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Sbavissimo a quattro corde!


matbard

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ma... non ho mai capito una cosa: ma che differenza dà un basso a scala corta rispetto ad uno normale, apparte ovviamente il manico piu corto? cambia il suono? a me comunque non fa schifissimo eh... chiaro, nulla a che vedere con un jazz o un richembecker...

(appropò, sto uicchend a casa della morosa ho visto i bassi di suo padre... un precision del '67 ed un rickembecker del '65.... non dico altro....)

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ma... non ho mai capito una cosa: ma che differenza dà un basso a scala corta rispetto ad uno normale, apparte ovviamente il manico piu corto? cambia il suono? a me comunque non fa schifissimo eh... chiaro, nulla a che vedere con un jazz o un richembecker...

(appropò, sto uicchend a casa della morosa ho visto i bassi di suo padre... un precision del '67 ed un rickembecker del '65.... non dico altro....)

 

Peccato che anche il Rickenbacker sia a scala corta(beh, tecnicamente è a scala media...).

 

Il '65 è interessante. Hai qualche foto?

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Peccato che anche il Rickenbacker sia a scala corta(beh, tecnicamente è a scala media...).

 

Il '65 è interessante. Hai qualche foto?

sto vedendo se su fb ha qualche foto ma nisba, c'è solo quella del precision; mò le dico di fargliene una e appena la mette ti ci taggo ;)

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Come per le chitarre la scala corta, a parità di intonazione, garantisce una tensione minore e quindi favorisce l'utilizzo di calibri più grandi... questo fisicamente, che è l'aspetto più evidente.

 

Acusticamente contribuisce ad un attacco più smussato ed indirettamente, legato all'utilizzo di corde più grandi, ad un incremento del segnale e quindi dello "spessore" del suono.

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Diciamo che, in linea di massima, la differenza che intercorre tra la scala corta (30" o inferiori) e le scale medie (32") o lunghe (34" -tipicamente Fender- o superiori) è paragonabile a quella che intercorre, nelle chitarre, tra le scale da 24,3/4", 25 e 25,5". Per i bassi che prevedono il low B (o addirittura suoni più gravi, come va di moda oggi) sarebbe consigliabile addirittura una scala 35" o anche superiore, anche se di solito sono tipiche della produzione artigianale.

 

I bassi a scala corta sono di solito considerati un po' un retaggio del passato, quando molti erano i bassisti di grande successo che li usavano: Mac Cartney, Jack Bruce, Bill Wyman e chissà quanti altri. In linea di massima sono strumenti che tendono, soprattutto se usati con corde flatwound, a dare suoni molto profondi e scuri, al limite del cupo; spesso questo è dovuto al posizionamento del o dei pick-ups: il Gibson EB-0 ne è l' esempio più lampante, basti pensare che il suo unico pick-up ha preso il soprannome di "mudbucker". Diciamo che l' idea di "basso a scala corta" è legata a doppia mandata ai suoni di stampo "vintage", almeno nell' immaginario collettivo, ma è vero anche che non sempre quest' immaginario l' azzecca. Di fatto, molto del suono cupo che tali bassi fornivano in passato era dovuto, anzitutto, alle preferenze dei bassisti dell' epoca che avevano un' idea del basso che oggi ci appare molto, ma molto lontana, e che settavano le loro equalizzazioni di conseguenza; un altro elemento fondamentale nella caratterizzazione di quel suono erano certamente le corde lisce,che come ci insegnano i chitarristi jazz, non forniscono certo brillantezza di acute !

 

In realtà se proviamo oggi, sugli amplificatori di cui disponiamo, a montare delle corde roundwound, ci accorgiamo facilmente che anche i bassi a scala corta, soprattutto quelli di produzione odierna, non sono certo inadatti a essere utilizzati nella musica attuale: difficilmente saranno strumenti con cui ottenere suoni molto brillanti, tipo quelli in voga nello slap, ma certamente se vogliamo suonare del Blues, del Country, del rock-blues, del R'n'B o del jazz non incontreremo alcuna difficoltà. Sono convinto anche che, con delle corde piuttosto brillanti e con dei p.u. adeguati come quelli che ormai vengono montati un po' su tutti i bassi odierni, non ci sia alcun problema a suonarci anche del metal, con un basso a scala corta.

 

Peraltro, la scala corta determina una maggiore "morbidezza" delle corde, e le dimensioni del manico rendono gli strumenti che ne sono dotati di utilizzo praticamente immediato per chi proviene dalla chitarra: è per questo che sono molti i chitarristi che, nelle loro escursioni occasionali sul basso, preferiscono i bassi a scala corta, sempre che non debbano avventurarsi in territori funk o fusion, che richiedono sonorità che questi bassi non sono studiati per restituire.

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Esattissimo!

 

Basti pensare a Stanley Clarke, che ha sempre usato un Alembic a scala da 30"(il famoso "Brown Bass"), che non è certo un esempio di suono "cupo" e "profondo"...

 

I bassi a scala corta stanno tornando di gran moda, specialmente in configurazione multistring, dove la tensione delle corde ridotta contrasta con la tendenza alla deformazione del manico.

 

 

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Matbard, mi hai fatto venire in mente una cosa, a proposito: un anno e mezzo fa all' incirca ho comprato un basso Danelectro Longhorn; strumento quindi che più vintage style di così si muore, scala 30". Quando l' ho provato sono rimasto basito per la sonorità che forniva: di una chiarezza, e con un attacco assolutamente micidiali ! Esattamente il contrario di quello che pensavo io ! La spiegazione è semplicemente che questo strumento di costruzione cinese si discosta sensibilmente dalla produzione "tradizionale" Danelectro nonostante sia un reissue, quindi niente di straordinario, ho provato altri Longhorn di produzione precedente coreana e si comportano in maniera ben diversa (e anche più "filologicamente corretta").

 

Tutto questo panegirico un po' senza né capo né coda è solo per dire che, per com' era in origine, il mio Longhorn sarebbe andato più che bene per fare del funk, con tanto di slap, eccome ! Ora, non essendo io uno slappatore funkettaro ho preferito smorzargli le esuberanze, ma per farlo l' ho dovuto dotare di una bella muta di corde lisce e allontanargli con decisione i pick-ups dalle corde, per non farlo esagerare con l' attacco, e nonostante tutto un certo "nervosismo" di base lo si avverte ancora.

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Beh, in realtà i Danelectro sono stati bassi assolutamente brillanti. Basti pensare che sulla prima versione di "My Generation" degli Who Entwistle usò proprio un Dano Longhorn, perché aveva delle corde sottili che gli davano quel particolare timbro da "corda di pianoforte" che lui andava cercando. Addirittura, ne comprò diversi, perché ad ogni takes gli si rompeva una corda e non esistevano mute di ricambio! Alla fine, finì per registrare il solo del pezzo con un Fender...

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E in effetti ce l' ha, il timbro decisamente brillante, soprattutto il mio, come dicevo prima. Ed è molto strano che un basso a scala corta, e col ponte in palissandro per di più, riesca ad essere COSI' brillante ! Ma davvero, con le corde rigate sembrava di sentire un basso di ultima generazione !

 

Come dicevo, quando ho provato altri Longhorn, quelli della produzione coreana, mi sono reso conto che probabilmente è proprio il modello che ho io,il Dead-On '58

 

1833362.jpg

 

ad essere così pazzescamente brillante. La produzione coreana, pur mantenendo un' ottima definizione sonora e una notevole personalità, è certamente ispirata alle caratteristiche vintage più di quanto non la sia quella del mio, in particolare l' output level dei p.u. è meno elevato, l' attacco è meno pronunciato e le acute sono meno taglienti. Caso mai, non mi spiego come abbiano fatto a tirar fuori così tante acute da pick-ups ben più "potenti" degli originali !

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Mi piace il nome [biggrin] però dovrei provarlo...esteticamente non mi acchiappa.

Mah, di bassi che vorrei ce ne sono, ma son sempre i soliti...TBird (scala lunga), Cort Artisan Custom A4 (o A5, spalted maple o meno), Fender Jazz Bass Geddy Lee/RI '60 o '70...c'è anche un LTD F molto molto bello, con mogano e top/tastiera in ebano, neck through, attivo...metalloso -e non solo- ma molto bello, imho...al momento non ricordo la sigla precisa, domani lo cerco..

Insomma, mi accontento di poco e di roba neanche eccessivamente costosa...però alla fine mi tengo sempre il mio semplice Precision con pochi ambaradam sopra, passivo e tono/volume, per il resto ci pensano le varie corde e la mano [thumbup]

 

EDIT: il Surveyor (usato da Rex Brown, ecco) http://www.espguitars.com/basses/esp-standard/surveyor2-ebony.html ...aldilà dell'aspetto metalloso, i materiali sono ottimi, l'elettronica molto buona e la configurazione dei pickup molto interessante...al massimo si modifica in passivo! Chissà che bestia che sarebbe...

 

Il B http://www.espguitars.com/basses/ltd-standard-deluxe/b-1004.html ...molto bello e ottimi componenti, peccato che abbia dei pickup tipo soapbar e rimpiazzabili solo con simili...quindi in mente mi vengono Bartolini, Magnetics ed EMG...quasi tutti attivi <_<

 

l'F http://www.espguitars.com/basses/ltd-standard-deluxe/f-4e.html ...anche questo mi piace molto, quell'ebano come top... chissà con elettronica EMG (che, comunque, ho sentito essere molto valida e per niente solo indirizzata al metal..) come diventerebbe

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...però alla fine mi tengo sempre il mio semplice Precision con pochi ambaradam sopra, passivo e tono/volume, per il resto ci pensano le varie corde e la mano...

 

Parole sante ! [thumbup]

 

Mah. Negli ultimi tempi ho sviluppato una grossa preferenza per i single-coils, sul basso, per cui non so se mi piacerebbero, quegli ESP lì. Quanto al sicorso "suono da metal"... sono della tua idea: sono le mani che fanno il suono. Se vuoi usare un B.C.Rich per fare il Country e l' Eko Kiwi della foto di prima per fare metal ci riesci, se vuoi, basta sapere come fare. [wink]

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Spettacolo i T-Bird! [thumbup]

Se mai mi metterò a suonare il basso quello sarà senz' altro un Thundebird!

 

Eh, ma dipende cosa devi suonare! Il T-Bird ha una personalità tutta sua che, imho, non si adatta affatto a tutti i contesti...è un suono grosso e anche abbastanza scuro, che da il meglio di se con il plettro (poi ci sono le mille tipologie di corde eh)...

 

E che dire del mitico Rick 4001/4003? [drool]

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...

E che dire del mitico Rick 4001/4003? [drool]

 

Ma sai che non sono mai riuscito a provarne uno come si deve ? Per me i Rick sono ancora un mistero: mi è piaciuto il manico, ma non posso dire di conoscerne veramente i suoni. Proprio ieri ne parlavo con un amico bassista, oltre che col mio chitarrista nella Blues Band, e mi dicevano che secondo loro per il genere che facciamo noi non vanno molto bene, ma mi riservo sempre di provarli.

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Eh, ma dipende cosa devi suonare! Il T-Bird ha una personalità tutta sua che, imho, non si adatta affatto a tutti i contesti...è un suono grosso e anche abbastanza scuro, che da il meglio di se con il plettro (poi ci sono le mille tipologie di corde eh)...

 

Entwistle lo ha "santificato" usando solo i suoi ditoni...

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Ma sai che non sono mai riuscito a provarne uno come si deve ? Per me i Rick sono ancora un mistero: mi è piaciuto il manico, ma non posso dire di conoscerne veramente i suoni. Proprio ieri ne parlavo con un amico bassista, oltre che col mio chitarrista nella Blues Band, e mi dicevano che secondo loro per il genere che facciamo noi non vanno molto bene, ma mi riservo sempre di provarli.

 

Beh, il Rick è molto versatile, ma rimane comunque uno strumento che nelle intenzioni del suo progettista doveva avere "quel" suono(molto metallico). Penso che sia uno dei pochi bassi che fin dall'inizio fu progettato proprio per essere suonato col plettro e con corde flatwound.

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Entwhistle usava anche plettro, mica solo dita, ed ha usato tanti bassi. Proprio stasera ho rivisto il video di Pinball Wizard e imbracciava una Rick Semiacustico con due pickup, uno proprio attaccato al ponte e l'altro al tacco del manico. Tipo toaster, ecco.

 

Il Rick io ogni tanto lo strimpello perchè ce l'ha il mio maestro/amico di basso...4003 jetglo consumato a forza di suonarlo [love]

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