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I prezzi delle Gibson durante gli anni


muffinman

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Ti ripeto che da NASHVILLE già da quando è stata fondata la fabbrica uscivano pezzi di alta scuola liuteristica' date=' quando ancora il Custom Shop era un Custom Shop, ovvero dove la gente andava e si faceva fare le chitarre CUSTOM, cioè SU MISURA. Ora Custom Shop è solo una sigla per acchiappare gli allocchi, ma non è questo che ci interessa.

Tutto questo è durato finché la Cina è rimasta socialista. Quando la Cina si è aperta al capitalismo, TUTTO, ma proprio TUTTO, chitarre comprese, è diventato M€RDA.

Non c'entra Nashville o il nobile intento di soddisfare palati di diversa sensibilità, c'entra solo il PROFITTO. Ed il tutto si traduce in una semplice frase: legni scadenti. Questo perché la robba bbuona è finita e quel poco che ne è rimasto si fa pagare a peso d'oro. Ora si fanno arrivare legni in container con bolle che parlano di noccioline e si aprono fabbriche a Quangdong solo perché la manovalanza costa 1/10 rispetto agli USA.

Quando si trasferì la produzione da Kalamazoo a Nashville non si tralasciò il discorso qualità, anzi. La tradizione continuò. Ora che si assembla a Nashville e Memphis roba che arriva da Quangdong la qualità è andata a pu77ane e si cerca di ovviare mettendo qualche bollino qua e là per attrarre i feticisti delle griffe che vogliono sentirsi gratificati dall'avere un prodotto che sta su tutte le pagine delle riviste. Nè più né meno di come succede nella moda. E come nella moda ogni anni si rinnova la collezione: Les Paul autunno-inverno 2009/2010, ES335 primavera-estate 2011 e SG Haute Coiture.

E vai di seghe.[/quote']

 

Siamo punto e daccapo…

Primo:

il Custom Shop è ancora Custom Shop, se vuoi una chitarra su misura basta che la ordini e paghi…

visto che parli di capitalismo e profitto ti chiedo: ma perché scusa l’america che cos’è?e la gibson che cos’è?

L’america è la patria del capitalismo e in un sistema capitalista ciò che fa funzionare le cose è proprio il PROFITTO!

in un sistema capitalista le industrie e le aziende si fondano e vivono per produrre PROFITTO…è del tutto normale e non capisco perché ti stupisci tanto…

Gibson è un’industria americana, quindi vive e sopravvive solo se produce un profitto, sennò fallisce e festa finita…ed è così dai tempi in cui Orville l’ha fondata (gli stati uniti sono da sempre un sistema capitalistico) ed è abbastanza da ingenui pensare che fino al 1978 erano dei benefattori il cui solo interesse era produrre degli strumenti di qualità ed oggi invece si sono trasformati in mostri che se ne f-o-t-t-o-n-o del cliente e gli propinano m€rda…

Il discorso è più sottile: Gibson è un’azienda che ha profitto (e quindi sopravvive) SE produce strumenti di qualità e SE riesce a venderli…questo perché si è posta al mercato internazionale come azienda che offre al cliente non solo strumenti, ma soprattutto tradizione e qualità…così è sempre stato…basti pensare al fatto che erano riluttanti all’idea di immettere le solid body sul mercato perché pensavano che fossero “roba scadente”…

Oggi Gibson vende quanto e più del passato e i momenti in cui ha seriamente avuto problemi di sopravvivenza sono stati altri: i tuoi tanto famigerati anni ’80 sono stati il periodo in cui altre marche hanno cominciato a produrre strumenti di qualità (forse anche maggiore dell’allora qualità delle Gibson) a prezzi notevolmente inferiori ed infatti sia i grandi artisti che le persone comuni hanno cominciato a cambiare le proprie scelte… è da quel periodo che da parte di Gibson è nata l’esigenza di cambiare strategia di mercato tentando di vendere di più ma a prezzi inferiori...ci sono due diversi approcci al mondo della vendita: dello stesso prodotto si può vendere poco a prezzi alti (quando si ha poca concorrenza) oppure bisogna vendere tanto a prezzi un po’ più bassi (quando la concorrenza si fa più agguerrita)…e il fatto di vendere tanto non c’entra niente con la necessità di rendere il prodotto scadente (anche perché sennò non si vende proprio!!!)…vendere tanto significa studiare strategie di mercato adeguate e razionalizzare i propri processi di produzione…

Per Gibson il “razionalizzare il processo di produzione” non può coincidere con il rinunciare alla qualità sennò il prodotto che propone al mercato non è più il medesimo…

Eppoi seguendo le tue “credenze”: dove sta la convenienza a far funzionare una macchina in Cina e far assemblare poi i propri prodotti negli USA?

Il tuo discorso sul Made in China per me non regge per niente: è fondato su cose lette da un blog (che non ha nessuna attendibilità) di gente che non è in grado di distinguere un tarocco da una Gibson originale e da delle presunte bolle di pagamento che in realtà sono esempi fittizi…però oh…libero di credere a quello che vuoi…

Ora, dato che Gibson oggi vende quanto e più di 30 anni fa le possibilità sono 2:

o siamo tutti degli allocchi cretini (e con tutti intendo non solo il 95% degli utenti di questo forum, ma anche tutti i moderni artisti che la scelgono) e non siamo in grado di riconoscere la qualità di uno strumento, oppure le tue sono idee da amante di strumenti di un certo periodo che cerca una giustificazione razionale a quello che in realtà è una sua sensazione personale…

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...Mamma mia!!!! Sto tread è estenuante! Siete arrivati alla tredicesima pagina con un nulla di fatto. Leggendovi mi pare evidente che ognuno è bello fermo sulle sue posizioni. Le posizioni vanno da chi mette in dubbio il luogo di costruzione, la provenienza dei legni e le tecniche di assemblaggio fino a chi invece si da ad atti di pura fede e crede in mamma Gibson a priori.

Va bè, il mondo è bello perchè è vario. Una cosa che un pò mi ha infastidito è stato lo screzio tra Pearly e Alni. Ragazzi per me siete i Babbi di questo forum nel senso che vi ritengo quelli con più esperienza (diciamolo....anche quelli più vecchi :- ). Ho sempre visto molta complicità tra di voi e mi è dispiaciuto quando per due opinioni differenti siete finiti in un clima modello guerra fredda (guai se qualcuno di voi due smentisce sta cosa perchè qui nessuno è fesso!). Ora ognuno ha i suoi modi di vedere però ragazzi prima di tutto, anche della Gibson, viene l'amicizia che è una delle poche cose che i cinesi non possono riprodurre.....

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no, non siamo tutti allocchi cretini; però c'è chi di chitarre ne ha viste e suonate, e chi di meno. Poi ti ripeto, il discorso che fa Stefano è fondato anche su discussioni e verifiche che lui ha fatto con me, anche personalmente.

Quindi mi assumo tranquillamente anche la responsabilità di alcune affermazioni di Bonga - seppure non credo sia necessario perchè sa ben farsi valere da se.

Tuttavia qui mi pare si continui a menare nel manico la stessa questione, mentre il discorso è più semplice; non nascondiamoci dietro ad un dito!!! Proprio perchè la Gibson è una società di peso mondiale, sarebbero sciocchi se non sfruttassero risorse di questo tipo .......

 

Per PILA: io non ho litigato con Alnico; ricordiamoci che lui ha la responsabilità del forum, quindi risponde difronte a GIBSON, e deve COMUNQUE esercitare la funzione per cui è stato nominato. Ufficialmente e formalmente è chiamato ad assumere un tono .... posso dire che invece nei nostri contatti privati è sempre una persona squisita, e io lo stimo per questo. D'altronde lui è convinto assertore della qualità GIBSON, e non posso dargli torto, lo sono anch'io ....

Ma non è successo niente, credimi.

Voglio ribadire ALTO E FORTE che le chitarrozze che ho recentemente provato - la Billy Gibbons, la Angus Young Signature, la Mike Bloomfield, la Jimmy Page, la Robbie Krieger, e altre della medesima linea - sono tutte chitarre STREPITOSE, fatte benissimo, che suonano da dio e di cinese non pare proprio ABBIANO ALCUNCHE'.

E secondo me, per la mia esperienza, sono americane al 100x100!!!! Però costano - a parte la Angus Young - tutte dai 5000 in su .... Ribadisco, per me 5000 svanziche sono sempre ten millions old liras (10.000.000 £.); beato chi ce l'ha pronti da spendere per uno strumento musicale del genere ........ io, con una famiglia da mantenere non ce li spenderei mai, ma anche se fossi solo come un cane e ricco da fare schifo ....... in un mondo dove c'è gente che guadagna un euro al giorno e a malapena sopravvive, dove si uccidono i bimbi per il traffico di organi, dove ricche annoiate danarose e cattoliche T R O I E occidentali rubano i figli ai poveri dell'est per un pugno di fagioli ...... con i soldi ci faccio studiare i mei figli, do una mano alle organizzazioni che fanno adozioni a distanza, aiuto chi posso ....

Ogni tanto, quando tutti stanno boni boni e silenti, e m'avanza na millanta, faccio la mia cosa, gioco, me diverto ..... ma random. Così, piano piano, ho superato la ventina ...... ma quelle sono la prima cosa che zompa se scoppia il problema serio. Come pure altre cose.

Poi non riesco proprio a scindere all'interno dei processi della mia povera e provata attività cerebrale il rapporto TALENTO=POSSIBILITA' di ESPRESSIONE, non giungo a separare i termini dell'equazione SEI BRAVO=MERITI DI CRESCERE, PROMETTI BENE=TI AIUTIAMO A VENIR FUORI. Dovrebbe essere naturale.

Ci lamentiamo dalla mattina alla sera dei giovani, che bevono, fumano, si drogano, sono violenti, rubano, stanno sempre davanti al computer, e non studiano ....... ma che possibilità possiamo dargli se le cose SANE, tipo la BELLEZZA e LA MERAVIGLIA di una chitarra fatta come dio comanda, costano uno sproposito?

Ma poi si entra in discorsi di tipo sociale..... lasciamo perdere.

 

Le mie perplessità si APPICCANO sulle fasce economiche e medie, con un certo fastidio. Tutta quà. Il problemas è che NELLA MAREA di proposte presentate da GIBSON non si capisce più una mazza. Poi io non sopporto le GLOSS, cosa epidermica .... che CA ZZO di bisogno c'era di produrre dei caramelloni del genere?

 

Quindi non è successo nulla: d'altronde io faccio il monello, e me le vado "a cérca" come se dice a Roma .....

 

Comuqnue ripeto, se qualcuno ha voglia di farsi due chiacchiere con me in privato, mi mandi un PM.

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Siamo punto e daccapo…

Primo:

il Custom Shop è ancora Custom Shop' date=' se vuoi una chitarra su misura basta che la ordini e paghi…[/b']

visto che parli di capitalismo e profitto ti chiedo: ma perché scusa l’america che cos’è?e la gibson che cos’è?

L’america è la patria del capitalismo e in un sistema capitalista ciò che fa funzionare le cose è proprio il PROFITTO!

in un sistema capitalista le industrie e le aziende si fondano e vivono per produrre PROFITTO…è del tutto normale e non capisco perché ti stupisci tanto…

 

 

A me pare che il Custom Shop sia una linea produttiva, e le chitarre "su misura" siano Custom-Custom Shop, con prezzi esorbitanti.

 

Per favore, potete dividere questi immensi e infiniti post in paragrafi? Leggerli è estenuante altrimenti [biggrin]

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il Custom Shop è ancora Custom Shop' date=' se vuoi una chitarra su misura basta che la ordini e paghi…

[/quote']

 

Assolutamente no: il Custom Shop è un semplice marchio che contraddistingue chitarre fatte una uguale all'altra senza alcune customizzazione ad personam.

 

 

visto che parli di capitalismo e profitto ti chiedo: ma perché scusa l’america che cos’è?e la gibson che cos’è?

 

Il capitalismo occidentale è tutt'altra cosa da quello cinese.

In occidente abbiamo controlli sulla sicurezza' date=' sull'origine delle materie prime e sulla qualità. Abbiamo tutele dei lavoratori e dell'ambiente. Abbiamo assistenza sanitaria e concertazione sui salari.

In Cina tutto questo non c'è.

Si producono beni con materiali non controllati, con un costo del lavoro ridicolo, senza rispetto per l'ambiente.

Tutto questo si traduce in prodotti mediocri a basso costo.

 

Per Gibson il “razionalizzare il processo di produzione” non può coincidere con il rinunciare alla qualità sennò il prodotto che propone al mercato non è più il medesimo…

 

Difatti non lo è.

 

 

Eppoi seguendo le tue “credenze”: dove sta la convenienza a far funzionare una macchina in Cina e far assemblare poi i propri prodotti negli USA?

 

Non pensavo di dover spiegare anche una cosa così banale.

 

 

Ora' date=' dato che Gibson oggi vende quanto e più di 30 anni fa le possibilità sono 2:

o siamo tutti degli allocchi cretini (e con tutti intendo non solo il 95% degli utenti di questo forum, ma anche tutti i moderni artisti che la scelgono) e non siamo in grado di riconoscere la qualità di uno strumento[/quote']

 

Diciamo che la verità sta in mezzo: oggi molti acquirenti di una Gibson certe domande non se le pongono nemmeno, così come oggi si vendono più auto, più elettrodomestici e beni di consumo.

Oggi puoi avere una chitarra da 5000€ pagandola 25€ al mese, cosa che nel 1978 te la sognavi.

Oggi tutti possono comprare tutto senza chiedersi nemmeno se quel prodotto i soldi che paghi li vale.

Oggi una Gibson la trovi in mano al primo bimbominkja che appena sa strimpellare e figurati se si chiede se il legno è cinese o honduregno, basta che papi paghi le rate e tutto è a posto (e sì che di esempi ne abbiamo anche qui).

Nel 1975 chi comprava una Gibson lo faceva con cognizione di causa, ero un conoscitore dello strumento, c'era più analisi e critica sulla qualità. Un acquisto veniva fatto con più ponderatezza, con più scrupolo. E Gibson, come tutte le altre grandi case costruttrici dovevano stare attente a quello che producevano perché altrimenti se lo vedevano tornare indietro e rischiavano di perdere uno die (pochi) loro clienti.

Oggi perso un cliente se ne trova subito un altro: basta andare da Tomassone che ti appioppa una Custom Shop da 5000€ a rate tasso zero ed appena esci dal negozio ti dimentica. E poi provati a riportare una chitarra indietro perché arrivi a casa e ti accorgi che ha il manico piegato o la paletta crepata...

 

 

oppure le tue sono idee da amante di strumenti di un certo periodo che cerca una giustificazione razionale a quello che in realtà è una sua sensazione personale…

 

Sì, sta a vedere se a 46 anni debbo ancora convincermi delle cose che penso.

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Oggi perso un cliente se ne trova subito un altro: basta andare da Tomassone che ti appioppa una Custom Shop da 5000€ a rate tasso zero ed appena esci dal negozio ti dimentica. E poi provati a riportare una chitarra indietro perché arrivi a casa e ti accorgi che ha il manico piegato o la paletta crepata...

 

Merda, pensa se succedesse su una chitarra da 5000€ una roba del genere

 

PS: +1

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Il capitalismo occidentale è tutt'altra cosa da quello cinese.

In occidente abbiamo controlli sulla sicurezza' date=' sull'origine delle materie prime e sulla qualità. Abbiamo tutele dei lavoratori e dell'ambiente. Abbiamo assistenza sanitaria e concertazione sui salari.

In Cina tutto questo non c'è.

[/quote']

 

Urca...

...non sapevo che l'Italia fosse una regione della Cina !!!

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quasi tutti i concetti si possono anche vedere da altre angolazioni altrimenti con tutti gli intellettuali che ci sono qualche d uno che la pensa così avrebbe già preso le redini e sistemato tutto...ma.......umiltà è una parola che sarebbero i feticisti come me a non dover conoscere....ma tanto che rispondo a fare? se si parte col presupposto di essere per forza sempre e comunque nel giusto? mi arrendo......anche se 30 anni in quei bei tempi andati c'erano una catasta di chitarristi che invece di pagare le rate della reissue si schizzavano in vena un paio di quartini di eroina al giorno, c'era tutto quello che c'è adesso e nel mondo anche peggio, ma c'era meno informazione....e come il discorso dei difetti che ora con più pezzi e più forum si sa di più e più in fretta....discorsi validi e per carità di dio che se ne può discutere...ma però partendo dal presupposto che non parla dio agli uomini ma un uomo ad un altro uomo....se sapeste a cosa rinuncio io nella mia vita per comprare una reissue.....niente ferie negli ultimi 10 anni... a mangiare fuori 2 volte l anno....l orto della nonna per le verdure.....la casa dalla platea al tetto con mio padre la domenica.....se l unica pasione che ho è quella mi spiace da morire per chi muore di fame, non sapete quando, ma quelli che voi spensete in viaggi o altre cose io li spendo in chitarre.....però se li spendi nello strumento sei una merda e se vai a sciare no?ma che cazzo di discorsi fate.....mi arrendo....sempre però continuando a rispettare voi e il vostro pensiero più che legittimo, gradirei che faceste altrettanto col mio......grazie

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.....mi arrendo....sempre però continuando a rispettare voi e il vostro pensiero più che legittimo' date=' gradirei che faceste altrettanto col mio......grazie [/quote']

 

Massi, talvolta può essere messo in discussione il pensiero di qualcuno di noi, ma non credo sia mai stato in discussione il rispetto per nessuno. Ci si confronta, ci si scontra e di tanto in tanto si dice qualche caxxata. Esattamente quel che si fa tra Amici !!!

 

Poi le nostre posizioni sono talvolta diverse, partono da vissuti differenti, da persorsi diversi per ognuno di noi.

 

Te lo dico io, che stavolta condivido il tuo pensiero, ma magari la prossima volta ci scorneremo su altri temi.

 

Probabilmente su certi argomenti la convergenza non si troverà mai, e forse è giusto così, ma su una cosa credo siamo tutti d'accordo: La passione per la musica e per i nostri "legni". E' questo che ci accomuna, che ci lega e che ci da lo spunto per confrontarci anche su opinioni diverse.

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Assolutamente no: il Custom Shop è un semplice marchio che contraddistingue chitarre fatte una uguale all'altra senza alcune customizzazione ad personam.

 

il Custom Shop di oggi su ordinazione produce tranquillamente una "chitarra customizzata ad personam"...la paghi uno sbotto certamente...ma sarei proprio curioso di sapere qunto l'avresti pagata 30 o 40 anni fa...(non credo che ci avresti guadagnato)

 

Il capitalismo occidentale è tutt'altra cosa da quello cinese.

In occidente abbiamo controlli sulla sicurezza' date=' sull'origine delle materie prime e sulla qualità. Abbiamo tutele dei lavoratori e dell'ambiente. Abbiamo assistenza sanitaria e concertazione sui salari.

In Cina tutto questo non c'è.

Si producono beni con materiali non controllati, con un costo del lavoro ridicolo, senza rispetto per l'ambiente.

Tutto questo si traduce in prodotti mediocri a basso costo.[/quote']

 

pensavo che in questo forum si parlasse di chitarre e non che si facessero confronti tra sistemi capitalistici cmq se vogliamo parlare di quello ok:

 

il capitalismo cinese è sicuramente molto più selvaggio e privo di regole di quello occidentale odierno su questo sono perfettamente d'accordo e non c'è nessun dubbio...

ma vogliamo parlare di quello che è stato il nostro capitalismo (e sopratutto quello americano) nel corso della storia?

le odierne legislazioni sulla tutela dell'ambiente e sulla sicurezza lo sai di cosa sono frutto?

ti dicono niente le tragedie di Bhopal (India), di Seveso (Italia) di Flixborough (Inghilterra) e di Pasadena (USA)?(potrei citartene anche altre...)

quando oggi si parla di inquinamento globale e riscaldamento della terra sai a cosa ci si riferisce?

l'inquinamento dovuto allo sviluppo dell'industria petrolifera (di cui parlava Pearly prima) sai da dove è nato e in quali anni?

pensi che siano esclusivamente i Cinesi i responsabili di tutto questo?

 

per carità,con questo non voglio creare alibi ai cinesi: per me restano dei criminali che non hanno nessuna giustificazione nel non voler accettare le regole globali che la sopravvivenza impone di darci...

 

non mi dilungo oltre anche perchè andremmo veramente OT però sarebbe interessante anche affrontare la questione dell'assistenza sanitaria degli statunitensi...

 

 

Difatti non lo è.

 

beh per carità' date=' questa è la tua idea...rispettabile e a suo modo, per me che ho meno esperienza, anche auterovole...

però ti faccio notare che anche tra persone di una certa esperienza non tutti la pensano allo stesso modo e anzi c'è addirittura chi sostiene anche il contrario...

 

 

 

Non pensavo di dover spiegare anche una cosa così banale.

 

forse non l'hai presa ma il mio era un modo per metterti di fronte al fatto che non ha alcun senso pensare che facciano funzionare le macchine a controllo numerico in Cina per produrre dei semilavorati da far assemblare e poi rifinire ai liutai americani...una macchina per essere controllata di quanti operai avrebbe bisogno?dove starebbe il risparmio di manodopera?nel risparmio di corrente elettrica?

una chitarra è diversa da un capo d'abbigliamento: i semi lavorati il più delle volte sono frutto di macchine e il grosso della "manodopera" è dato dall'esperienza dei liutai che assemblano e rifiniscono, mentre di contro nei capi d'abbigliamento è il semi lavorato a necessitare del grosso della manodopera (ovvero la sartoria)...

in sostanza se sostieni che la produzione è interamente fatta in Cina è un conto ma sostenere la via di mezzo dal punto di vista economico a me pare una cosa molto strampalata....

 

 

 

 

Diciamo che la verità sta in mezzo: oggi molti acquirenti di una Gibson certe domande non se le pongono nemmeno' date=' così come oggi si vendono più auto, più elettrodomestici e beni di consumo.

Oggi puoi avere una chitarra da 5000€ pagandola 25€ al mese, cosa che nel 1978 te la sognavi.

Oggi tutti possono comprare tutto senza chiedersi nemmeno se quel prodotto i soldi che paghi li vale.

Oggi una Gibson la trovi in mano al primo bimbominkja che appena sa strimpellare e figurati se si chiede se il legno è cinese o honduregno, basta che papi paghi le rate e tutto è a posto (e sì che di esempi ne abbiamo anche qui).

[b']Nel 1975 chi comprava una Gibson lo faceva con cognizione di causa, ero un conoscitore dello strumento, c'era più analisi e critica sulla qualità. Un acquisto veniva fatto con più ponderatezza, con più scrupolo. E Gibson, come tutte le altre grandi case costruttrici dovevano stare attente a quello che producevano perché altrimenti se lo vedevano tornare indietro e rischiavano di perdere uno die (pochi) loro clienti.[/b]

Oggi perso un cliente se ne trova subito un altro: basta andare da Tomassone che ti appioppa una Custom Shop da 5000€ a rate tasso zero ed appena esci dal negozio ti dimentica. E poi provati a riportare una chitarra indietro perché arrivi a casa e ti accorgi che ha il manico piegato o la paletta crepata...

 

meno male che nel 1975 eravate tutti migliori e più competenti...buon per voi...

ma chi te l'ha detto che oggi chi fa un'acquisto non lo fa con ponderatezza e con scrupolo?

che è, siamo diventati tutti bimbiminkja?

sai quanti musicisti professionisti scelgono oggi consapevolmente Gibson?

abbi pazienza, ma mi sembra che in questo capoverso ci sia un pò di presunzione...

eppoi scusa non eri te quello che sosteneva che Gibson dovrebbe essere meno elitaria e che i prezzi odierni sono eccessivi?

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confermo che già dalla fine degli anni '70 era molto facile farsi fare chitarre su specifica proprio dalla Gibson, che avevano un "custgom shop" che non si chiamava così ma "Gibson factory".

Un chitarrista con cui suonavo in un gruppo - Roby Cacciapaglia - si fece fare nel '78 una Standard DC (double cut), lo stesso fece un cantautore romano semisconosciuto, tal Luxfero (nun me ricordo i nomi), che la volle nera ebony con tutto un disegno a perline sul bottom ... e pagarono esattamente quanto una LPCustom .... questro fino verso la metà degli anni '80, quando ci fu una notevole ripresa ..... anche nei prezzi!

comunque, secondo me i semilavorati ARRIVANO a Nashville e li vengono finiti ........ non si spiegherebbe altrimenti una certa caduta qualitativa della LIUTERIA, sempre nelle serie economiche e medie.

Comunque ricordo un periodo (86-87) che da Bandiera - detto anche "robbazza", negozio storico dell'usato musicale a Roma - le Gib te le tiravano appresso ... tipo un mio amico che si fece uno standard dell'81 e lo pagò 750.000 lire!!!

Se voi considerate che nell'88, presso l'Emporio Musicale Senese (alla cassa c'era una rossa dal manicomio....!!) acquistai una 335 sunburst NUOVA a 1.350.000 lire!!!! E la Gib stava di nuovo alzando la testa..!!

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confermo che già dalla fine degli anni '70 era molto facile farsi fare chitarre su specifica proprio dalla Gibson' date=' che avevano un "custgom shop" che non si chiamava così ma "Gibson factory".

Un chitarrista con cui suonavo in un gruppo - Roby Cacciapaglia - si fece fare nel '78 una Standard DC (double cut), lo stesso fece un cantautore romano semisconosciuto, tal Luxfero (nun me ricordo i nomi), che la volle nera ebony con tutto un disegno a perline sul bottom ... [b']e pagarono esattamente quanto una LPCustom[/b] .... questro fino verso la metà degli anni '80, quando ci fu una notevole ripresa ..... anche nei prezzi!

 

quindi, dato che una LP di allora veniva circa l'equivalente di 10 stipendi operai, se oggi paghi una Custom Shop su ordine meno di 13000 - 14000 euro ci guadagni...

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Ti ripeto che da NASHVILLE già da quando è stata fondata la fabbrica uscivano pezzi di alta scuola liuteristica' date=' quando ancora il Custom Shop era un Custom Shop, ovvero dove la gente andava e si faceva fare le chitarre CUSTOM, cioè SU MISURA. Ora Custom Shop è solo una sigla per acchiappare gli allocchi, ma non è questo che ci interessa.

Tutto questo è durato finché la Cina è rimasta socialista. Quando la Cina si è aperta al capitalismo, TUTTO, ma proprio TUTTO, chitarre comprese, è diventato M€RDA.

Non c'entra Nashville o il nobile intento di soddisfare palati di diversa sensibilità, c'entra solo il PROFITTO. Ed il tutto si traduce in una semplice frase: legni scadenti. Questo perché la robba bbuona è finita e quel poco che ne è rimasto si fa pagare a peso d'oro. Ora si fanno arrivare legni in container con bolle che parlano di noccioline e si aprono fabbriche a Quangdong solo perché la manovalanza costa 1/10 rispetto agli USA.

Quando si trasferì la produzione da Kalamazoo a Nashville non si tralasciò il discorso qualità, anzi. La tradizione continuò. Ora che si assembla a Nashville e Memphis roba che arriva da Quangdong la qualità è andata a pu77ane e si cerca di ovviare mettendo qualche bollino qua e là per attrarre i feticisti delle griffe che vogliono sentirsi gratificati dall'avere un prodotto che sta su tutte le pagine delle riviste. Nè più né meno di come succede nella moda. E come nella moda ogni anni si rinnova la collezione: Les Paul autunno-inverno 2009/2010, ES335 primavera-estate 2011 e SG Haute Coiture.

E vai di seghe.[/quote']

 

Scusa bonguz...potresti rileggere quello che hai scritto facendo finta di non averlo scritto tu e di aver appena acquistato una Gibson da 5000 eurozzi?

No sai, oltre a molte cose che fin'ora si sono rivelate semplici voci di corridoio assemblate in un minestrone di idee confuse, hai redatto un pensiero poco simpatico.

Questa settimana sono un pelo impegnato, ma posterò un po di foto dove potrai osservare oggettivamente la differenza di rifiniture su modelli anni '50-60-70 e su modelli anni '80-90-00.

Quando osserverai la cura di una 2007 e le cappelle fatte su una 1977, perchè basterebbe solo quello come esempio, ti renderai forse conto che le tue nozioni sono solo frutto di varie chiacchiere da bar prese qua** e la per la rete

 

** mountain!.....l'ho scritto giusto?

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Scusa bonguz...potresti rileggere quello che hai scritto facendo finta di non averlo scritto tu e di aver appena acquistato una Gibson da 5000 eurozzi?

No sai' date=' oltre a molte cose che fin'ora si sono rivelate semplici voci di corridoio assemblate in un minestrone di idee confuse, hai redatto un pensiero poco simpatico.

Questa settimana sono un pelo impegnato, ma posterò un po di foto dove potrai osservare oggettivamente la differenza di rifiniture su modelli anni '50-60-70 e su modelli anni '80-90-00.

Quando osserverai la cura di una 2007 e le cappelle fatte su una 1977, perchè basterebbe solo quello come esempio, ti renderai forse conto che le tue nozioni sono solo frutto di varie chiacchiere da bar prese qua** e la per la rete

 

** mountain!.....l'ho scritto giusto?

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eddai Luca, ma siamo - o meglio dovremmo esserlo - in democrazia, un minimo di libertà di pensiero? Le cappelle degli anni '70 e anche '80 più o meno si concepiscono ..... erano strumenti "molto" artigianali, non c'erano certo le dime numeriche!!!

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Guarda Alni' date=' che un cattivo legno, anche se gli metti il fiocco e i campanellini, rimane sempre un cattivo legno.[/quote']

 

beh! questo è un dato di fatto.

ma mi faccio una domanda:

perchè Gibson dovrebbe prendere del legno scaente cinese quando può tranquillamente trovarlo pure sotto casa?

Non è più probabile che preferisca usare legno cinese di una certa qualità anziche usare alberi di MDF americani?

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beh! questo è un dato di fatto.

ma mi faccio una domanda:

perchè Gibson dovrebbe prendere del legno scaente cinese quando può tranquillamente trovarlo pure sotto casa?

Non è più probabile che preferisca usare legno cinese di una certa qualità anziche usare alberi di MDF americani?

Tranne che in Canada, nel resto del continente nun se pò toccà manco un cardo selvatico ..... relativamente al legno cinese di qualità (che non esiste), in realtà ce n'è tanto in Korea e in Giappone, anche buono ...........

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Tranne che in Canada' date=' nel resto del continente nun se pò toccà manco un cardo selvatico ..... relativamente al legno cinese di qualità (che non esiste), in realtà ce n'è tanto in Korea e in Giappone, anche buono ........... [/quote']

 

 

ecchehkkakkio pearly!!! non dirmi che gli alberi cinesi si sviluppano seguendo le linee di confine.... io non metto in dubbio le tue conoscenze nel settore, ma come fai a dire che su 9.671.018 km² non esiste una boschetto di due ettari che da legno buono?? eccavolo, se domani il giappone riinvade la cina tutto quel legnaccio diventa automaticamente buono?

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ecchehkkakkio pearly!!! non dirmi che gli alberi cinesi si sviluppano seguendo le linee di confine.... io non metto in dubbio le tue conoscenze nel settore' date=' ma come fai a dire che su 9.671.018 km² non esiste una boschetto di due ettari che da legno buono?? eccavolo, se domani il giappone riinvade la cina tutto quel legnaccio diventa automaticamente buono?

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se io ti parlo di zone climatiche, di piantagioni e di requisiti che il legno deve avere per essere utilizzato nella costruzione di uno strumento musicale, parlo di tre differenti realta che hanno comunque in comune un'AMBIENTE di crescita; qui non si tratta di boschetti; stiamo parlando di una superficie immensa che sta subendo un disboscamento selvaggio da qualche decennio. Lo sai da dove una pianta pesca ossigeno per sintetizzarsi e crescere? Da due punti: foglie e radici. Se alteri progressivamente un ecosistema come il rio delle Amazzoni, soffochi il pianeta ... se fai la stessa cosa con le foreste della Cina il prodotto non cambia ..... se per decenni immetti ogni giorno nell'aria particellato e polveri sottili, oltre ad emissioni tossiche perchè non concepisci ne stoccaggio ne smaltimento dei rifiuti in quanto - per autarchia - li riutilizzi per approvviggionarti energeticamente, ma come pensi che si possa andare avanti? I rapporti relativi alla fascia climatica N76 sono disastrosi da sempre, la Cina è ufficialmente il principale emettitore di gas serra del pianeta .... leggiti il "Trattato di Copenhagen" e cosa i cinesi hanno voluto scriverci dentro .... ma secondo te perchè Kioto è veramente ancora di là da venire?

 

Ricordi chernobyll e i "nanocurie"? Se ne sono accorti dopo due decenni che gli insetti avevano mutato e che ogni forma vegetale - per un area vastissima, fin oltre i balcani - si era indebolita e ammalata .. loro sono stati sterminati, si parla di oltre 2 milioni e mezzo di morti per cancro .... se consideri che l'emancipazione della Cina è passata sopra ad ogni più banale regola del vivere civile (hai mai visto un funerale di un cinese qui in Italia?) e dell'ordine naturale, ma de che stamo a parlà?

Io non li voglio neanche sfiorare per strada, per me sono come le zanzare, le cavallette, le emorroidi, i fascisti ..... cose da eliminare.

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ti voglio dire una cosa, con tanta stima - perchè sai che ti stimo: le vecchie Gib di casini ne avevano, ma erano tutte cose legate a piccoli inconvenienti, ingenuità, corbellerie, in una parola scemenze .... la vite, il ring che se moveva, le meccaniche montate velocemente, il pistolicchio del selettore che magari mancava ....; come pure svarioni sul taglio, tratti di binding un pò bizzarri, qualche asimettria, qualche disattenzione ...... ma tutte cose rimediabili, fregnaccette indipoendenti dal suono e dalla suonabilità, e soprattutto messe in secondo piano dall'incredibile cura con cui queste chitarre venivano verniciate, lucidate, e confezionate.

Perfino alla metà degli anni '70, quando per avvicinarsi alle masse degli squattrinati si inventarono la "Marauder", la S1, la Sonex, la L6 ....... e la serie "The SG", "The PAul" ..... guarda caso tutte natural, senza alcuna verniciatura, ne lucidatura ne trattamento complesso del legno .... lo stesso fenomeno delle recenti BFG .... niente finitura.

Perchè era ed è quella che costa ...... è l'immagine dello strumento, la sua dignità produttiva, il senso della preziosità del modello, la sua futura sussistenza non solo estetica .... lacche, esteri, resine naturali e sintetiche, colore ..... il 70 % dell'arte contenuta in queste chitarre da sogno è li.

Poi ti arrivavano nella custodia PERFETTE, ACCORDATE, SETTATE da dio in persona ....

adesso qualcosa è cambiato, non ti pare? Senza andare a scomodare Mao Tze tung ..... perfino la Billy Gibbons - che costa l'ira deddio - gli è arrivata non settata ......

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Mah, dicono che anche l'inquinamento elettromagnetico faccia male, eppure è stato dimostrato che gli aceri che crescono vicino agli elettrodotti in USA e Canada sono più vigorosi e robusti degli altri...

 

(c'era scritto su una rivista parecchi anni fa)

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