senza parole.

     

    Hihihi mi viene in mente che nei miei primi post mi presentai anche come appassionato di lavorazione del legno, belin, poi dopo aver visto i tuoi lavori mi sono dato alla raccolta di tappi della birra [biggrin] [biggrin] [biggrin]

    Pero' non mi hai voluto preparare quel famoso body che ho ancora sotto il letto, grrrrrrrr

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