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Consiglio riduttore di potenza...


Josh

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Ciao a tutti,

 

dopo aver avuto - finalmente - l'occasione di suonare su un grosso palco,col mio combo Fender DeVIlle ad un volume consono (circa metà della corsa), e aver finalmente saggiato la differenza in termini di timbro e sustain,vorrei chiedervi un consiglio sulla scelta di un riduttore di potenza, che mi permetta di far lavorare le valvole a volumi però umani....consigli,inconvenienti ed altro.

 

Vi ringrazio!

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Sono scettico su questi apparati.

Il suono che ti ha fatto sognare su quel palco è stato fornito dai coni che finalmente hanno potuto muoversi liberamente sospinti da una buona dose di watt.

 

Imballare il finale e poi strozzare con un powerbrake non servirebbe a nulla perchè i coni si troverebbero di nuovo a corto di watt restando immobili ed incolori sulle loro sospensioni con l'aggravante di avere delle valvole infiammate (a consumarsi più rapidamente) ed un finale a pieno regime sui quali pesa la spada di damocle della buona fattura del powerbrake.

 

In caso di rottura del suddetto, infatti, il finale si troverebbe improvvisamente a manetta e senza carico con il rischio concreto di fare un bel fritto misto! [biggrin]

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Ciao a tutti' date='

 

dopo aver avuto - finalmente - l'occasione di suonare su un grosso palco,col mio combo Fender DeVIlle ad un volume consono (circa metà della corsa), e aver finalmente saggiato la differenza in termini di timbro e sustain,vorrei chiedervi un consiglio sulla scelta di un riduttore di potenza, che mi permetta di far lavorare le valvole a volumi però umani....consigli,inconvenienti ed altro.

 

Vi ringrazio![/quote']

Gli attenuatori sono ormai usatissimi, in particolare in studio ma anche dal vivo possono essere molto utili e spesso indispensabili (chi ha a che fare con un Marshall serie vintage sa di cosa parlo... [biggrin] )

 

E' chiaro che non si tratta di portare i coni all'immobilità, ma ottenere il suono desiderato di un certo ampli che magari sopra certe potenze, per fattori di rientri ed altro, potrebbe risultare ingestibile sui palchi o in sala prove

In studio per permettere un'adeguata microfonazione, dove certi mic (in particolare i condensatori) non gradiscono pressioni eccessive, oppure semplicemente per annoverare tra le casse a disposizione anche quelle di potenza inferiore alla testata in questione.

 

In anni e anni mai avuto un problema.... tra l'altro essendo generalmente costituiti da resistenze di potenza (componenti passivi), se ci si mantiene nelle specifiche non c'è praticamente alcuna possibilità di rottura.

L'usura delle valvole non cambia significativamente, ed al massimo sarebbe quella che si avrebbe suonando a quella determinata potenza senza attenuatore.

 

Il primo che ha avuto un successo significativo è stato il THD Hot Plate, tutto sommato un buon apparecchio, venduto nei diversi "tagli" di impedenza. Utile anche l'uscita di linea, per poter affiancare alla ripresa microfonica una seconda ripresa dry dalla testata, da trattare successivamente con simulatori di speaker od eq.

 

Ho abbandonato il THD solo perchè un amico geniaccio elettronico ha costruito di meglio, secondo le mie necessità, secondo il mio gusto e soprattutto secondo le mie testate ed ampli; dato che è tutto un gioco affatto semplice di impedenze che, in relazione ad una certa testata o ampli, possono fare la differenza

Qui si parla di quel progetto di nome "Smoky", nel caso fossi interessato alla autocostruzione DiY troverai schemi, elenco componenti ecc... ed eventualmente anche l'aiuto di Radioman.

 

Ultimamente sono usciti dei nuovi modelli della Weber, che ha in listino anche quelli "tradizionali", che agiscono attraverso una bobina mobile e vengono definiti del tipo Speaker Motor.

Questi dovrebbero, almeno in teoria, migliorare la resa gia ottima di questi apparecchi. Presto li dovrei provare......

Link Weber

 

Per concludere: apparecchi utilissimi e spesso indispensabili, certo se poi uno si pensa di ottenere con uno stesso ampli a1/2 watt lo stesso suono di quando ne escono 30, 50 o 100..... allora meglio rivolgersi all'illusionista

 

:-

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Sono scettico su questi apparati.

Il suono che ti ha fatto sognare su quel palco è stato fornito dai coni che finalmente hanno potuto muoversi liberamente sospinti da una buona dose di watt.

 

Imballare il finale e poi strozzare con un powerbrake non servirebbe a nulla perchè i coni si troverebbero di nuovo a corto di watt restando immobili ed incolori sulle loro sospensioni con l'aggravante di avere delle valvole infiammate (a consumarsi più rapidamente) ed un finale a pieno regime sui quali pesa la spada di damocle della buona fattura del powerbrake.

 

In caso di rottura del suddetto' date=' infatti, il finale si troverebbe improvvisamente a manetta e senza carico con il rischio concreto di fare un bel fritto misto! ;)

 

[/quote']

 

esatto

io so per certo che alcuni produttori lo sconsigliono(diezel)

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esatto

io so per certo che alcuni produttori lo sconsigliono(diezel)

E saresti in grado di fornirci un minimo di motivazioni tecniche' date=' in modo da poterne parlare?

 

....del resto la tendenza di altri produttori è invece quella di fornirli direttamente on board [crying

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Ho abbandonato il THD solo perchè un amico geniaccio elettronico ha costruito di meglio' date=' secondo le mie necessità, secondo il mio gusto e soprattutto secondo le mie testate ed ampli; dato che è tutto un gioco affatto semplice di impedenze che, in relazione ad una certa testata o ampli, possono fare la differenza

Qui si parla di quel progetto di nome "Smoky", nel caso fossi interessato alla autocostruzione DiY troverai schemi, elenco componenti ecc... ed eventualmente anche l'aiuto di Radioman.

 

E' quello di cui mi parlavi in PM, no?[crying]

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Gli attenuatori sono ormai usatissimi' date=' in particolare in studio ma anche dal vivo possono essere molto utili e spesso indispensabili ([b']chi ha a che fare con un Marshall serie vintage sa di cosa parlo[/b]... [crying] )

 

 

 

 

 

infatti io ho proprio questo problema con la Plexi 50w:al volume minimo possibile,e' gia' troppo alto per i piccoli locali!

 

sto cercando l'hot-plate(blu),ma sembra che non sia facile trovarlo,almeno i negozi qui in zona non ce l'hanno.

 

per quel poco che l'ho visto e sentito,l'hot-plate funziona bene,credo che l'importante sia non abusare del taglio

di volume,perche' mi sembra che tagli minimamente anche delle frequenze:-k .

 

se qualcuno l'avesse o mi sapesse indicare dove trovarlo,ne sarei grato![blush]

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Le osservazioni di Archverb sono tutte giuste, anche se le problematiche esposte sono comunque risolvibili al di là dell'utilizzo di un powerbrake... dal mio punto di vista è una questione di approccio "filosofico".

 

Io ad esempio il mic a condensatore lo trovo molto utile per registrare voci o chitarre acustiche ma mai mi verrebbe in mente di utilizzarlo di fronte a una plexi imballata, chiaro che se poi lo si vuole utilizzare per forza perchè ci piace "come suona" quel microfono X allora bisogna ricorrere necessariamente ad uno stratagemma ed in questo caso il powerbrake fa il suo sporco lavoro... con una plexi o ampli della stessa famiglia sprovvista di master.

 

Con l'avvento del master volume infatti la cosa diventa abbastanza relativa perchè l'effetto finale di entrambi i dispositivi è quello di togliere watt al cabinet con l'unica differenza che il master agisce prima del finale mentre il powerbrake dopo consentendo il raggiungimento della famosa "saturazione delle finali"... altro concetto che secondo me ha una sua fondatezza in ampli della prima generazione che saturavano solo spingendo al limite il guadagno del pre che mandava in overload lo stadio di ingresso del finale.

Tutti gli ampli moderni (categoria cui appartiene il tuo Deville) distorcono tranquillamente di pre e quindi non necessitano di questo stratagemma per avere un buon crunch o un overdrive spinto.

 

Per tornare però al tuo quesito, come detto anche da archverb in chiusura del suo intervento, se l'obbiettivo è quello di avere un suono da San Siro in camera da letto alle 23 non sarà il powerbrake a risolvere il problema!

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E saresti in grado di fornirci un minimo di motivazioni tecniche' date=' in modo da poterne parlare?

 

....del resto la tendenza di altri produttori è invece quella di fornirli direttamente on board [crying

 

 

Power soaks and attenuators have in most cases

resistors inside to swap electrical power into heat.

 

The speaker has an inductivity which responses to

the output transformer and the tubes. It´s like

an exhaust on Your car.

 

If You play a note, the speaker moves forward.

Then the speaker moves backward and causes

some power back to the power amp.

 

So the electrical reaction is much more "healthy"

with an inductive load than simple resistors.

 

We don´t recommend attenuators, because they

cause unnecessary stress to the tubes.

 

Please excuse my bad English for the explanation,

maybe Mark 2C helps me with a proper translation.

 

Thanks,

 

Peter

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Le osservazioni di Archverb sono tutte giuste' date=' anche se le problematiche esposte sono comunque risolvibili al di là dell'utilizzo di un powerbrake... dal mio punto di vista è una questione di approccio "filosofico".

 

Io ad esempio il mic a condensatore lo trovo molto utile per registrare voci o chitarre acustiche ma mai mi verrebbe in mente di utilizzarlo di fronte a una plexi imballata, chiaro che se poi lo si vuole utilizzare per forza perchè ci piace "come suona" quel microfono X allora bisogna ricorrere necessariamente ad uno stratagemma ed in questo caso il powerbrake fa il suo sporco lavoro... con una plexi o ampli della stessa famiglia sprovvista di master.

 

Con l'avvento del master volume infatti la cosa diventa abbastanza relativa perchè l'effetto finale di entrambi i dispositivi è quello di togliere watt al cabinet con l'unica differenza che il master agisce prima del finale mentre il powerbrake dopo consentendo il raggiungimento della famosa "saturazione delle finali"... altro concetto che secondo me ha una sua fondatezza in ampli della prima generazione che saturavano solo spingendo al limite il guadagno del pre che mandava in overload lo stadio di ingresso del finale.

Tutti gli ampli moderni (categoria cui appartiene il tuo Deville) distorcono tranquillamente di pre e quindi non necessitano di questo stratagemma per avere un buon crunch o un overdrive spinto.

 

Per tornare però al tuo quesito, come detto anche da archverb in chiusura del suo intervento, se l'obbiettivo è quello di avere un suono da San Siro in camera da letto alle 23 non sarà il powerbrake a risolvere il problema!

[/quote']

Giacap.... abbi pazienza... [biggrin]

 

Il 90% delle riprese viene effettuato con più di un mic.

 

I condensatori si usano eccome, e in particolare sono indispensabili per dare ambiente alle riprese; quindi si usano quasi sempre in coppia, magari al solito 57 o 321... o RE20 o quello che vuoi

poi spessso sono anche usati come mic primario, quasi sempre quando si cerca il cristallino in stile fender e addirittura sulle 4x12...

 

Sul fatto che attraverso il master volume si possa ottenere lo stesso risultato che mandando in saturazione il finale.... beh anche qui... dai su...... non scherziamo.

 

@ Frantic77

 

a parte che non sono affatto così dannosi come scritto....ed eventualmente potremmo approfondire, con l'aiuto di un elettronico.... ripeto sono anni che li uso in tutte le salse

Comunque, i nuovi Speaker Motor bypassano completamente l'eventuale, secondo me inesistente, problema [cool]

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Lo so che a volte, ma non necessariamente, si registra con più microfoni.

Per l'ambiente il problema non si pone inquanto per definizione vengono posti distanti dal cabinet (non so a che volume effettuate le registrazioni [biggrin] )... per riprese "a contatto" con il cono chiaramente il problema esiste ma a quel punto essendo frutto di una scelta è chiaro che si debba ricorrere ad una soluzione... che appunto abbassi il volume per preservare la capsula del mic! [cool]

 

Sul fatto che un master volume tenuto basso ed una plexi-style powerbrakata tramite la medesima cassa alla fine non suonino molto dissimili non sto scherzando... sono convinto, sulla base delle mie esperienze che chiaramente differiranno dalle tue, che i watt applicati alla cassa siano molto più determinanti del raggiungimento della saturazione del finale.

 

In tal senso sarebbe interessante organizzare una bella prova comparata...

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bisogna anche tener conto che i " moderni " ampli high gain praticamente lavorano solo di pre .. quindi l'unica cosa che si sente ad alto volume è la spinta dei coni.. ma come " suono " a seconda del master cambia praticamente poco o niente su quelle tipologie di amplificatori

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bisogna anche tener conto che i " moderni " ampli high gain praticamente lavorano solo di pre .. quindi l'unica cosa che si sente ad alto volume è la spinta dei coni.. ma come " suono " a seconda del master cambia praticamente poco o niente su quelle tipologie di amplificatori
...con buona pace delle caratteristiche tipiche delle varie finali' date=' per intere generazioni ricercate, valutate, esaltate, amate, ecc....[biggrin']

 

quali sarebbero questi "moderni" Hi gain, delle cui finali si potrebbe fare a meno?[biggrin]

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...con buona pace delle caratteristiche tipiche delle varie finali' date=' per intere generazioni ricercate, valutate, esaltate, amate, ecc....[biggrin']

 

quali sarebbero questi "moderni" Hi gain, delle cui finali si potrebbe fare a meno?[biggrin]

 

 

vabbe tieniti le tue convinzioni .. oramai ti ho già inquadrato come persona... se vuoi capire capisci .. se no è solo perdita di tempo.. ti ricordo solo che siamo nel 2010 e non negli anni 70 .. con tutto cio che ne conviene nella realizzazioni di amplificatori e tutto il resto

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Anche non necessariamente high gain... è proprio l'introduzione del master volume ad aver cambiato radicalmente l'approccio alla strutturazione del suono.

 

Anche se confronti una JCM 800 (che non è tipicamente un ampli high gain) con la Plexi sua diretta progenitrice ti accorgerai che l'approccio alla creazione del suono è molto diverso... tutto quello che viene dopo a prescindere dal numero di canali e delle altre features è figlio di questa nuova impostazione.

 

Quindi dal mio punto di vista (ci tengo a sottolinearlo perchè non sono portatore di verità assolute) pensare di trattare una Rectifier, una JCM900, una EVH come una plexi, un vecchio VOX o un Bassman di base è un "errore" perchè sono ampli che sfruttano logiche diverse e come tali vanno trattati.

 

Detto questo non è che un THD farà necessariamente suonar male una Recto... semplicemente potrebbe non servire perchè con tre controlli di gain, tre volumi di canale ed un master volume complessivo a bordo c'è tutto il necessario per ottenere un suono soddisfacente.

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vabbe tieniti le tue convinzioni .. oramai ti ho già inquadrato come persona... se vuoi capire capisci .. se no è solo perdita di tempo.. ti ricordo solo che siamo nel 2010 e non negli anni 70 .. con tutto cio che ne conviene nella realizzazioni di amplificatori e tutto il resto
..anch'io ti ho inquadrato.... [biggrin][cool] comunque aspetto sempre una risposta...
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Giacap.. tu mi sembri una persona seria... spero non arriverai a dire che le finali non caratterizzano totalmente gli ampli.

Se partiamo da questo....

 

Comunque sono stanco, anche perchè, già si sta passando il confine (non tu) della buona educazione, da parte di chi non ha alcuna esperienza oltre che i video in rete....

Di rectifier ne ho avute diverse e ti assicuro che il suono non viene dal pre....

 

Buona continuazione

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Vabbè dai... adesso non litigate per una cosa del genere!

 

La musica è prima di tutto soggettività e come in tutto ciò che è soggettivo è difficile smuovere le persone dalle proprie convinzioni! In fin dei conti sono proprio queste posizioni diverse a dare vita al dibattito.

 

Pensate che palle se:

 

Archverb: amo la Plexi con il powerbrake a ruota

Giacap: si figo

Nitrodrift: fantastico

Sugamara: concordo

Alnico: up

 

ECCHEPALLLLE! [biggrin]

 

Comunque ribadisco sempre che certe questioni si "dirimono" solo strumenti alla mano... due teste, una cassa, un paio di microfoni e la stessa chitarra.

Quattro fuori e si registra... e poi si ascolta.

 

no way out

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Comunque ribadisco sempre che certe questioni si "dirimono" solo strumenti alla mano... due teste' date=' una cassa, un paio di microfoni e la stessa chitarra.[/quote']

Bravo!!! [biggrin] se almeno si parlasse solo per esperienza.......

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Giacap.. tu mi sembri una persona seria... spero non arriverai a dire che le finali non caratterizzano totalmente gli ampli.

Se partiamo da questo....

 

Comunque sono stanco' date=' anche perchè, già si sta passando il confine (non tu) della buona educazione, da parte di chi non ha alcuna esperienza oltre che i video in rete....

Di rectifier ne ho avute diverse e ti assicuro che il suono non viene dal pre....

 

Buona continuazione

[/quote']

 

facessi meno il saccente so tutto io e guai a contraddirmi magari avresti anche delle riposte ... ma come dicevo prima .. ti ho inquadrato.. e discutere con te è solo una perdita di tempo

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Giacap.. tu mi sembri una persona seria... spero non arriverai a dire che le finali non caratterizzano totalmente gli ampli.

Se partiamo da questo....

 

 

Per carità... le finali sono parte integrante del progetto ed interagiscono insieme a trasformatori e pre nella costruzione del suono.

Ti dirò di più' date=' a seconda di come viene realizzato il progetto (una cosa organica dove le interazioni sono infinite) puoi trovare un ampli come la mia Mark (6L6 con rettificazione a valvole) che suona quanto di più diverso sentirai da una Rectifier (che sulla carta sembrerebbe avere la stessa filosofia).

Le valvole sono caratterizzanti ed il modo di utilizzarle in un contesto elettronico lo è altrettanto se non di più.

 

Però ci stiamo allontanando dal punto di partenza che era l'utilità dei powerbrakers... che continuo a considerare relativo nell'era post "master volume" [biggrin[cool]))))))))

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