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Gibson Brands Forums

georg

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Posts posted by georg

  1. Guarda, non escludo che chi ha una certa cura dei rituali tipo il fast fret prima e dopo, oppure il panno da passare dopo ogni suonata, riesca comunque a raggiungere certi chilometraggi anche con altre mute.

    E' che a me non capita, non so perché ma quando finisco di suonare sono sempre attardato ed ho una fretta boia di scappare, è già tanto se stacco tutto e metto la chitarra in saccoccia per tornare a casa, mi sembra di essere uno di quegli amanti che scappa con le braghe in mano perché arriva il marito.

  2. Conoscevo le corde Elixir per averle montate sulle chitarre - quando ne avevo diverse - che suonavo poco o nulla. Durata, scarsa propensione all'ossidazione etc. le rendevano perfette allo scopo.

     

    Ora da dicembre ne ho montato un set sulla chitarra che utilizzo sempre, sicché le ho provate "su strada" per un semestre di uso che per me è direi intenso, con prove, qualche serata, cazzeggio quotidiano, uso ancorché moderato della leva etc. etc.

    Dopo sei mesi le corde sono ancora direi suonanti e senza ossido sui cantini. Unico significativo segno di usura uno sgradevole "spelamento" soprattutto sulla corda di re, che ho provato a fotografare (non è presso la barretta ma proprio dove si poggia il dito). Non so ancora se ciò prelude a prossima rottura.

    Magari ho scoperto l'acqua calda, ma complice il pomeriggio domenicale ho pensato di condividere questa mia esperienza diretta.

     

    x54dv6.jpg

  3. "Oggi alcuni cantanti come monitor usano degli auricolari per poter ascoltare la propria voce a un volume piuttosto alto direttamente nelle orecchie. Io non lo faccio. Io adoro sentire il suono della sala, l'eco delle pareti e l'effetto degli strumenti sul palco che so amalgamano tra loro. Per me è una cosa essenziale, se ho intenzione di improvvisare o di perdermi nel suono. Voglio scorrazzare per il palco con la mia chitarra e trovare il punto perfetto da dove sentire tutto in equilibrio. Se voglio suonare delle lunghe improvvisazioni ciò per me è fondamentale. Gli auricolari sono troppo freddi e sterili. Devo sentire gli altoparlanti, gli amplificatori, il suono della sala..." Neil Young

     

     

     

    Eh, tutto molto bello ma lui non è mai stato in un bar di Pergine Valsugana dove non si sentiva un ostrega o fischiava tutto.

    [biggrin]

     

     

     

    Buone ferie vecio, divertitevi!

  4. Ecco comunque alcuni prezzi di listino dell'epoca (fonte tuttochitarra 1986):

    Yamaha SG2000S L. 2.246.000

    Yamaha SG3000S L. 2.620.000

    Gibson LP Standard L. 2.470.000 (Custom 2.510.000)

  5. Non ho idea se sia un prezzo congruo, né ricordo molto del modello.

    Però molti anni fa ho suonato con uno che aveva un basso di quella serie lì che suonava ed era fatto piuttosto bene.

  6. Rilancio:

    http://www.highendcable.co.uk/Nordost%20ODIN%20Power%20Cords.htm

     

     

    edit: e quoto bobbe sulle japan, attualmente c'è troppa retorica in rete (non è il caso di Tonybenz, preciso). Sapete anche voi che sbavo per tante chitarre dagli occhi a mandorla, ma non dimentichiamoci che conquistarono il mercato non perché uguali o superiori agli originali ma perché nettamente migliori rispetto alla penosetta produzione economica made in Italy che rappresentava l'unica alternativa alle irraggiungibili G ed F.

  7. Che poi c'era la versione AR 5000 limited edition che era ancora più invitante. Mai vista dal vivo eh

     

    Bella, un tantino esagerata, le mie preferite erano (sono) quelle con i block inlays come questa.

    poi ce n'era una - per la quale ora sto facendo uno sforzo di memoria per ricostruire che modello era (certamente in gold) - che ricordo ancora quanto, rigirandomela tra le mani - mi impressionò per l'accuratezza e dettaglio con la quale era stata costruita [drool] .

     

    Però forse le iamacone come quella di Giulio avevano un pelo di personalità in più come suono.

  8. Ne avremo anche già parlato, perché non mi decido mai a fare il passo.

     

    Chi di voi usa o ha esperienza di sistemi in ear monitor wireless?

    Ogni consiglio od opinione sono graditi.

    Bella domanda Jorge

    Eh... È che era il 38 luglio, faceva molto caldo ed era scoppiata l'afa... [bored][biggrin]

    No, è che nessuno finora ha svolto la matassa del ear monitoring....

     

    Allora bon, non è proprio quello lì il tema - anche se c'entrano pur sempre le recchie ed i monitor - però devo dire che l'altra sera, complici alcune difficoltà di gestione delle spie tradizionali, ho suonato monitorandomi banalmente con un paio di cuffie, nemmanco professionali. Il tutto, comprenderete, con molte riserve di tipo audio ed estetico, però devo dire che l'esperienza mi è apparsa positiva, in fin dei conti una volta tanto sentivo benissimo [smile] .

  9. Vero vero, è un lavoro complicato anche perché quelli che approcciano l'intervento frettolosamente o con approssimazione si avventurano in un lima di qui poi lima di là poi ancora qui e ancora là e infine ti ritrovi la chitarra con i frets - tutti, anche quelli e dove non serviva - piallati esageratamente.

  10. Comunque ho avuto il primo incontro ravvicinato con le nuove Gib e mi tocca dire che è stata una sofferenza ziobilly. Se il nut in ottone, regolabile, nonostante la dubbia esteticità, potrebbe avere una sua ragion d'essere, perchè in effetti chi si è trovato a dover regolare le altezze dei slots sa di cosa parlo, la mancanza dell'overfretting su una Gibson è un pugno nello stomaco. Ho dovuto condividere al cell col Gianni il mio malessere contemplativo perchè non riuscivo a portare da solo questa sensazione di disgusto. [bored] Ora può benissimo anche venire dalla Cina, non mi stupisce più niente. E devo dire che anche le rifiniture, e ho guardato superficialmente perchè era pomeriggio tardi e avevo fretta, mi hanno lasciato perplesso. Binding della tastiera a scalini, verniciature così-così e un dettaglio fotografato al volo della rifinitura body-binding ma non è l'unico neo. Non ricorda qualcosa di cinese una finitura così su una roba da 2000 e passa K? smiley-face-whistle-2.gif

     

     

     

    Ieri l'ho osservata anch'io.

    Tristezza e disgusto.

    Ho trovato personalmente insopportabile anche la tastiera "allargata".

    Inutile, la Les Paul è un modello dal quale mi deve ritornare - parlo anche a livello estetico - quello che mi aspetto, altrimenti nisba che di chitarre è pieno il mondo.

  11. Grazie del conforto msp_biggrin.gif

    Eh, è per quello che chiedevo se è capitato a qualcun altro.

    L'anno scorso, da aprile, chitarristicamente sono rimasto quasi fermo per quattro mesi..

    Il grosso lo ho risolto vendendo la Joe Pass che si vede aveva un profilo di manico purtroppo incompatibile, tanto che mi sono accorto che era ogni volta che usavo proprio quella chitarra lì che compariva il "disturbo". Adesso quelle robe che suonavo con la Ibanez le suono con la R7 che ha il manico grosso il triplo e addio dolori.

     

    Resta che quando suono per un certo periodo di tempo (es.la serata) ancora può comparire la "mano di legno" . I miei rimedi in tal caso sono: evitare di usare troppo la Crafter CT-125, che - pur essendo chitarra confortabilissima - in condizioni di sofferenza mi determina comunque disagio anche perché il momento disastroso, non so perché e sembra strano, diventa il ritorno da essa alla elettrica. Ora la uso in tre brani, all'occorrenza riducibili a uno (che è uno dei primi in scaletta, momento in cui di solito non sono già in affanno tendineo). Altro rimedio è togliere l'orologio da polso sx, che per abitudine tendo allacciato molto stretto. Nei periodi più neri, ispirandomi a quanto letto in un'intervista a Blackmore, avevo provato delle immersioni in acqua calda e poi fredda (o era viceversa?) ma non mi è servito a nulla.

    Ora però va un po' meglio devo dire, spero di non autogufarmi [scared] .

    Eh, le gioie del diventare maturi .. [biggrin]

  12. Ne avremo anche già parlato, perché non mi decido mai a fare il passo.

     

    Chi di voi usa o ha esperienza di sistemi in ear monitor wireless?

    Ogni consiglio od opinione sono graditi.

  13. Mi ricordo che quando una decina di anni fa buttai - e un po' ne sono pentito - lo scatolone dei cavi del mio vecchio vecchio complesso che mi era rimasto in garage, dove avevamo gettato durante gli anni ottanta i cavi "da rivedere" ossia che avevano presentato un qualche malfunzionamento e che poi però nessuno andava più a ricontrollare, la parte del leone la facevano proprio i torciglioni dei cavi a molla, che resero il tutto un groviglio impenetrabile tipo giungla amazzonica.

  14. .

    Scusate se mi intrometto, ma sapete mica se c'è qualche produttore che fa cavo per chitarra quello coiled (tipo del telefono) in vendita al metro? O perlomeno sfuso, visto che misurare un metro di quelli è un po' impegnativo [biggrin] ...

    Ultimamente c'ho il pallino per questi cavi qua, e avendo già un paio di plug neutrik qui a casa, a questo punto i cavi me li farei io.

     

    Matteo, se ti riferisci ai cavi "a molla" devi considerare che comunque - sempre se ricordo bene, l'ultimo l'ho avuto almeno trent'anni fa - alle loro estremità resta pur sempre qualche spanna di cavo "liscio", sicché non penso sia roba che trovi utilmente in vendita a bobine metrabili sfuse.

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