Jump to content
Gibson Brands Forums

Les Paul - Custom vs/ R0


juleslpc

Recommended Posts

  • Replies 101
  • Created
  • Last Reply

Per curiosità, le riedizioni della Custom (stavo pensando alla 54 ispirata alla fretless wonder, ma ci sono anche le altre) montano gli stessi frets (barrette metalliche) delle altre reissue?

 

Ma sai che con questa domanda mi hai insinuato un altro tarlo? Teoricamente anche fra R8 e R9 i tasti dovrebbero essere storicamente diversi o sbaglio? Ma non penso che nelle reissue ci siano queste differenze.......

Link to comment
Share on other sites

Per curiosità, le riedizioni della Custom (stavo pensando alla 54 ispirata alla fretless wonder, ma ci sono anche le altre) montano gli stessi frets (barrette metalliche) delle altre reissue?

Io non ne ho la minima idea, comunque domanda molto interessante.

Aspettiemo le risposte degli Storici

Link to comment
Share on other sites

Tutte le Reissues storiche attuali montano lo stesso tipo di tasti stile "vintage".

 

Le originali Custom degli anni '50 montavano invece un tasto più stretto e basso, che ha fatto guadagnare alla chitarra il famigerato nomignolo. Quando hanno pensato alla riedizione però hanno convenuto di utilizzare dei tasti normali, perché con gli originali(ammesso di riuscire a trovare ancora ai giorni d'oggi il filo metallico delle stesse dimensioni...) la chitarra sarebbe risultata insuonabile, specialmente per generi moderni.

Link to comment
Share on other sites

Tutte le Reissues storiche attuali montano lo stesso tipo di tasti stile "vintage".

 

Le originali Custom degli anni '50 montavano invece un tasto più stretto e basso, che ha fatto guadagnare alla chitarra il famigerato nomignolo. Quando hanno pensato alla riedizione però hanno convenuto di utilizzare dei tasti normali, perché con gli originali(ammesso di riuscire a trovare ancora ai giorni d'oggi il filo metallico delle stesse dimensioni...) la chitarra sarebbe risultata insuonabile, specialmente per generi moderni.

Conosci altezza dalla tastiera e larghezza dei freets originali ?

Link to comment
Share on other sites

Diciamo che dopo 2/3 rettifiche della tastiera ci si avvicina... la mia standard edl 92 è ormai prossima al refret.

Sebbene ancora suonabile sono veramente bassissimi sulla tastiera.

 

Invece la R4 ce li ha intonsi... al punto che un pelo più bassi non sarebbero neanche male.

Link to comment
Share on other sites

O forse assume un significato meno romantico, più realista e funzionale, dato che non era tutto oro nei "bei tempi andati"... [wink]

Al termine Reissue io darei il significato di "Replica Fedele" dell' originale.

Oltre ai freets diversi vi e' anche il diverso binding (allora non arrivava a coprire lo spessore dei fretees mentre oggi lo fa) e, forse, qualche altra cosa che devo ancora scoprire

Link to comment
Share on other sites

Forse la mia è una informazione sbagliata, ma mi risultava che, al di là dei frets anni '50 che davano il nomignolo di Fretless Wonder alla Custom, quei tasti piatti, bassi e più larghi, ridenominati appunto fretless, è un esperimento anni settanta che poi è stato subito abbandonato per la difficile trimmazione dei detti e del nulla che si guadagnava in comodità e velocità. [confused]

Non ci giuro, ripeto, però ricordo che nel fine '70-primi '80, ci provai anch'io a disastrare una tastiera così ma fu l'unico e mai più ripetuto esperimento ziospeck

Link to comment
Share on other sites

In effetti negli anni '70 sono state riproposte delle Custom nere con i tasti "fretless" originali.

 

Dalle mie parti girano anche delle Custom successive(fine '70/primi anni '80) a cui qualche "liutaio" ha cercato di limare i tasti facendole similari. Ce n'è una in vendita e mi pare abbia anche il corpo pancake.

Link to comment
Share on other sites

Devo ammettere che una chitarra con le barrette basse come quelle che dite mi metterebbe in estrema difficoltà, francamente è una cosa che - non so bene il perché - soffro indegnamente. Mi capita infatti che chitarre che secondo me sono ormai all'ultimo stadio e sostanzialmente insuonabili siano ritenute da altri "colleghi" tutto sommato ancora accettabili .. boh.

 

Adesso poi non vorrei dire una vaccata, ma a me sembra proprio che in determinate condizioni la chitarra non ci perda soltanto in comodità ma proprio in suono, non so se mi spiego, e penso anche al sustain eh.

Link to comment
Share on other sites

Ragionando (si fa per dire…) sui freets piatti del link di Math e confrontandoli con quelli delle ie che sono tondi, arrivo a queste conclusioni

1) freets piatti - premendo la corda, essa va a poggiare sullo spigolo del freets (lato tasto con dito premente) con probabile fruscio della corda sul resto del metallo del freets; inoltre dovrebbe risentirne il sustain oltre che la pulizia armonica della nota.

 

Cosa ne dite ?

 

Quanto sopra non avviene con i freets stondati per inversi motivi.

Link to comment
Share on other sites

Ragionando (si fa per dire…) sui freets piatti del link di Math e confrontandoli con quelli delle ie che sono tondi, arrivo a queste conclusioni

1) freets piatti - premendo la corda, essa va a poggiare sullo spigolo del freets (lato tasto con dito premente) con probabile fruscio della corda sul resto del metallo del freets; inoltre dovrebbe risentirne il sustain oltre che la pulizia armonica della nota.

 

Cosa ne dite ?

 

Quanto sopra non avviene con i freets stondati per inversi motivi.

 

Si, è lo stesso ragionamento che faccio anch'io

Link to comment
Share on other sites

Io dico che se schiacci la corda contro un tasto, al di là di quanti decimi di millimetro di metallo ci siano tra il punto di contatto e la fine del tasto la corda in quel punto si può comunque considerare "immobile" tanto è infinitesimale il suo movimento.

 

Non penso che tra tasto piatto e tasto tondo poi ci sia tutta questa differenza...

Link to comment
Share on other sites

Non penso che tra tasto piatto e tasto tondo poi ci sia tutta questa differenza...

 

Si, altrimenti non ci avrebbero neanche provato, ma la logica (e il buon senso) mi dicono che se tra un fret che degrada dallo zero (punto in cui la corda inizia a vibrare) in poi e uno che dallo zero va via parallelo al manico, il primo mi darà sicuramente meno probabilità di noie B)

Link to comment
Share on other sites

Personalmente la differenza tra il ferretto tondo e quello "squadrato" la vedrei più dal punto di vista comfort, i drammi secondo me nascono con i frets troppo bassi (es perché ripetutamente livellati) .. lì io sono ben presto ai limiti della suonabilità, scomodissimo con la sx sulla tastiera e a me pare proprio che la chitarra perda tono e sustain (magari quest'ultima considerazione è suggestione).

 

Ecco perché - a ben pensarci - non so se gradirei una frettatura di default molto bassa.

Link to comment
Share on other sites

Sicuramente è vero che tasti troppo bassi inficiano la suonabilità dello strumento. Sulla mia Stratocaster Classic '70 avevo i tastini vintage, stretti e bassi... quando è stato il momento di ritastarla, dopo parecchi anni, ho scelto di sostituirli con dei medium jumbo. Il miglioramento per me è stato notevole...certo il radius vintage da 7,25" comporta comunque un'action non bassissima ed è ostico da suonare in certi passaggi, ma il cambio ha giovato eccome in termini di comodità nell'esecuzione.

Su tono e sustain non saprei dire, a me lo strumento è sembrato migliore anche sotto quell'aspetto ma probabilmente è solo psicoacustica dovuta alla sensazione di suonare finalmente un po' più comodo [biggrin]

Link to comment
Share on other sites

Come farai a trovarli così comodi, proprio non lo so. Io che tendo a schiacciare parecchio la corda sulla tastiera, ODIO i tasti alti, perché la pressione delle dita fa stonare le note. Preferisco di gran lunga i tasti vintage, che trovo molto comodi e che non hanno quell' inconveniente lì.

Link to comment
Share on other sites

Come farai a trovarli così comodi, proprio non lo so. Io che tendo a schiacciare parecchio la corda sulla tastiera, ODIO i tasti alti, perché la pressione delle dita fa stonare le note. Preferisco di gran lunga i tasti vintage, che trovo molto comodi e che non hanno quell' inconveniente lì.

 

Beh, evidentemente è una cosa soggettiva... probabilmente il mio tocco con la mano sinistra è più leggero e mi trovo particolarmente bene con quel tipo di tasti, mentre con i tasti vintage avevo più difficoltà. Peraltro non sto parlando di tasti enormi, sono medium jumbo Dunlop molto simili a quelli che ho trovato sui manici Gibson.

Link to comment
Share on other sites

Archived

This topic is now archived and is closed to further replies.


×
×
  • Create New...