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Legittime domande di liuteria.


manadrain

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Salve!!

 

Premesso che non ne ho bisogno ma consultando i listini di qualche liutaio (bravo) sono rimasto pressochè stravolto.

 

Cioè.

 

Per un CAMBIO dei tasti vengono richiesti in media dai 300 ai 400 euro con piccole variazioni dovute alla presenza di Binding, manico in acero laccato ecc.

 

A questo punto mi sorgono un po' di domande spontanee:

 

__Quante volte è possibile rettificare i tasti prima di doverli cambiare?

__E possibile che un cambio di tasti costi piu' della meta' di validissime chitarre come ad esempio la mia fender telecaster? O per chitarre dal valore piu' basso di 1000 euro solitamente fanno il tutto in modo piu' economico?

 

Poi un'altra domanda:

 

(Premesso che se vai dal semiprofessionista o dal liutaio ti ci trovano non si sa per quale malsano motivo sempre 3 ore di lavoro anche se la chitarra è una CS nuova di zecca)

__come si fa a capire quando i tasti son da rettificare? Potete linkarmi qualche immagine dimostrativa?

 

GRAZIE!!

 

 

PS IMPORTANTE SPERO CHE QUESTA DISCUSSIONE, VISTO CHE CI TENGO, NON VADA A PU TT A NE COME MOLTE ALTRE. LEGGETE: SPERO CHE NON SI ARRIVI A PARLARE DI CHITARRE GIAPPONESI, DI LIUTAI NIPPONICI, DI ESPERIENZE CHE NON C'ENTRANO NULLA.

 

OVVIAMENTE UN ALLARGAMENTO DELL'AMBITO DEL DISCORSO CON DOMANDE PERTINENTI E' COME SEMPRE NON SOLO BEN ACCETTO MA DESIDERATO!!

 

Spero comprendiate il perchè di questa insolita premessa.

 

[biggrin]

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ti dico quel po che so io...il liutaio dove andavo di solito (giancarlo stanzani, bologna) mi ha spiegato che a volte anche in una chitarra nuova c'è da dare una sistemata ai tasti perchè a volte essendo inseriti a pressione nella tastiera con l assestamento un tastino può uscire un pò (parliamo di decimi ma basta e avanza) e quindi dare problemi di frittura.

Logicamente nessuno al mondo per quanto scrupoloso, può impedire dopo che è stata livellata la tastiera e la chitarra esce dalla fabbrica, che col cambio di locazione e dell umidità e della temperatura , il legno si assesti e i tasti da poco inseriti muovano, per cui per esserne sicuri bisognerebbe finire lo strumento, tenerlo qualche mesi a riposo, e ripetere l operazione.Questo non è per una produzione indistriale tecnicamente possibile ( l anno scorso ho comprato una strato a febbraio e la data del certificato era di 25 giorni prima, pensa quanto era "fresca" e in ogni caso una volta finito lo strumento non rimane in stabilimento. E' quindi possibile che dopo qualche mesi possa uscire un tastino e si dovrà fare una piccola rettifica. Per fortuna non mi è mai successo negli ultimi aquisti per fortuna....ma probabilmente è stata fortuna, e comunque con un 100 euro si fa il lavoro fatto bene compreso un set up completo (che però consiglio di imparare e di farlo da soli che è sempre il migliore), ma aspettare sempre uun 6 mesi che muova tutto quello che deve muovere lo consiglio sempre a tutti.Questa è la mia modesta esperienza e ciò che mi hanno insegnato, non è la bibbia e vorrei sentire anche la vostra.

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Dipende... tre, quattro...; dato che ogni rettifica "pareggerà" tutti i tasti al livello dei più consumati;

influirà in particolare il modo di suonare, e soprattutto se questo avviene in zone concentrate della tastiera, perchè molto più utilizzate di altre.

 

I prezzi che hai considerato per il cambio tasti sono, almeno dalle mie parti, di un buon cento euro in eccesso.

E comunque se hai visto fare il lavoro ti renderai conto che la richiesta è adeguata.

 

La foto non serve, perchè quando le irregolarità saranno divenute tali da richiedere la rettifica, sarà la chitarra stessa a dirtelo... a voce [biggrin]

 

 

la rettifica in genere si fa quando i frets sono consumati assai e credo che sia difficile (impossibile?) effettuarla più di una volta...

direi proprio di no.

Spesso si effettua anche su chitarre nuove.

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ti dico quel po che so io...il liutaio dove andavo di solito (giancarlo stanzani' date=' bologna) mi ha spiegato che a volte anche in una chitarra nuova c'è da dare una sistemata ai tasti perchè a volte essendo inseriti a pressione nella tastiera con l assestamento un tastino può uscire un pò (parliamo di decimi ma basta e avanza) e quindi dare problemi di frittura.

Logicamente nessuno al mondo per quanto scrupoloso, può impedire dopo che è stata livellata la tastiera e la chitarra esce dalla fabbrica, che col cambio di locazione e dell umidità e della temperatura , il legno si assesti e i tasti da poco inseriti muovano, per cui per esserne sicuri bisognerebbe finire lo strumento, tenerlo qualche mesi a riposo, e ripetere l operazione.Questo non è per una produzione indistriale tecnicamente possibile ( l anno scorso ho comprato una strato a febbraio e la data del certificato era di 25 giorni prima, pensa quanto era "fresca" e in ogni caso una volta finito lo strumento non rimane in stabilimento. E' quindi possibile che dopo qualche mesi possa uscire un tastino e si dovrà fare una piccola rettifica. Per fortuna non mi è mai successo negli ultimi aquisti per fortuna....ma probabilmente è stata fortuna, e comunque con un 100 euro si fa il lavoro fatto bene compreso un set up completo (che però consiglio di imparare e di farlo da soli che è sempre il migliore), ma aspettare sempre uun 6 mesi che muova tutto quello che deve muovere lo consiglio sempre a tutti.Questa è la mia modesta esperienza e ciò che mi hanno insegnato, non è la bibbia e vorrei sentire anche la vostra.[/quote']

 

Perfetto.

Diciamo che p.es. sulle Fender il sollevamento di assestamento dei frets è abbastanza raro, sia sulle tastiere rosewood che su quelle maple. Su altre chitarre, purtroppo, non è impossibile, ma per mia esperienza, si verifica a strumento 'fresco'

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Dipende... tre' date=' quattro...; dato che ogni rettifica "pareggerà" tutti i tasti al livello dei più consumati;

influirà in particolare il modo di suonare, e soprattutto se questo avviene in zone concentrate della tastiera, perchè molto più utilizzate di altre.

 

I prezzi che hai considerato per il cambio tasti sono, almeno dalle mie parti, di un buon cento euro in eccesso.

E comunque se hai visto fare il lavoro ti renderai conto che la richiesta è adeguata.

 

La foto non serve, perchè quando le irregolarità saranno divenute tali da richiedere la rettifica, sarà la chitarra stessa a dirtelo... a voce [biggrin

 

direi proprio di no.

Spesso si effettua anche su chitarre nuove.

 

ottimo, ritiro quello che ho detto!:-({|=

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La mia les paul del 92 ha già fatto 3 rettifiche ed i tasti sono ancora buoni... una manutenzione regolare evita che uno o più tasti si compromettano al punto di doverli sostituire.

 

Normalmente la rettifica di qualche tasto segnato comporta poi il livellamento di tutta la tastiera.

In caso ci siano tasti particolarmente compromessi in zone localizzate (tipo i primi 7 per quelle persone che suonano molto ad accordi... un pò la sindrome del chitarrista da spiaggia) a volte vengono sostituiti solo quelli e poi livellati al resto della tastiera.

 

Comunque una richiesta di 200/250 euro rientra nella norma

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a me per ritastare completamente la eds mi ha preso 600 euri compreso anche un controllo all'elettronica.. devo dire un lavoro fatto egregiamente per chi è del lazio lo posso consigliare

 

azz...600??? !!!!

Edit: Ho visto solo dopo che si tratta di un doppio manico' date=' però magari uno sconticino te lo poteva fare...[biggrin

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Francesco Lascala si trova sulla cassia vicino roma fa anche il restauratore di chitarre
Francesco è la mia prima scelta; anche perchè abitando nella campagna intorno a Formello....

 

E' il tipo tutto arrosto e niente fumo' date=' al contrario di molti suoi colleghi.

 

A Roma ce ne sono altri da consigliare..a cominciare da Leonardo Petrucci, che però spesso (troppo) se ne parte per tenere i suoi corsi di liuteria al Giglio.. beato lui.[biggrin

 

Beh....... abbiamo fatto la giusta pubblicità a due bravi liutai :-

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Francesco è la mia prima scelta; anche perchè abitando nella campagna intorno a Formello....

 

E' il tipo tutto arrosto e niente fumo' date=' al contrario di molti suoi colleghi.

 

A Roma ce ne sono altri da consigliare..a cominciare da Leonardo Petrucci, che però spesso (troppo) se ne parte per tenere i suoi corsi di liuteria al Giglio.. beato lui.[biggrin

 

Beh....... abbiamo fatto la giusta pubblicità a due bravi liutai :-

 

Leonardo Petrucci e Franco di Filippo ... mi affaccio e vedo la bottega. Li conosco da 30 anni, con Franco devo dire che ne abbiamo fatte!! Con Francoi spesso c'è anche Nanni Gallio, un CAPOSTIPITE anche in fatto di PU.

Ma ce ne sono altri su Roma e dintorni; personalmente ho imparato a fare da solo .... poi con STEWMAC diventa un divertimento vero e proprio.

Bisogna stare molto attenti ... ho conosciuto tanti liutai, ma la maggior parte era gente davvero improvvisata, tutto merito delle leggi italiane in fatto di artigianato; per moltio anni sia le Regioni che le Camere di Commercio provinciali consentivano davvero a chiunque di aprirsi una attività in questo settore ....

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Sì' date=' diciamo che insieme a La Scala (che è stato una scoperta recente) è il mio liutaio "storico" da circa 16 anni.[/quote']

 

 

Ci sono stato e mi ha fatto un'ottima impressione! AHAHA poi è un grande siamo stati 4 ore in laboratorio a cazzeggiare....

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E' un tipo "caratteristico" in effetti!

Però è un bravo cristiano, ed anche se no è un liutaio da "albo" come potrebbe essere magari La Scala sa il fatto suo tanto da essersi conquistato la fiducia di molti professionisti.

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E' un tipo "caratteristico" in effetti!

Però è un bravo cristiano' date=' ed anche se no è un liutaio da "albo" come potrebbe essere magari La Scala sa il fatto suo tanto da essersi conquistato la fiducia di molti professionisti.[/quote']

 

 

BEh visti i prezzi comunque non proprio regalati provo ad informarmi anche sull'altro... comunque si mi ha colpito per l'onestà... nu bravu guaglio'

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