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[GIBSON Les Paul Custom]-Capotasto


juleslpc

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Nell' ultima LPC che mi e' arrivata il capotasto e' in nylon coem da specifiche scritte sul sito ufficiale.

Nella LPC '57 e' in corian, domanda:"Che differenze ci sono tra i due capotasti ?"

La domanda la pongo sia sull' aspetto tecnico/funzionale che su quello musicale.

Thank come sempre per le risposte che mi darete.

 

P.S.: non fate caso alla scalatura delle corde, sull' ultima avevano montato una muta da 0,09 che oggi sostituisco con le mie amate 0,10

 

Les Paul Custom '57 3 pu VOS

 

dsc16424.jpg

 

50th Anniversary 1960 Les Paul Custom Black Beauty

 

r00117613.jpg

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Boh, io per il nylon sul capotasto casco dalle nuvole. Ho sempre avuto a che fare con osso, ottone, grafite, alluminio spaziacorde e fret, plastiche infami sulle carogne, e il corian ultimo, ma il nylon non l'avevo mai saputo

 

edit

Esistono in Kevlar?

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Boh, io per il nylon sul capotasto casco dalle nuvole. Ho sempre avuto a che fare con osso, ottone, grafite, alluminio spaziacorde e fret, plastiche infami sulle carogne, e il corian ultimo, ma il nylon non l'avevo mai saputo

 

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Esistono in Kevlar?

A parte gli scherzi, ci vorrebbe un tornitore che facesse un capotasto e le sellette in titanio, mi sa che verrebbe fuori un suono con il mi cantino in 22^ che spaccherebbe i bicchieri di cristallo [biggrin]

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Boh, io per il nylon sul capotasto casco dalle nuvole. Ho sempre avuto a che fare con osso, ottone, grafite, alluminio spaziacorde e fret, plastiche infami sulle carogne, e il corian ultimo, ma il nylon non l'avevo mai saputo

 

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Esistono in Kevlar?

 

Gibson negli anni "vintage" ha sempre usato il nylon.

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E perché mai? [mellow]

Il titanio ha una risposta sonora decisamente piu' acuta del nylon/corian/bronzo/zamak/ecc.; pertanto la vibrazione delle corde avrebbe un' influenza diversa.

E' una possibile sperimentazione.

 

Se Daguerre non avesse mai spalmato la gelatina di rana su una tavoletta e non gli avesse mai fatto prendere luce attraverso un foro, non sarebbe mai stata scoperta la fotografia :)

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Il titanio ha una risposta sonora decisamente piu' acuta del nylon/corian/bronzo/zamak/ecc.; pertanto la vibrazione delle corde avrebbe un' influenza diversa.

E' una possibile sperimentazione.

 

Per il capotasto la "risposta sonora" serve relativamente a poco... Scopo di un capotasto è quello di guidare le corde assicurando un ragionevole grado di scorrevolezza e resistenza all'usura da sfregamento(ecco perché sovente si è usato l'osso, materiale che è sordo che più sordo non si può...).

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Per il capotasto la "risposta sonora" serve relativamente a poco... Scopo di un capotasto è quello di guidare le corde assicurando un ragionevole grado di scorrevolezza e resistenza all'usura da sfregamento(ecco perché sovente si è usato l'osso, materiale che è sordo che più sordo non si può...).

Certamente, pero' e' anche uno dei due fulcri (l' altro e' la selletta) su cui poggia la corda ed e' il tratto di essa compreso tra i due fulcri che vibra.

Ora se la faccio vibrare sull' osso essa emette una frequenza piu' bassa rispetto a farla vibrare su del metallo, o no ????? Sbaglio qualcosa ?

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mmmmm, credo che una risposta precisa te la potrebbe dare un liutaio (ed anche qua ne sono poco convinto), però parti dal fatto che, se non sono MAI stati usati (almeno, suppongo eh) capotasti in metallo, un motivo c'è ;)

nel senso, sicuramente negli anni 50/60 non si conosceva il titanio o comunque non veniva ancora utilizzato nell'industria (almeno, quella liuteristica), ma sicuramente delle prove con altri metalli, al posto di nylon ed ossi vari, saranno stati fatti..

 

Per quanto ne posso sapere io, che i rivestimenti in titanio li ho fatti per 3 anni (cerca su google "rivestimenti PVD"), un cazzabubbolo del genere interamente titanio non avrebbe alcun senso, se non appesantire quella che è ASSOLUTAMENTE la parte più delicata di una chitarra..

al massimo in ottone nickelato e poi rivestito tramite evaporazione ad arco, appunto in titanio..

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mmmmm, credo che una risposta precisa te la potrebbe dare un liutaio (ed anche qua ne sono poco convinto), però parti dal fatto che, se non sono MAI stati usati (almeno, suppongo eh) capotasti in metallo, un motivo c'è ;)

nel senso, sicuramente negli anni 50/60 non si conosceva il titanio o comunque non veniva ancora utilizzato nell'industria (almeno, quella liuteristica), ma sicuramente delle prove con altri metalli, al posto di nylon ed ossi vari, saranno stati fatti..

 

Per quanto ne posso sapere io, che i rivestimenti in titanio li ho fatti per 3 anni (cerca su google "rivestimenti PVD"), un cazzabubbolo del genere interamente titanio non avrebbe alcun senso, se non appesantire quella che è ASSOLUTAMENTE la parte più delicata di una chitarra..

al massimo in ottone nickelato e poi rivestito tramite evaporazione ad arco, appunto in titanio..

Non sono un metallurgico pertanto abbi pieta'.

La mia era un' idea sperimentale; infatti ho preso ad esempio Daguerre che da un esperimento ha scoperto la fotografia.

Poi che sia una boiata puo' anche essere.

Nel mio campo lo studio dei materiali e' fondamentale (tecnologia delle costruzioni) e la sperimentazione ha permesso di recuperare travi in dissesto (o colonne quasi al collasso) con uan semplice benda di carbonio.

Io sono fondamentalmente un "curioso" e mi piace sapere e sperimentare e se avessi la possibilita' un capotasto in titanio ( e sellette) lo proverei; poi , semai, il giorno dopo lo butto via, ma mi sono tolto una curiosita'.

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Non sono un metallurgico pertanto abbi pieta'.

La mia era un' idea sperimentale; infatti ho preso ad esempio Daguerre che da un esperimento ha scoperto la fotografia.

Poi che sia una boiata puo' anche essere.

Nel mio campo lo studio dei materiali e' fondamentale (tecnologia delle costruzioni) e la sperimentazione ha permesso di recuperare travi in dissesto (o colonne quasi al collasso) con uan semplice benda di carbonio.

Io sono fondamentalmente un "curioso" e mi piace sapere e sperimentare e se avessi la possibilita' un capotasto in titanio ( e sellette) lo proverei; poi , semai, il giorno dopo lo butto via, ma mi sono tolto una curiosita'.

ahahah vabbè ma fai bene eh :D

 

guarda, dal basso (ma basso eh) della mia esperienza da metalmeccanico, posso solo dirti che: il titanio è una lega di rutilo e qualcos'altro che non ricordo (mi pare se ne trovi traccia anche nei silici, o nella sabbia, ma prendi il tutto con le pinze perchè non mi ricordo una sega), ed ha la grandissima particolarità di non ossidare quasi mai (ammenochè lo schiaffi in una camera di nebbia salina per qualche settimana eheh ma lì ossiderebbe anche un pioppo :D ) ma soprattutto è molto piu leggero dell'acciaio (e del quale è anche più duro, anche dell'inox), ma purtroppo a causa di questa sua durezza è difficile la sua lavorazione, infatti è per questo che da qualche decina d'anni è stata introdotta nell'industria anche piu comune, l'evaporazione ad arco di target di titanio. In pratica è un film a strati che viene depositato tramite evaporazione fisica sugli articoli in questione, che variano dalle punte al vidiam per la lavorazione dei metalli (quindi ad uso tecnico) a rivestimenti di passamaneria per mobili (soprattutto nella nautica e nell'aeronautica), che è invece un rivestimento decorativo, con un film molto piu sottile che serve appunto ad evitare l'ossidazione del pezzo, specie se è soggetta a ciò dato l'ambiente in cui è in uso.

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Non dimentichiamo l' orologeria ed il medicale (protesi, chiodi, viti, piastre, ecc. proprio perche' non ossida).

Pero' ha anche la capacita' di lasciar trasmettere le vibrazioni di un altro metallo posto a suo contatto proprio grazie alla sua durezza, in soldoni, non assorbe dette vibrazioni.

Per questo motivo ho pensato al capotasto in titanio, un pensiero cosi', nato per caso.

Cosi' come per caso mi feci fare una biella in ergal ai tempi che facevo mountain-bike, beh, il tornitore ci ha fatto una fracassata di soldi sopra.

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ecco, va qua, wikipedia mi conferma il perchè dell'uso di azoto come tramite per l'evaporazione ad arco:

 

"Questo metallo forma una patina di ossido passivo se esposto all'aria, ma quando è in un ambiente libero da ossigeno è molto duttile. Il titanio, che brucia se riscaldato nell'aria, è anche l'unico elemento che brucia in un gas di azoto puro. Il titanio è resistente all'acido solforico diluito e all'acido cloridrico, oltre che ai gas di cloro, alle soluzioni di cloruri e alla maggior parte degli acidi carbossilici."

 

infatti, i macchinari (tra cui quello che usavo anchio) per la deposizione ad arco, non sono altro che delle specie di camere iperbariche, più piccole (delle dimensioni di un piccolo batiscafo per capirci) in cui vengono montati i pezzi sul carrello centrale, che è un telaio sul quale si appendono i pezzi che è agganciato ad un albero rotante, in mezzo alla macchina. Una volta chiuso e fatto partire il ciclo, delle turbo pompe (ai miei tempi si usavano delle pompe a diffusione ad azoto liquido) aspirano tutta l'aria presente all'interno della camera fino a mandarla in stato di alto vuoto (paragonabile a quello dello spazio esterno,al di là dell'atmosfera) ed una volta raggiunto il vuoto necessario viene immesso dell'azoto puro e caricato l'albero centrale di una certa tensione di corrente, vengono fatti partire i target, così che l'azoto si pone da tramite tra le molecole di titanio dei target ed i pezzi da rivestire.

Considera che, se per ipotesi l'hardware della tua custom (quella che hai venduto, non la 60, che mi pare sia già semi ossidato di default dalla casa) solitamente dura nella sua immacolata brillantezza, solo qualche mese, la doratura che si ottiene da un trattamento PVD è pressochè eterna ;)

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Va bè ma allora mi tocca salire in cattedra e mettere un po' d'ordine che leggo un sacco di errori alunni miei [lol] :

 

Giulio: con un capotasto in titanio mi sa che il Mi cantino al 22° tasto suonerebbe esattamente come ora perchè la vibrazione che conta (recepita dai Pickup) è quella tra la barretta metallica del 22° tasto e la selletta del tune o matic.

 

Suga: i capotasti in metallo ci sono, per esempio sulla mia (e del tuo amico Page [biggrin] ) Danelectro.

 

In ultimo: il Titanio non è una lega ma un elemento chimico (numero atomico 22), il Rutilo è il minerale da cui lo si ricava. Poi è pur vero che che i metalli vengono più o meno sempre lavorati in lega con altri elementi.

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In ultimo: il Titanio non è una lega ma un elemento chimico (numero atomico 22), il Rutilo è il minerale da cui lo si ricava. Poi è pur vero che che i metalli vengono più o meno sempre lavorati in lega con altri elementi.

sì sì hai ragione, ma nell'industria solitamente vengono usate (che io sappia) leghe di titanio ;)

 

ma tu, mica lavori in un ufficio? ahahah :D

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Va bè ma allora mi tocca salire in cattedra e mettere un po' d'ordine che leggo un sacco di errori alunni miei [lol] :

 

Giulio: con un capotasto in titanio mi sa che il Mi cantino al 22° tasto suonerebbe esattamente come ora perchè la vibrazione che conta (recepita dai Pickup) è quella tra la barretta metallica del 22° tasto e la selletta del tune o matic.

 

Suga: i capotasti in metallo ci sono, per esempio sulla mia (e del tuo amico Page [biggrin] ) Danelectro.

 

In ultimo: il Titanio non è una lega ma un elemento chimico (numero atomico 22), il Rutilo è il minerale da cui lo si ricava. Poi è pur vero che che i metalli vengono più o meno sempre lavorati in lega con altri elementi.

E la mia collana di "perle di belinate" si allunga… gia', la vibrazione e' tra il freet e la selletta.

 

MA ALLORA… facciamo i freets in titanio [flapper]

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ma tu, mica lavori in un ufficio? ahahah :D

E sì, ma ci sono mica nato in ufficio! [biggrin]

 

Pensa che nel lontano 1994 ho lavorato pure in Danimarca per una fabbrica di martelli pneumatici, di quelli per grosse demolizioni. Nella vita si imparano un sacco di cose... [scared]

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Suga: i capotasti in metallo ci sono, per esempio sulla mia (e del tuo amico Page [biggrin] ) Danelectro.

 

 

 

Non dimentichiamo quando il buon Roger Waters sostituì il capotasto sul suo Precision nero, mettendone uno in ottone.

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Non dimentichiamo quando il buon Roger Waters sostituì il capotasto sul suo Precision nero, mettendone uno in ottone.

 

L'uso di cambiare capotasti e ponti mettendoci roba in ottone ha preso il via durante gli anni '70, quando si era diffusa la convinzione(errata) che maggiore massa ai due punti di contatto delle corde=maggior sustain. In realtà l'esperienza pratica ha dimostrato che lo stesso risultato si può ottenere con il metodo diametralmente opposto, ossia alleggerendo le masse vibranti con materiali ad alta trasmissibilità meccanica. Oltretutto, lavorando per sottrazione, ci siamo accorti come l'hardware in ottone si pappa tutte le frequenze alte e basse, lasciando solo le medie che in epoca di tastiere e sintetizzatori rende la chitarra nel mix un blob informe di frequenze indistinte.

 

Comunque il basso di Roger Waters ha visto il cambio di tutto il manico con uno Charvel(quando faceva il ricambista per Fender), che probabilmente montava lo stesso capotasto di serie.

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