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"Saper suonare" cosa significa?


guitar4choice

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La tecnica per me è il significante' date=' al quale deve coincidere per forza un significato. Se abbiamo solo significante beh siamo di fronte ad un ottimo giocoliere, ma non una persona che suona "bene". Anche un bimbo di 8 anni che fa fra martino campanaro suona "bene" se unisce tecnica e significato, un sentito, un vissuto, e suona sicuramente meglio di tante schifezze di plastica che mi è toccato sentire.[/quote']

 

Bello. Devo dire ... bello.

La tecnica deve essere il tramite per portare all'evidenza del pubblico il discorso interiore. Senza tecnica il discorso interiore, il significato, spesso possono rimanere inespressi, proprio per la povertà di mezzi. Il tramite, ovvero la tecnica, senza un messaggio da comunicare, rimane fine a se stesso.

Ma entrambi sono complementari.

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Bello. Devo dire ... bello.

La tecnica deve essere il tramite per portare all'evidenza del pubblico il discorso interiore. Senza tecnica il discorso interiore' date=' il significato, spesso possono rimanere inespressi, proprio per la povertà di mezzi. Il tramite, ovvero la tecnica, senza un messaggio da comunicare, rimane fine a se stesso.

Ma entrambi sono complementari.

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Tutte le composizioni di Morricone sono capolavori, hanno una architettura interna molto chitarristica; pensate che lui stesso suona la chitarra e ha composto molta musica per la classica. Basta ascoltare "Beyond the Missouri sky" di Pat Metheny e Charlie Haden ...... i temi di "Nuovo Cinema Paradiso" cosa diventano attraverso le corde della Picasso ........

Se posso dire la mia - queste sono discussioni che mi piacciono, almeno a quest'ora - ho sempre pensato che un musicista debba trasmettere emozioni, immagini e sensazioni, ne più ne meno come un pittore, un scultore, un architetto, un poeta scrittore, un attore, o come chiunque altro voglia coniugare un moto dell'animo, una espressione di se in una forma tanto relazionale e tanto simbolica da divenire arte.

Anche un ginnasta, un trapezista, un maratoneta .... anche la fatica, il dolore, il pianto se alla base c'è la BELLEZZA .... che può avere tante forme ........... possono divenire arte.

Trasmettere bellezza come sentimento creativo, nobilitante, "eversivo" nel senso di una esposizione all'immenso e al sogno .... qualcosa che ci migliora, CI ARRICCHISCE, ci fa pensare ...

Per suonare una chitarra in realtà - a meno che non ci si trovi alle primissime armi - servirebbe solo capire PERCHE' la si prende in mano e COSA farle dire .... io ho avuto molti maestri, ma pochi sono stati quelli che mi hanno lasciato qualcosa di veramente memorabile e utile; negli anni in cui ho suonato da professionista mi piaceva fare casino, ROKKETTARE il più possibile, andare in giro a far concerti ..... ma oggi non è quella la musica che mi è rimasta dentro.

Ricordo - e suono, quando posso - solo mie vecchie composizioni per chitarra acustica, oppure cover di jazz anni '40 e '50 tipo "Moonglow", "Stardust", "Tenderly", My Funny Valentine", magari con mia figlia che ci canta sopra ... e mi sento bene.

Gigi Cifarelli - CHITARRISTONE che conosco personalmente e stimo moltissimo - sostiene che al di la dell'esercizio conta sopratutto la testa; il suono ce l'hai nella testa e di conseguenza nelle mani, è un fatto tuo, in realtà è proprio questo quello che andrebbe indagato e approfondito ... suonare per delle ore ogni giorno, magari facendo sempre lo stesso pattern ma CRESCENDOCI dentro, definirlo, pulirlo tanto, cercare di sentirlo sempre meglio, arrivare a suonarlo pulito anche in altre posizioni .... poi affrontarne un altro, e andare avanti SUONANDO TUTTI I GIORNI, almeno un paio d'ore.

Questo mi faceva fare il mio primo maestro di chitarra che fu Carlo Pes, buonanima, chitarrista di Bruno Martino ... era il 1969, avevo 11 anni, ma già suonavo da due-tre anni, strimpellavo la mia EKO studio L!!! Lui mi faceva sentire molto rock'n'roll - chitarristi forti, preparati, molto intelligenti - tipo Scotty Moore (che suonò anche con il GRANDISSIMO NAT KING COLE), Bo Diddley, Little Richard, Bill Halley, Chuck Berry e altri .... e anche qualche chitarrista blues, tipo T. Bone Walker, oltre naturalmente ai suoi adorati Charlie Christian, Django Reinhardt, Wes Montgomery, Barney Kessel, Joe Pass, Tal Farlow, Charlie Byrd, Grant Geene, Kenny Burrel ......

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infatti è qualche settimana che non faccio altro che suonare tutto il tempo' date=' da quando torno da scuola alle 10 di sera, il problema, è che non so cosa fare, c'è, set me free l'ho imparata (na' caxata), e ora stavo pensando alla teoria, però dopo un po' gli stessi esercizi stancano, se mi consigliaste qualche pezzo, vedo che riesco a tirarci fuori (tanto, gli assoli non li faccio mai uguali [biggrin'] )

 

Slash,io invece ti vedo bene,hai entusiasmo,sei molto giovane,sei un grande incassatore e anche un filo st***zo,come un vero chitarrista deve essere(per me).

Quindi se vuoi un consiglio da musicista ti dò questi titoli di un gruppo che suonava semplice ma mooolto efficace.

Sono i "GRAND FUNK RAILROAD" e questi sono gli album che DEVI procurarti nell'ordine :"On time(1969)" "Grand Funk(1969)" "Closer to home(1970)" "Survival(1971)" "E pluribus funk(1971)".

Qui c'è tutto quello che devi imparare a 16 anni.I Grand Funk suonavano in modo molto semplice,molti pezzi si possono imparare velocemente cioè si impara a STARE SUL FEELING.Le linee di basso non sono difficili,questa può essere una palestra per imparare senza smarronarsi. Poi potrai passare ad altro.

Un altro consiglio è quello di procurarti una chitarrazza da 80 euro(meglio 50)e di provare a farla suonare come fosse una Gibbons.

Avrai ogni tipo di problema,ma questo potrà servirti a GESTIRE poi meglio la les paul.A gestire le dita,a fare ginnastica,ad aumentare la sensibilità sullo strumento.

Con simpatia

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Io ho notato che a forza di stare con la chitarra addosso impari a capire che ci sono molti modi per "estrarne suoni"!! ma principalmente ti accorgi che il suono di una buona chitarra classica o acustica - perchè da queste bisognerebbe sempre partire per fare pratica, anche per una questione propriamente DINAMICA e uditiva relativamente alla comprensione della composizione armonica dei suoni - oltre a farti bene alla salute, ti EDUCA allo scandire le note, alla chiarezza nell'accordo, al pathos nell'esecuzione di parti solistiche. Eppoi capisci molto di più la mano destra, che è ASSAI PIU' IMPORTANTE DELLA SINISTRA; guardate Tommy Emmanuel, ha una destra SPETTACOLARE, molto più importante ed espressiva della sinistra, anche se è COMUNQUE un mostro ...... però il suo suono, la passione e l'avvincente trascinante GROOVE che mette dentro ad ogni sua esecuzione nascono tutti da una destra FUNAMBOLICA, ritmica, incredibilmente presente e consapevole dell'intero PIANO ARMONICO dello strumento ...

A me piacciono molto anche i pianisti e i trombettisti ...... un altro mio maestro, Maurizio Lazzaro, mi faceva ascoltare Bill Evans, Bud Powell, Cecil Taylor, Mc Coy Tyner, Chick Corea, il GRANDISSIMO Keith Jarret, e Thelonius Monk, tanto scombinato quanto delicato e intelligente, il VAN GOGH del JAZZ, vero e proprio "impressionista" della tastiera ..... .e poi Chet Baker, un artista LUNARE, un alieno poeta funambolo e intimista, sbruffone e piangente, genio assoluto del solo jazz inteso come affresco di note sulle nuvole .....

La tecnica è importante, ma non ha ALCUN SENSO se prima non c'è il cuore e la testa; è come se un pittore avesse una tavolozza da centinaia di euro, tele di prima qualità e uno studio in cima ad un grattacielo, o a Mont Martre ..... se non c'è LA SOSTANZA della creazione, non c'è nulla. E' palestra, e basta, PUGNETTE, SEGHE, ARIA AI MOLARI, RUMOROSO NULLA. Tanto vale farsi una corsa in moto .... stessa adrenalina, stesso piacere fisiologico, stesso sfogo, stesso monologo.

Anche nell'interpretare pezzi degli altri, DEVI AVERE UN CARATTERE e UNA IDEA DEL TUO SUONO.

poi si potrebbe parlare dei soli, a cosa servono, come si costruiscono, come si scrivono, che cosa la gente che ti ascolta SENTE DAVVERO, cosa rimane, cosa ci metti dentro ....

I metodi sono una buona base conoscitiva di partenza, le scale e gli esercizi servono per addomesticare la mano e l'occhio alla tastiera, ma quello che conta è sempre prima di tutto l'orecchio; provare a comporre, sempre, e a scrivere le proprie composizioni, rimane cosa fondamentale ....

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Tutto vero Pearly,ma tutto quello che dici per poterlo acquisire richiede anni e anni di esperienza; si arriva con fatica ed umiltà.Ognuno trova la propia strada sbagliando.Ad un ragazzo di 15 anni che sbava per la musica rock servono cose semplici ed efficaci per mettersi alla prova.A quell'età non hanno i metri per misurare,solo l'orecchio,l'istinto,voglia di protagonismo. Io per avere un metro di chi fosse Bill Evans,(cosa faceva Bill Evans)conosco tutto il repertorio di Chopin. Quando vidi il breve video di Bill Evans vestito di bianco con un fiore rosso all'occhiello poche settimane prima di morire,dove ringraziava tutti,è stato come vedere Chopin,bianco,malaticcio in un daggherotipo che lo ritrae. Bill Evans appartiene a quella razza di pianisti,tastieristi come Bach,Frescobaldi,Scarlatti,Shubert,Beethoven.

E potrei continuare........Ma ad un ragazzo di 15 anni non si possono dare tutte queste informazioni in una volta perchè si potrebbe confondere,impaurire. Il rock 'n' roll ha permesso a masse di disperati di stare assieme con due accordi. Lou Reed diceva che per lui tre accordi erano già jazz....C'è anche questa lezione che bisognerebbe imparare.Ma comunque chi sa fa. E va sempre al sodo.

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Se posso dire la mia credo che intanto a Slash,anche se non lo conosco, sia preso di mira bonariamente e non con cattiveria solo in quanto cucciolo del forum(16 anni,me pare) [biggrin]

Io purtroppo [biggrin] sono andato a lezione proprio da Richard Benson(in quanto di Roma e lui sta vicino a Via Caetani,almeno negli anni 90), e malgrado sia un pazzo furioso ed egocentrico posso affermare che in quei tempi era un funambolo della chitarra, però come insegnante valeva poco infatti tutta la sua didattica è un miscuglio di licks presi da video di altri chitarristi(Malmsteen, Lynch, Kotzen, Gilbert etc. etc.!!!! #-o

Comunque la tecnica è essenziale,ma non fondamentale per l'eventuale risultato.

Per quanto mi riguarda il vero pilastro è la chitarra, la devi amare!!! :-({|=

Avete presente Full Metal Jacket: questo è il mio fucile, esistono altri fucili ma lui rimane il mio fucile!!! [biggrin]

Talvolta mia moglie si arrabbia perchè senza pensare vado anche al bagno con la chitarra, è un fatto di alchimia!!!

Poi esiste solo un'altra medicina ed è: suonare,suonare,suonare!!!! Le scale rompono, ma servono! I 30 minuti quotidiani di riscaldamento su scale cromatiche su tutto il manico rompono ma servono.

Anche perchè i bravi chitarristi sono anche bravi atleti con le dita.

Poi, logicamente, c'è chi ha più sentimento ed è più emozionale e chi è invece solo [biggrin] un freddo atleta delle 6/7 corde(vedi Malmsteen!!!).

Perciò caro Slash suona per il semplice motivo che ami la chitarra e musica,perchè solo così potrai divertirti e goderti lo strumento,però non tralasciare teoria e tecnica perchè sono talvolta pallose ma importanti!!!!

P.s. Comunque c'hai una bella fortuna ad avere gia legni pregiati, considerà che fino a 18 anni suonavo una chitarra da 100.000 Lire, e per il 18 compleanno mia nonna(buon'anima [crying] ) mi ha regalato un Fender Stratocaster Japan e non made in USA, costavano troppo per me!!!![biggrin]

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Un altro consiglio è quello di procurarti una chitarrazza da 80 euro(meglio 50)e di provare a farla suonare come fosse una Gibbons.

Avrai ogni tipo di problema' date='ma questo potrà servirti a GESTIRE poi meglio la les paul.A gestire le dita,a fare ginnastica,ad aumentare la sensibilità sullo strumento.

Con simpatia[/quote']

 

Io sinceramente ti sconsiglio di prendere una chitarra di questa fascia perchè, tralasicando i discorsi di suono ecc., sono proprio fatte male e questo si nota soprattutto sulla tastiera.

Io, sotto il consiglio del mio maestro, fui costretto a cambiare la mia primisisma chitarra proprio per questo problema, avrei avuto sempre un'impostazione sbagliata.

Comunque slash ha già molte chitarre, l'importante secondo me è applicarsi e se hai uno strumento ottimo è ancora meglio.

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Nino de Rose, nel libro "Tecnica dell'improvvisazione jazzistica" fa un ragionamento interessante - che non vedo perché non estendere alla musica in generale - prendendo le distanze tanto dagli orchestrali per i quali "il jazz non è arte ma un gioco di abilità in cui eccelle chi sa fare di tutto il più velocemente possibile e senza errori", quanto dai "rivoluzionari" che al limite della malafede dichiarano finita l'era in cui si doveva studiare lo strumento e la tecnica musicale.

 

Io però, sarà l'età, ho sposato ormai l'approccio "zero pippe" per cui con la chitarra in mano mi sento semplicemente come un ragazzetto in un prato con un pallone, che per inciso si diverte come un matto, e non come chi vagheggia le geometrie di rivera o il dribbling di maradona, sognando san siro o il maracanà.

 

[cool]

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Nino de Rose' date=' nel libro "Tecnica dell'improvvisazione jazzistica" fa un ragionamento interessante - che non vedo perché non estendere alla musica in generale - prendendo le distanze tanto dagli orchestrali per i quali "il jazz non è arte ma un gioco di abilità in cui eccelle chi sa fare di tutto il più velocemente possibile e senza errori", quanto dai "rivoluzionari" che al limite della malafede dichiarano finita l'era in cui si doveva studiare lo strumento e la tecnica musicale.

 

Io però, sarà l'età, ho sposato ormai l'approccio "zero pippe" per cui con la chitarra in mano mi sento semplicemente come un ragazzetto in un prato con un pallone, che per inciso si diverte come un matto, e non come chi vagheggia le geometrie di rivera o il dribbling di maradona, sognando san siro o il maracanà.

 

:-k[/quote']

 

..... e ti lasci andare .... ma come ti capisco!!!

 

".. cosa credete che abbia in testa

il mago Walter

quando il trucco gli riesce

lui non pensa più a niente.."

 

.... come il sorriso di De Niro, nell'ultima scena di "C'era una volta in America" .........

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a me invece risultano patetici chitarristi come slash e simili che san fare due cose in croce e gira e rigira i licks son sempre quei 2 ( anche hammett dei metallica è tra questi ) .. invece preferisco di gran lunga un vai.. un malmsteen un petrucci ecc .. che possono tirare fuori QUALUNQUE cosa dalla chitarra!

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a me invece risultano patetici chitarristi come slash e simili che san fare due cose in croce e gira e rigira i licks son sempre quei 2 ( anche hammett dei metallica è tra questi ) .. invece preferisco di gran lunga un vai.. un malmsteen un petrucci ecc .. che possono tirare fuori QUALUNQUE cosa dalla chitarra!

...e invece pensa un po'.... che dopo quasi quindici anni che già suonavo la chitarra... ho capito che il rischio era quello di suonare, suonare, tutto di più; ma "restando fuori".

 

Ho capito .... come ogni nota è una storia, ha una sua vita... ho messo da parte "i grappoli" e mi son messo a studiare le singole note; a cercar di interpretare cosa il Re Blues Boy, intendesse nell'assimilare totalmente la sua chitarra ad una cantante; ad una seconda voce.

 

E sto ancora lì, superato il mezzo secolo, .....che cerco di "cantare". :-k

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...e invece pensa un po'.... che dopo quasi quindici anni che già suonavo la chitarra... ho capito che il rischio era quello di suonare' date=' suonare, tutto di più; ma "restando fuori".

 

Ho capito .... come ogni nota è una storia, ha una sua vita... ho messo da parte "i grappoli" e mi son messo a studiare le singole note; a cercar di interpretare cosa il Re Blues Boy, intendesse nell'assimilare totalmente la sua chitarra ad una cantante; ad una seconda voce.

 

E sto ancora lì, superato il mezzo secolo, .....che cerco di "cantare". :-k

 

 

 

[/quote']

 

c'è anche da dire che se vuoi fare blues fai un certo percorso.. se vuoi fare altro ne fai un'altro..per fortuna i generi sono vari se no se si facesse tutti la stessa roba sai che palle!!

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Slash' date='io invece ti vedo bene,hai entusiasmo,sei molto giovane,sei un grande incassatore e anche un filo st***zo,come un vero chitarrista deve essere(per me).

Quindi se vuoi un consiglio da musicista ti dò questi titoli di un gruppo che suonava semplice ma mooolto efficace.

Sono i "GRAND FUNK RAILROAD" e questi sono gli album che DEVI procurarti nell'ordine :"On time(1969)" "Grand Funk(1969)" "Closer to home(1970)" "Survival(1971)" "E pluribus funk(1971)".

Qui c'è tutto quello che devi imparare a 16 anni.I Grand Funk suonavano in modo molto semplice,molti pezzi si possono imparare velocemente cioè si impara a STARE SUL FEELING.Le linee di basso non sono difficili,questa può essere una palestra per imparare senza smarronarsi. Poi potrai passare ad altro.

Un altro consiglio è quello di procurarti una chitarrazza da 80 euro(meglio 50)e di provare a farla suonare come fosse una Gibbons.

Avrai ogni tipo di problema,ma questo potrà servirti a GESTIRE poi meglio la les paul.A gestire le dita,a fare ginnastica,ad aumentare la sensibilità sullo strumento.

Con simpatia[/quote']

anche io dico che slash è sulla buona strada,avvantaggiato dal fatto di aver trovato la propria passione da giovanissimo,non potra far altro che migliorare.

grandissimo gruppo i GRAND FUNK RAILROAD di cui posseggo tre dei loro(a mio parere ) più bei dischi

ossia E Pluribus Funk,Grand Funk (quello con la copertina rossa),e We're An American Band .consigliati a tutti.

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bella discussione! stimola interventi da parte sia dei musicisti più esperti che di quelli più sbarazzini.

io quando non riesco a suonare come vorrei, purtroppo mi deprimo e mi butto giù, so che non ho tempo per studiare e per migliorare, più di tanto non potrò tirare fuori con queste dita.

poi penso ad una frase di un grande chitarrista, non ricordo le parole esatte ma diceva pressapoco così "quando suoni pensa come se la chitarra fosse la tua voce, come se cantassi".

questo approccio mi piace, mi aiuta ad essere più espressivo e, forse, più efficace.

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...e invece pensa un po'.... che dopo quasi quindici anni che già suonavo la chitarra... ho capito che il rischio era quello di suonare' date=' suonare, tutto di più; ma "restando fuori".

 

Ho capito .... come ogni nota è una storia, ha una sua vita... ho messo da parte "i grappoli" e mi son messo a studiare le singole note; a cercar di interpretare cosa il Re Blues Boy, intendesse nell'assimilare totalmente la sua chitarra ad una cantante; ad una seconda voce.

 

E sto ancora lì, superato il mezzo secolo, .....che cerco di "cantare". [biggrin

 

 

 

UH, che hai detto!!!!!

QUOTISSIMO!

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Che poi accompagnare una cantante vera - voce e chitarra, tipo JOE PASS ed ELLA - è veramente una cosa ESALTANTE ...

 

No per dire che far cantare la chitarra è DAVVERO IL punto di arrivo .... e quando intravedi la possibilità, quando senti che ci stai arrivando, capisci che DAVVERO una nota per volta, tutte, hanno un carattere, una personalità, un colore .....

 

ma che ti frega di tutto il resto .... Jimmy Villotti, grandissimo chitarrista bolognese (Ornella Vanoni, Mina, ... bastano?) lo dice sempre: " se acchiappi quella nota, quella che sta IMMEZZO, tra due frasi e le UNISCE .. beh mi sento come BULGARELLI, a centrocampo!!"

 

Sai Ermanno io sono così contento dei miei anni ....... ma non è necessario ... basterebbe solo che tanti ragazzi, capaci, seri, USCISSERO dal drammatico malinteso TANTE NOTE TANTE .....

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.... e quando ti metti la giacchetta e la cravattina, e vai a suonare ..... potresti suonare qualunque cosa a quel punto ..

come tanti vecchi maestri ... spesso si ride soli, perchè quel pezzo di legno con le corde diventa un pezzo di cielo.

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e scusate se non dico la mia, ma in questo frangente mi basta essere spettatore seduto in poltrona dinnanzi ad un'orchestra filarmonica, piuttosto che a woodstock durante l'esibizione di Hendrix o a Pompei mentre i Floyd registravano il live....

mi basta leggervi...ed è come se suonaste per me...

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