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Gibson Brands Forums

il vintage che ti fa imbestialire


sierracharlie

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E poi diciamolo, quanti di noi hanno mai suonato uno strumento degli anni 50-60? io no di certo, e come me immagino tanti altri...

 

Ma la cosa buffa è che nessuno(o quasi) ha mai sentito suonare OGGI uno strumento degli anni '50 o '60, tantomeno nei dischi storici dove - ripeto ciò che ho scritto altre volte - erano presenti strumenti che per l'epoca erano nuovi o seminuovi e non avevano di certo subìto il fantomatico "fenomeno della maturazione del legno".

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Un altro particolare: quella volta avvolgevano i PU ad occhio, si fermavano quando le bobine erano piene [wink]

 

Beh, oddìo, i contatori meccanici ce li avevano, ma toppavano di un giro ogni 5 per cui alla fine ciò che riusciva fuori era ovviamente un po' "alla sigla di Boris" [biggrin]

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Ma la cosa buffa è che nessuno(o quasi) ha mai sentito suonare OGGI uno strumento degli anni '50 o '60, tantomeno nei dischi storici dove - ripeto ciò che ho scritto altre volte - erano presenti strumenti che per l'epoca erano nuovi o seminuovi e non avevano di certo subìto il fantomatico "fenomeno della maturazione del legno".

 

 

...chissà perchè ma a me la "maturazione" fa venire in mente solo le pere, le mele, le pesche...

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Tutte argomentazioni validissime. Ciò mi fa pensare che saranno state fatte delle makumbe africane sugli strumenti vintage. Fatto sta che sono abbastanza sicuro e persuaso dall'idea che costruendo uno strumento OGGI, a mano... in liuteria... si avrebbe un risultato eccellente e superiore alle famose chitarre "di una volta".

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Mi pare che li abbiano introdotti nel 67 in casa Fender, prima andavano completamente ad occhio. E da notare che ( non ho mai capito perchè ) i giri segnati fossero completamente diversi da quelli effettivi ( esistevano delle apposite tabelle ( 1967: giri segnati 1500 giri reali 7500; pu neck Telly , scheda tecnica originale ) ).

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Se ti è capitato di frequentare le fiere avrai notato come la caratteristica timbrica dello strumento non è minimamente presa in considerazione nelle trattative dei collezionisti, anzi.

 

Si sta a disquisire ore ed ore sulla presenza di un potenziometro originale(rotto) piuttosto che verificare se lo strumento suona davvero.

 

E' lo stesso fenomeno che si verifica nel mondo delle auto d'epoca, dove una 250 GTO completamente originale coi pistoni sfondati supera di parecchi milioni di euro lo stesso modello con il motore rifatto.

 

Se si volesse fare una cosa seria, si dovrebbe organizzare ogni volta una prova di ascolto A/B tra gli originali e altri strumenti fatti con gli stessi crismi(che esistono e comunque si possono realizzare anche senza affidarsi al più raffinato liutaio). Prova che, quando è stata fatta, ha sempre visto soccombere la certezza che lo strumento certificato "vintage" fosse anni luce superiore al suo omologo moderno.

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Se ti è capitato di frequentare le fiere avrai notato come la caratteristica timbrica dello strumento non è minimamente presa in considerazione nelle trattative dei collezionisti, anzi.

 

Si sta a disquisire ore ed ore sulla presenza di un potenziometro originale(rotto) piuttosto che verificare se lo strumento suona davvero.

 

E' lo stesso fenomeno che si verifica nel mondo delle auto d'epoca, dove una 250 GTO completamente originale coi pistoni sfondati supera di parecchi milioni di euro lo stesso modello con il motore rifatto.

 

Se si volesse fare una cosa seria, si dovrebbe organizzare ogni volta una prova di ascolto A/B tra gli originali e altri strumenti fatti con gli stessi crismi(che esistono e comunque si possono realizzare anche senza affidarsi al più raffinato liutaio). Prova che, quando è stata fatta, ha sempre visto soccombere la certezza che lo strumento certificato "vintage" fosse anni luce superiore al suo omologo moderno.

Anche perchè dubito che i veri strumenti vintage siano stati fatti da liutai così "grandi". :)

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Io non gliene darei neanche 200, ma è utile per informarsi su cosa usavano per avvolgere i pickups all'epoca.

Ma guarda io nn gliene darei manco 20. Con gli attezzi e i materiali giusti per fare un buon pickup ci vuole tipo 20 minuti. E non parlo di pickup alla buona, ma proprio di pickup seri. Là il segreto sta nei materiali. :)

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Se ti è capitato di frequentare le fiere avrai notato come la caratteristica timbrica dello strumento non è minimamente presa in considerazione nelle trattative dei collezionisti, anzi...

Esatto, ho postato poco tempo fa i 'criteri di scelta' di questa gente, tratti da una intervista fatta ad un venditore americano specializzato. Di come suona ( se suona ) non gliene può fregar de meno.

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il punto è che chitarre fatte egli anni 50-60, in particolare forse Fender più di Gibson visto che doveva essere una sorta di "chitarra per tutti" nell'intento originario, hanno molte più incognite, visto che praticamente i singoli pezzi erano fatti a mano, da mani diverse di manovalanze diverse, così che ci sono Fender degli anni 60 che suonano da dio e altre che sono semplicemente chitarre "vecchie".... paradossalmente è più facile definire un suono "anni 2000" che anni '60, visto che ora le fanno con lo stampino e difficilmente ci sono abissi tra una chitarra ed un'altra dello stesso modello e anno...

 

il vintage va provato e riprovato, se hai la botta di culo ci sta anche spendere molto, sennò tanto vale andare su roba recente..

fra l'altro su Gibson ad esempio, vedo che ormai le più richieste di fascia media diciamo sono le Std pre-camere tonali che a detta di ogni venditore hanno tutte "il vecchio sono pieno gibson"!!! sembra uno slogan ormai :D

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hanno molte più incognite, visto che praticamente i singoli pezzi erano fatti a mano, da mani diverse di manovalanze diverse

 

Le chitarre sono sempre state fatte da macchine utensili. Certo, macchine a guida manuale fino all'avvento dei pantografi meccanici e successivamente alle macchine CNC computerizzate. Le uniche fatte veramente "a mano" sono state le arch-top da jazz di alcuni liutai di elevatissima caratura che addirittura scolpivano i top singolarmente con sgorbia e bulino.

 

Ecco come lavoravano in Fender in una torrida estate alla fine degli anni '50(notare l'assenza di qualsiasi impianto di condizionamento e di protezioni per gli operai, ma si sa, bastano un paio di tequila bum bum alle 10 di mattina... [biggrin] ).

 

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Le chitarre sono sempre state fatte da macchine utensili. Certo, macchine a guida manuale fino all'avvento dei pantografi meccanici e successivamente alle macchine CNC computerizzate. Le uniche fatte veramente "a mano" sono state le arch-top da jazz di alcuni liutai di elevatissima caratura che addirittura scolpivano i top singolarmente con sgorbia e bulino.

 

Ecco come lavoravano in Fender in una torrida estate alla fine degli anni '50(notare l'assenza di qualsiasi impianto di condizionamento e di protezioni per gli operai, ma si sa, bastano un paio di tequila bum bum alle 10 di mattina... [biggrin] ).

 

 

macchine guidate dalle mani di chi ci lavorava e con pezzi singoli inseriti dalle stesse mani.... ad esempio l'avvolgimento della bobina dei single coil poteva risultare nons empre uguale fra i diversi pick up prodotti all'inizio, prima di inserire controlli di macchina/processo, il che poteva incidere sul suono, output etcetc...

avevo letto addirittura da qualche parte che ad un "certo punto" della produzione Fender, quando le chitarre venivano già prodotte in maniera del tutto automatizzata, i responsabili di produzione cercarono di rintracciare le manovalanze (erano tipo signore californiane/messicane o simili) che avevano realizzato negli anni i primi pick up etc, in quanto volevano capire e ricercare un certo suono che poi non si era più riuscito a ricreare....

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beh, io ho ho suonato per anni una les paul del 1960 e ti posso garantire che la differenza con quelle nuove la sento;-)

con le strato e le tele ho fatto pochi raffronti ma la differenza si sente lo stesso (dovrei raffrontarla con una strato e una tele moderna top-gamma ma ancora non mi è capitato), le mie sono del 1969.

vi saprò dire sula ES335...

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