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REGOLAZIONE MANICO GIBSON


strato56

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L'ho già sentito ...risposte un po' fumose ...mi ha detto di mettere delle rondelle...e mi ha detto che al legno non si comanda .... [lol]

Direi Five Stars Quality Service [lol] [lol] [lol]

 

Al legno non si comanda? Dai, per favore. Questa è una risposta che potrebbe dare uno che di chitarre ne sa poco o nulla. Detta da uno che si spaccia come un "professionista" del settore è semplicemente una scemenza.

Sembrerà strano, ma anche la chitarra soggiace a tutte le leggi della fisica. Quindi SE uno sa com'è fatto un manico/truss rod e SE ha una vaga idea del problema che si presenta al suddetto manico può fare una serie di valutazioni ben più circostanziate rispetto ad uno sciamanico "al legno non si comanda".

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Al legno non si comanda? Dai, per favore. Questa è una risposta che potrebbe dare uno che di chitarre ne sa poco o nulla. Detta da uno che si spaccia come un "professionista" del settore è semplicemente una scemenza.

Sembrerà strano, ma anche la chitarra soggiace a tutte le leggi della fisica. Quindi SE uno sa com'è fatto un manico/truss rod e SE ha una vaga idea del problema che si presenta al suddetto manico può fare una serie di valutazioni ben più circostanziate rispetto ad uno sciamanico "al legno non si comanda".

 

Secondo me invece, con tutto il rispetto eh, potresti essere tu a mancare di esperienza. Vi sono situazioni di questo genere il cui trattare il manico come fosse un travetto di C.A. precompresso, sperando si risolvere tutti i problemi tirando il tondino di ferro, non porta ad alcuna soluzione. L'unica in quei casi è intervenire pesantemente ed invasivamente sui legni, proprio perchè sono loro che comandano. Mai avuto a che fare, ad es. con un manico in torsione longitudinale ?

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Piuttosto cercati un liutaio serio e competente.

 

È si ...qui hai ragione, ma purtroppo queste sono le risposte che ti danno i "professionisti" ai quali Gibson affida i servizi post vendita e che si riflettono sui disgraziati che tirano fuori soldi a vagonate per acquistare i loro strumenti e al momento dei problemi poi si ritrovano a piedi....tutto sommato Gibson Fender Etc fanno strumenti eccellenti ...ma sono imbattibili sul fare i conti e i prezzi. Li sono ineguagliabili

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Guardate che Sergio Tomassone il suo lavoro lo sa fare... non sarà il massimo della simpatia, ma questo è un'altro discorso.

Bravo Bobbe [thumbup]

A parte che la frase incriminata è IMHO, nel contesto in cui è stata detta, una verità assoluta.

 

"Sergio Tomassone classe 1939 è il pilastro dell’omonima azienda e delle strutture ad essa collegate.

 

Inizia ufficialmente la sua attività nel laboratorio del Maestro Piretti all’ età di 15 anni acquisendo le basi della liuteria classica. Siamo a metà degli anni ’50 e cominciano a giungere in Italia le prime immagini e suoni elettrici nonché i primi amplificatori. Non esiste ancora niente e bisogna “creare” tutto. E’ in questo modo che nasce quella che verrà definita in seguito “liuteria moderna” e di cui Sergio è certamente pioniere.

 

Dopo diversi anni diversi anni dedicati esclusivamente al laboratorio ( con partecipazione e premiazione in diversi concorsi internazionali di liuteria ) nel 1964 apre il primo negozio di strumenti musicali nella storica sede di Via G.Petroni 4 all’ ombra delle due torri ed in piena zona universitaria.

 

Ed è proprio in quegli anni che arrivano le prime Fender Stratocaster ,mentre le Gibson sono già una realtà … e Sergio oltre a vendere i brand di riferimento comincia a realizzare chitarre e bassi solidi e semiacustici con disegni originali che si basano su modelli che faranno la storia del rock ottenendo grandi successi commerciali… infatti molte delle orchestre e delle band dell’ epoca sparse in tutta la penisola hanno nel loro rig uno strumento marcato “StanTom”.

 

Nel laboratorio si sperimenta quotidianamente con professionisti o semplicemente amanti della chitarra nuovi pickup , nuove forme e nuovi manici e nei primi anni ’70 cominciano le esportazioni verso gli USA, con particolare riferimento al mercato newyorkese , dove sulla mitica 48th il negozio Alex ordina e vende chitarre e bassi made in Bologna con il suo logo. Sono quelli gli anni duante i quali Sergio collabora con alcune fabbriche di riferimento e comincia a collaborare con le prime riviste di settore per le rubriche di liuteria.

 

Negli anni ‘70 e ’80 l’ attività si sviluppa parallelamente tra la produzione e la vendita di strumenti musicali..."... continua

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Secondo me invece, con tutto il rispetto eh, potresti essere tu a mancare di esperienza. Vi sono situazioni di questo genere il cui trattare il manico come fosse un travetto di C.A. precompresso, sperando si risolvere tutti i problemi tirando il tondino di ferro, non porta ad alcuna soluzione. L'unica in quei casi è intervenire pesantemente ed invasivamente sui legni, proprio perchè sono loro che comandano. Mai avuto a che fare, ad es. con un manico in torsione longitudinale ?

 

Un professionista serio non può dare certe risposte. "Al legno non si comanda" è un concentrato di superficialità nel rapporto e mancanza di rispetto nei confronti del cliente.

TU (nel senso del liutaio) che DICI di intendertene tanto mi dai una spiegazione sensata di quello che sta succedendo alla chitarra. Che poi la soluzione non ci possa essere perchè antieconomica oppure perchè tecnicamente non realizzabile se non con la sostituzione del manico intero è un altro discorso.

 

E' come se un cliente venisse da me e mi dicesse "Com'è che pago tutte 'ste tasse?" e io rispondessi "Eh, il governo è ladro".

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Vi sono situazioni di questo genere il cui trattare il manico come fosse un travetto di C.A. precompresso, sperando si risolvere tutti i problemi tirando il tondino di ferro, non porta ad alcuna soluzione. L'unica in quei casi è intervenire pesantemente ed invasivamente sui legni, proprio perchè sono loro che comandano.

Guarda che il manico della mia chitarra lo ha tirato anche lui ed in 2 due setup diversi. Mai mi ha parlato di interventi pesanti ed invasivi.

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Vi sono situazioni di questo genere il cui trattare il manico come fosse un travetto di C.A. precompresso, sperando si risolvere tutti i problemi tirando il tondino di ferro, non porta ad alcuna soluzione. L'unica in quei casi è intervenire pesantemente ed invasivamente sui legni, proprio perchè sono loro che comandano.

Guarda che il manico della mia chitarra lo ha tirato anche lui ed in 2 due setup diversi. Mai mi ha parlato di interventi pesanti ed invasivi.

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Un professionista serio non può dare certe risposte. "Al legno non si comanda" è un concentrato di superficialità nel rapporto e mancanza di rispetto nei confronti del cliente.

 

 

Scusa Gontur, ma anche per me ti accendi senza motivo. La risposta "al legno non si comanda" come dice Ermanno, è veramente una verità assoluta, è una risposta chiara sulla rogna di quel manico e non è nè superficiale nè manca di rispetto a nessuno. E' una spiegazione stringata ma sensata, a cui, mi par di aver capito, ha aggiunto anche una possibile soluzione in quella che avevo prospettato anch'io del livellamento dei tasti di cui al sotto

 

...Si sull'avvallamento mi ha detto la stessa cosa il liutaio ...

 

msp_wink.gif

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Un professionista serio non può dare certe risposte. "Al legno non si comanda" è un concentrato di superficialità nel rapporto e mancanza di rispetto nei confronti del cliente.

TU (nel senso del liutaio) che DICI di intendertene tanto mi dai una spiegazione sensata di quello che sta succedendo alla chitarra. Che poi la soluzione non ci possa essere perchè antieconomica oppure perchè tecnicamente non realizzabile se non con la sostituzione del manico intero è un altro discorso.

 

E' come se un cliente venisse da me e mi dicesse "Com'è che pago tutte 'ste tasse?" e io rispondessi "Eh, il governo è ladro".

No, non è la stessa cosa.

 

Mauro, qui sopra, ha espresso meglio di me il concetto.

Tra l'altro non sappiamo neanche se abbia avuto modo di vedere la chitarra, visto che Strato dice di averlo "sentito".

 

In fine una preghiera: cautela ragazzi! Evitiamo la brutta figura di infangare la professionalità di persone che hanno dedicato una vita a ad affrontare argomenti che alcuni di noi neanche hanno mai verificato di persona, ma solo per sentito dire in rete. Persone, come Sergio T. che ne sanno più di tutti noi mesi insieme, considerando come addendi anche gli utenti dei forum esteri [biggrin]

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La cosa "divertente" (con mille virgolette) è che, da quando sono qui, non è il primo caso del genere che leggo..oltre a quel ponte fuori asse e ai vari ed eventuali binding lavorati a pene di levriero, ci fu la SG '61 Reissue di LolloSG; un ragazzo, che aveva la tastiera "gonfia" proprio nella parte alta...

 

Due centesimi velocissimi: probabilmente, se la chitarra ti soddisfa (e il manico è sano..), ti conviene forse ritastierarla..nel senso, via la tastiera problematica e su una tastiera nuova, dell'essenza che preferisci, in sostituzione.

 

D'altronde, su un 3000>€ di chitarra, un intervento da 400-500€ può essere giustificabile, imho..

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Allora ...Tomassone non ha visto la chitarra ...l'ho sentito al telefono e gli ho spiegato il problema del Truss rod.....lui mi ha risposto di portargli lo strumento per poter vedere il problema...al che io gli ho espresso il mio parere è cioè che nonostante le continue regolazioni del Truss rod fatte non da me ...ma dai liutai tra cui anche lui il manico non si stabilizza....e lui li mi ha risposto che "purtroppo al legno non si comanda".

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La cosa "divertente" (con mille virgolette) è che, da quando sono qui, non è il primo caso del genere che leggo..oltre a quel ponte fuori asse e ai vari ed eventuali binding lavorati a pene di levriero, ci fu la SG '61 Reissue di LolloSG; un ragazzo, che aveva la tastiera "gonfia" proprio nella parte alta...

 

Due centesimi velocissimi: probabilmente, se la chitarra ti soddisfa (e il manico è sano..), ti conviene forse ritastierarla..nel senso, via la tastiera problematica e su una tastiera nuova, dell'essenza che preferisci, in sostituzione.

 

D'altronde, su un 3000>€ di chitarra, un intervento da 400-500€ può essere giustificabile, imho..

Benissimo....mi sta bene ...ma il lavoro me lo deve fare la Gibson ....cioè coloro che hanno costruito lo strumento ...e che sanno perfettamente tutte le fasi e i processi di costruzione ....non un liutaio che non so neanche chi é (non mi riferisco a Tomassone) e magari mi massacra lo strumento ...sei d'accordo ??

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Benissimo....mi sta bene ...ma il lavoro me lo deve fare la Gibson ....cioè coloro che hanno costruito lo strumento ...e che sanno perfettamente tutte le fasi e i processi di costruzione ....non un liutaio che non so neanche chi é (non mi riferisco a Tomassone) e magari mi massacra lo strumento ...sei d'accordo ??

Se è così gli do anche 300 € in più

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Non ho infamato/infangato nessuno e non potrei nemmeno farlo visto che non conosco la persona in questione. Resta il fatto che quella "diagnosi" comunicata è superficiale/poco professionale. Rimane tale anche se provenisse dal santo protettore dei liutai. Boh, a magari voi sta bene che vi diano certe risposte solo perchè "io so tutto tu non sai una mazza".

 

Tornando sul topic:

sinceramente io non manderei la chitarra a Gibson. E' fuori garanzia, chissà quanto tempo se la tengono e c'è il rischio del trasporto. Se il lavoro fatto finora non ti ha soddisfatto prova un altro liutaio e senti cosa ti dice.

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Ben per me su quella 335 sostituire la tastiera con annessi e connessi è da pazzi. Al massimo, se è, ma senz'altro è così, appena appena fuori sesto e si vuole un lavoro definitivo si sfretta e si dà una rettificata alla tastiera.

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Non sono preoccupato tanto per la tastiera ...mi hanno detto che al momento che cambierò i tasti faranno una leggera rettifica e tutto torna a posto....ma sono terrorizzato per il truss rod ...ho paura che mi si rompa la barra ...se non è gia rotta o che si spezzi la paletta ...

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