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Gibson Brands Forums

Nuova 2010 Les Paul Standard


Sanz92

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Guest Slash_II
BELLA BELLA BELLA!!!

 

PARLAVO GIUSTO DI TE! E OVVIAMENTE SAPEVO CHE TI SAREBBE PIACIUTA! [biggrin]

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mi sa che ha lo stesso manico della #2, tranne l'ulteriore assottigliamento nella parte dell'attacco al body, ma fa poco testo...se è così, chi la proverà resterà comunque impressionato da quanto è agevole da suonare...

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La chitarra e' identica alle precedenti DF e DT: tutte e tre le chitarre hanno la combinazione P-90H + BB3.

 

La Dark Fire ha il manico asym(come la Standard 2009) ed il secondo controllo di tono. La Dusk Tiger invece ha il manico Slim '60 ed il circuito LP-Z a bassa impedenza. Inoltre la Dark Fire ha la batteria incorporata non sostituibile, mentre la Dusk Tiger usa normali batterie da videocamere Samsung(anche se la mia personale Dark Fire... Eheheheh... ;-) ).

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La chitarra e' identica alle precedenti DF e DT: tutte e tre le chitarre hanno la combinazione P-90H + BB3.

 

La Dark Fire ha il manico asym(come la Standard 2009) ed il secondo controllo di tono. La Dusk Tiger invece ha il manico Slim '60 ed il circuito LP-Z a bassa impedenza. Inoltre la Dark Fire ha la batteria incorporata non sostituibile' date=' mentre la Dusk Tiger usa normali batterie da videocamere Samsung(anche se la mia personale Dark Fire... Eheheheh... ;-) ).[/quote']

 

 

azzo, non l'avevo notata sta cosa del P90 anche sulle DF e DT :-|

 

ricordo un tuo post sulla DF l'anno scorso, su Accordo.it, in cui mi pare di ricordare che ti lamentavi proprio dei bug dell'elettronica (correggimi se dico na càzzata) e che come te, molti altri hanno avuto (compreso un mio amico di Pordenone)... quindi hai fatto fare sta modifica per sopperire a questo problema? o non c'entra e lo hai fatto per poter solo cambiare la batteria in maniera da non dover tribolare in quanto era incorporata?

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@suga: eheh io parlavo in termini di comodità, nel senso che con il transperformer ti puoi accordare premendo un solo pulsante, mentre magari con il potenziometro RIP devi star là a tirare giù giove dal cielo prima di cambiare accordatura. In ogni caso non ho mai provato una robot guitar, quindi parlo all'ipotetico senza un'esperienza effettiva.

 

Ciò non toglie che il transperformer sia assolutamente antiestetico, anzi.. Almeno nelle robot guitar manco si nota[cool]

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nel senso che con il transperformer ti puoi accordare premendo un solo pulsante' date=' mentre magari con il potenziometro RIP devi star là a tirare giù giove dal cielo prima di cambiare accordatura.[/quote']

 

Col nuovo firmware rilasciato ad Aprile, per cambiare accordatura ti basta tirare fuori l'MCK e selezionarla. La chitarra si accorda e poi entra immediatamente in modalita' Chamaleon Tone.

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quoto per il discorso sulla DF che piaceva anche a me' date=' al contrario dell'estetica della DT, ma prova a chiedere a chi ha comprato l'ultima robot, sapendo che era una serie limitata a 1000 esemplari, ora che se vede uscire altri 400 e con una "veste" assai (secondo me, ma anche secondo te) migliore, cosa ne pensano... Poi oh, giudizio personale, lo ripeto, ma sparare fuori di continuo edizioni limitate, su una chitarra che di fatto, per quanto sia diversa nei PU (neanche tanto, hanno messo un P90 anzichè un altro burstbucker, il piezo ce l'ha anche la DT), resta sempre una robot, che va ad aggiungersi alla precedente "limited series"..

Quindi, la conclusione mia è che: le robot, sono SOLO in serie limitate [cool)

 

guarda il fatto che le robot le propongano in edizione limitata è ovviamente un "escamotage" per tentare di creare un nuovo mercato...mi spiego...

 

un prodotto come la robot che da una parte fa storcere il naso a molti "puristi" dello strumento alla vecchia maniera e dall'altra può presentare difficoltà di "affidabilità" dovute all'introduzione di nuove "tecnologie" è molto difficile da introdurre nel mercato.

 

pertanto se si vuole cercare di aprire una breccia e far nascere un nuovo mercato (quello delle robot) si è costretti a produrre in pochi esemplari da far esaurire il prima possibile cercando di vedere se la richiesta e l'interesse per tale oggetto cresce o meno...nel primo caso (l'interesse sale) si continua la tiratura limitata fin quando la richiesta non sarà talmente alta da giustificare un'investimento che preveda l'introduzione del modello nel listino (e quindi anche nella produzione) di serie.

Mentre nel secondo caso (se il prodotto non fa presa) si interrompe lo sviluppo del modello!

 

capisco lo sfavamento del proprietaio di robot che ogni tre per due si vede un edizione limitata nuova, ma tutto questo dovrebbe essere compensato con la consapevolezza che se continuano a metterla in commercio, forse lo strumento comincia a far presa, pertanto (se le cose continuano così) tra qualche decennio potrebbe ritrovarsi con uno dei primi prototipi prodotti che avrebbe in tal caso anche un valore "collezionistico"!

 

...non so se mi sono spiegato...

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@suga: eheh io parlavo in termini di comodità' date=' nel senso che con il transperformer ti puoi accordare premendo un solo pulsante, mentre magari con il potenziometro RIP devi star là a tirare giù giove dal cielo prima di cambiare accordatura. In ogni caso non ho mai provato una robot guitar, quindi parlo all'ipotetico senza un'esperienza effettiva.

 

Ciò non toglie che il transperformer sia assolutamente antiestetico, anzi.. Almeno nelle robot guitar manco si nota[cool']

 

mah, io ho visto Claudio Adamo, e ti dirò che non faceva nessuno sbattimento nel cambiare accordature, sai Mat... alzava il MCK, lo ruotava e track! in meno di un secondo emmezzo la chitarra era accordata diversamente... semmai sulla DT l'antiesteticità sta in tutto il resto [cool]

 

comunque, continuo a guardarla e mi piace davvero...ora scrivo su FB al mio amico di pordenone, che era tutto gasato per l'acquisto della DT e che diceva d'essere uno dei mille proprietari di quella chitarra, e vedo cosa mi risponde ahahah

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mah' date=' io ho visto Claudio Adamo, e ti dirò che non faceva nessuno sbattimento nel cambiare accordature, sai Mat... alzava il MCK, lo ruotava e track! in meno di un secondo emmezzo la chitarra era accordata diversamente... semmai sulla DT l'antiesteticità sta in tutto il resto [biggrin']

 

comunque, continuo a guardarla e mi piace davvero...ora scrivo su FB al mio amico di pordenone, che era tutto gasato per l'acquisto della DT e che diceva d'essere uno dei mille proprietari di quella chitarra, e vedo cosa mi risponde ahahah

 

Accidenti, mi rassegno.. hai vinto te!![cool]

Se teniamo conto che il transperformer è stato l'antenato dei sistemi robot, ed è una roba che risale alla fine anni'80-inizio '90, diciamo che è alla pari con la robot technology della DF, DT & co.

Il giusto compromesso[biggrin]

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guarda...

 

essì' date=' mi sa che è l'unico motivo questo... quando vidi la DT la prima volta, ricordo che ne rimasi inorridito (piu per l'estetica, lo dico), cioè mi sembrava assurdo pensare ad una les paul "robotizzata", il resto dell'elettronica ci stava, per come la vedevo, ma vedere una chitarra che si accorda da sola, mi ha fatto un effetto negativo... Poi però ho riflettuto sul fatto che secondo la logica del mio ragionamento, a quest'ora viaggeremmo ancora su carri trainati da buoi...giusto per fare una metafora..Il fatto che poi Gibson o qualunque altro produttore di chitarre, ma anche di auto, di caldaie, di qualunque cosa, debba tastare il terreno per vedere se le nuove tecnologie hanno un immediato riscontro, in modo da abilitare i propri mezzi ad una produzione di massa, è correttissimo e ci mancherebbe anche altro, solo mi sembra strano riproporsi allo stesso modo (e cioè "ri-tastando il terreno") appena dopo sei mesi con un prodotto pressochè uguale, ma che si differenzia nel colore ed in qualche altro piccolo accorgimento, ecco... Poi come ha detto Matteo, che ha notato che questa NON HA dei componenti che invece sono presenti sulla sua e sulla DT, boh...sarà che è una cosa piu grande di me, la logica-commerciale e le strategie di vendita, boh..

e in piu questa COSTA anche tanto... eheh [cool

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Col nuovo firmware rilasciato ad Aprile' date=' per cambiare accordatura ti basta tirare fuori l'MCK e selezionarla. La chitarra si accorda e poi entra immediatamente in modalita' Chamaleon Tone.[/quote']

e infatti, Claudio mi ha mostrato e detto proprio questa specifica, tempo zero ed avevi l'accordatura ed il suono..

che però non son riuscito a comprendere, il "come" va a cambiare i suoni dei PU, visto che mi ha detto che "da spenti", sono due normali burstbuckers...cioè so che il discorso accordatura (anzi, l'ho letto da te eheh) è dovuto da un sistema che rileva le frequenze emesse dalle corde, ed in base alle frequenze, fa partire la rotazione delle meccaniche finchè non centrano l'esatta accordatura, ma il sistema di cambio suoni, ecco...quello non son riuscito a capirlo, come fa a variarne cosi tanti..

la Variax poi, è impressionante....è un sintetizzatore quella chitarra...

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Accidenti' date=' mi rassegno.. hai vinto te!![cool']

Se teniamo conto che il transperformer è stato l'antenato dei sistemi robot, ed è una roba che risale alla fine anni'80-inizio '90, diciamo che è alla pari con la robot technology della DF, DT & co.

Il giusto compromesso[biggrin]

 

 

ahahah ok, quando ci vediamo che mi offri una birra? [biggrin]

ah, ovviamente tu porta la studio che io porto la mia, così facciamo anche un po di bordello, mentre sbevazziamo [cool]

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ma il sistema di cambio suoni' date=' ecco...quello non son riuscito a ca****o, come fa a variarne cosi tanti..

la Variax poi, è impressionante....è un sintetizzatore quella chitarra...[/quote']

 

E' semplicissimo.

 

I pickups(entrambi con 4 conduttori) sono collegati ad una matrice di relais, e poi in cascata dentro un preamplificatore con equalizzatore programmabile ed infine dentro un mixer che somma il segnale con quello proveniente dal piezo(anch'esso con un suo preamplificatore con eq programmabile indipendente). Con il software tu puoi scegliere quale bobina usare(delle 4 disponibili - 2 nel P-90H e 2 nel BB3 - piu' il piezo), selezionare la fase e impostare la curva di equalizzazione di entrambi i preamp. Poi salvi la configurazione in una posizione dell'MCK e la richiami dal vivo.

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E' semplicissimo.

 

I pickups(entrambi con 4 conduttori) sono collegati ad una matrice di relais' date=' e poi in cascata dentro un preamplificatore con equalizzatore programmabile ed infine dentro un mixer che somma il segnale con quello proveniente dal piezo(anch'esso con un suo preamplificatore con eq programmabile indipendente). Con il software tu puoi scegliere quale bobina usare(delle 4 disponibili - 2 nel P-90H e 2 nel BB3 - piu' il piezo), selezionare la fase e impostare la curva di equalizzazione di entrambi i preamp. Poi salvi la configurazione in una posizione dell'MCK e la richiami dal vivo.[/quote']

 

ah ecco, era questo che volevo capire, cioè "cosa" rendeva possibile una variante cosi multicolore dei suoni ottenibili.

Quindi tu puoi anche impostare la sequenza in maniera personalizzata e non dovendo scegliere, chessò, dal 1° sound al 4°, dover per forza passare dal 2° e al 3°, giusto? Cioè è come un software con un database di memoria fatto anche per le impostazioni personali che le rende modificabili rispetto a quelle di default, si?

Comunque grazie, hai fatto luce ad un quesito che mi ponevo da un mesemmezzo eheh (cioè da quando l'ho vista in azione a mezzo metro da me, e non capivo da dove potevano uscire tutti sti suoni =P~

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Sono troppo stupido per usare una chitarra così!!!! ghghghghghgh

temo che anche io finirei con usare solo due o tre suoni =P~ però penso che' date=' come è stato detto da michele in precedenza, da qua ad un paio di decenni, può darsi che abbiano sicuramente mercato, e ci troveremo (anzi, vi troverete ahahah) la prole che ci guarderà con un sopracciglio alzato mentre accordiamo la nostra vecchia les paul, dicendoci "ma accordi ancora a mano???" [cool

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La cosa buffa che nessuno pare aver capito e' che - se si vuole - la si puo' usare come una qualsiasi altra chitarra(accordatura a mano, selezione dei pickups tradizionale, etc...). [cool]

 

Che poi la selezione dei pickups attraverso selettore rotativo e' gia' quello che si fa con la classica PRS. La differenza e' che qui il tutto e' programmabile ed hai anche un feedback visivo.

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a me piace poco, e delle altre caratteristiche che ha interessa ancor meno.

Se poi Gibson ha deciso di mettere sul mercato certi strumenti è perchè evidentemente c'è una nicchia di persone interessate, e se a qualcuno piace e se la vuole comprare buon per lui... non ci vedo niente di male.

E' un po come negli ampli... sul mercato ci sono degli amplificatori a modelli fisici che emulano (o dovrebbero) i suoni di quelli che han fatto la storia, che hanno effetti digitali incorporati, ecc...

Per un certo periodo se ne vedevano anche abbastanza in giro. Ultimamente invece c'è un ritorno in massa ai valvolari, magari anche quelli "minimali" con pochi controlli. Io ritengo che se sul mercato c'è una scelta ampia di opzioni sia un bene, così uno si compra quello che piu' gli piace.

 

E d'altra parte sono contento che Gibson continui anche a produrre chitarre piu' "tradizionali"...

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Attenzione però a non confondere le acque.

 

Dentro ogni chitarra Robot non c'è emulazione di nulla. I suoni sono quelli che si ottengono attraverso la combinazione delle bobine e dei magneti, attraverso quello che si potrebbe definire un "selettore ad n-vie". E' vero che c'è un eq parametrico programmabile all'interno(comunque escludibile a piacere), ma è come se si collegasse un analogo pedalino fuori.

 

Quanto agli ampli a modelli fisici vs ampli tradizionali, se si guarda bene la tendenza del mercato predominante è quella di integrare il meglio dei due mondi per offrire il massimo di versatilità al musicista. Uno degli ampli più osannati sulla piazza oggigiorno è il Bogner Alchemist, guarda caso con la sezione effetti progettata da Line 6.

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Attenzione però a non confondere le acque.

 

Dentro ogni chitarra Robot non c'è emulazione di nulla. I suoni sono quelli che si ottengono attraverso la combinazione delle bobine e dei magneti' date=' attraverso quello che si potrebbe definire un "selettore ad n-vie". E' vero che c'è un eq parametrico programmabile all'interno(comunque escludibile a piacere), ma è come se si collegasse un analogo pedalino fuori.

 

Quanto agli ampli a modelli fisici vs ampli tradizionali, se si guarda bene la tendenza del mercato predominante è quella di integrare il meglio dei due mondi per offrire il massimo di versatilità al musicista. Uno degli ampli più osannati sulla piazza oggigiorno è il Bogner Alchemist, guarda caso con la sezione effetti progettata da Line 6. [/quote']

 

 

Per il discorso suoni/chitarra hai sicuramente ragione tu.

Per il discorso ampli, non sono proprio d’accordo… non mi risulta che il Bogner sia così osannato come dici tu. Gli ampli piu’ apprezzati e ricercati sono sempre Mesa, Marshall, Fender, Soldano, Rivera, Koch, gli italiani Masotti e Brunetti, ecc... senza poi voler entrare nei boutique amp tipo Matchless, Victoria e compaglia bella… e comunque non a modelli fisici o effetti vari, ma piuttosto si ricerca sempre piu’ circuitazioni point-to-point e componenti di qualità per avere una sonorità di base ottima.

Poi sicuramente il Bogner che dici tu sarà un buon ampli non lo metto in dubbio, magari anche piu’ che buono, ma non certo “osannato”… e poi da chi?

Poi che un ampli con effetti integrati ed emulazione COSM (tipo i roland per intenderci) ti permetta di avere tante sonorità in un unico ampli è vero, ma è altrettanto vero che secondo me si cerca sempre piu’ delle sorità poche ma buone e comunque con una personalità ben definita: se voglio il suono di un Marshall compro un Marshall, se mi piace il Twin compro il Twin, e così via…

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Beh, anche tra i marchi da te citati gli esempi si sprecano.

 

Fender serie VM e G-Dec, Marshall serie JMD, Mesa Mark V... Ossia tutte le novità plurimpremiate degli ultimi 2 anni che con il "point-to-point"(che a dire il vero non incide niente con la sonorità...) c'entrano ben poco.

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