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Jumpy Guitar

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Hai fatto bene a fare come hai fatto ... a parte gli scherzi, le corde devono al massimo sfiorare e mai toccare il bordo del ponte,

ed il tailpiece deve essere sollevato il tanto che basta per far si che ciò accada. Se dovesse essere attaccato al body l'avrebbero fatto fisso, non trovi?

Hai agito in maniera corretta.

Bau

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Hai fatto bene a fare come hai fatto ... a parte gli scherzi' date=' le corde devono al massimo sfiorare e mai toccare il bordo del ponte,

ed il tailpiece deve essere sollevato il tanto che basta per far si che ciò accada. Se dovesse essere attaccato al body l'avrebbero fatto fisso, non trovi?

Hai agito in maniera corretta.

Bau[/quote']

 

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....sapevo di poter contare su di Voi, ma così facendo quindi non si va ad inficiare la compattezza ponte-body, oppure a quel punto usare del teflon intorno alla filettatura delle viti, come dice guitarmigi, per sopperire al problema delle vibrazioni, invece diversamente con l'altro criterio si rovinerebbe il Tailpiece sulla parte alta dove andrebbero ad appoggiare le corde, e in special modo se si tratta di un hardware gold la cosa non sarebbe bella da vedere......

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....sapevo di poter contare su di Voi' date=' ma così facendo quindi non si va ad inficiare la compattezza ponte-body, oppure a quel punto usare del teflon intorno alla filettatura delle viti, come dice guitarmigi, per sopperire al problema delle vibrazioni, invece diversamente con l'altro criterio si rovinerebbe il Tailpiece sulla parte alta dove andrebbero ad appoggiare le corde, e in special modo se si tratta di un hardware gold la cosa non sarebbe bella da vedere......

 

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Joe Bonamassa le tiene così....... anch'io (BUAHHHHH!!!!) da quando ero bimbo!!!!!

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....per sopperire al problema delle vibrazioni

 

Ho pensato anch'io in passato di usare teflon per "fissare" vitoni ma ho abbandonato subito l'idea perchè (pensiero mio) il teflon, avendo una sua elasticità, sarebbe sempre un cuscinetto tra il ponte-tailpiece e il body (presente i silent-block?), mentre, non mettendo niente anche se c'è del lasco, in ogni caso con la trazione delle corde una parte della superficie è sempre in forte aderenza e di conseguenza, in trasmittenza di vibrazioni. Una alternativa rigida al teflon sarebbe la Loctite, il cianurato che si usa per la tenuta dei filetti (sono figlio d'arte di idraulico) ma lascio immaginare a te il disastro se un domani ti trovassi nella necessità di dover rimetterli in gioco.:D

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Niente Mountain non era rivolto a te' date=' anzi, era una considerazione in linea con il tuo ragionamento sui post precedenti ( altezza, fissaggio e quant'altro ).

Bau!

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Capperi, Prince, ho visto la tua 347. Bellissima. Che è l'altro switch?

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Ciao Ragazzi

 

ho davvero bisogno di un vostro parere: mi è arrivata da pochi giorni una Gibson Firebird Non-Reverse, appena tolta dalla custodia

e provato i primi accordi ho notato un fastidiosissimo "friggere" (è il termine corretto?) delle corde basse (Mi, Re e La), soprattutto a partire dal 5° tasto, ma presente anche suonando in quelli precedenti; le altre corde sembrano risparmiate

 

Ho portato immediatamente la chitarra dal mio liutaio (purtroppo il negozio dove l'ho acquistata dista 200 km da casa, non sono neanche riuscito a ritirarla di persona, mi è stata spedita) il quale ha agito sul truss-rod girandolo di 1/4 (mi sembra di ricordare) in senso antiorario, la sgadevole sensazione sembra attutita, ma è ancora presente nonostante l'action adesso sia piuttosto alta

 

Le mie competenze sono praticamente nulle, avete idee in merito al problema?

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Ho pensato anch'io in passato di usare teflon per "fissare" vitoni ma ho abbandonato subito l'idea perchè (pensiero mio) il teflon' date=' avendo una sua elasticità, sarebbe sempre un cuscinetto tra il ponte-tailpiece e il body (presente i silent-block?), mentre, non mettendo niente anche se c'è del lasco, in ogni caso con la trazione delle corde una parte della superficie è sempre in forte aderenza e di conseguenza, in trasmittenza di vibrazioni. Una alternativa rigida al teflon sarebbe la Loctite, il cianurato che si usa per la tenuta dei filetti (sono figlio d'arte di idraulico) ma lascio immaginare a te il disastro se un domani ti trovassi nella necessità di dover rimetterli in gioco.'](*,)

 

Scusa Mountain se riprendo il tuo post ma volevo dirti che invece il TEFLON sarebbe assolutamente idoneo alla funzione ipotizzata, perchè è il il copolimero più compatto che esiste; l'elasticità in verità è molto limitata - ce l'ha, non sarebbe un polimero - tuttavia è "costitutiva", quantificabile nelle capacità di "torsione" "riduzione" e "spostamento".

Dal punto di vista della trasmissine sonora è invece perfetto perchè è molto liscio in superficie, ed è assai compatto nella massa (non è fibroso, essendo una sintesi).

La Loctite invece (si dovrebbe parlare di "Loctiti" poichè i cianoacrilati sono una famiglia sintetizzata in almeno 5 o 6 modi diversi da case diverse) è proprio l'ultimo prodotto da utilizzarsi su uno strumento musicale, in primis per quello che hai detto tu - è irreversibile - e poi per la elevatissima tossicità nel tempo.... considera che 10 cm. cubi di loctite sono tossici quanto un metro quadro di eternit (amianto) in condizioni disgregate (basta una goccia d'alcool.... o una cera liquida contenente PEG [polietilenglicole] POLIETILENE altamente cancerogeno, che sta nel PRONTO, e nello shampo!!!)

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Vedete, il dibattito che ogni tanto si innesca anche grazie a persone curiose come Mountain - e come pure tanti altri fratres - credo che sia un qualcosa che debba far riflettere su un punto: la necessità di perfezionare, migliorare, rendere sempre più performante lo strumento.

Infondo una Les Paul, fino a vent'anni anni fa, bastava così com'era... se la si voleva migliorare, in qualche modo rendere TECNICAMENTE e FUNZIONALMENTE PERFETTA non c'erano le tante alternative e i tanti materiali che oggi esistono.

Oggi, con una combinata a banco, un buon pezzo di alder o di mogano, e un'idea, è veramente possibile costruirsela da soli una chitarra elettrica.

Tuttavia la mentalità CUSTOM, seppure si sia fortemente diffusa in special modo negli USA con tanti atelier anche indipendenti che producono cose DA URLO, anche qui da noi non supera mai l'OVVIO ripetitivo di quelle 4 o 5 soluzioni accertate che vanno bene, ma che in sostanza non sperimentano, dunque non INNOVANO.

Non dico che bisogna ricominciare a costruire chitarre di plexiglass e di alluminio, o di carbonio, per carità......... però, guardate MIchael Spalt. Io l'ho conosciuto l'anno scorso in uno dei miei pellegrinaggi a Los Angeles; ha un laboratorio vicino Echo Park, tra la città e Downtown.....

Strumenti INCREDIBILI, che suonano in un modo incredibile.......... opere d'arte contemporanea, che trattengono tanta diversa materia, e la suonano.. perchè noi italiani che siamo il popolo della fantasia, non inventiamo più nulla....?

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Scusa Mountain se riprendo il tuo post ma volevo dirti che invece il TEFLON sarebbe assolutamente idoneo alla funzione ipotizzata' date=' perchè è il il copolimero più compatto che esiste; l'elasticità in verità è molto limitata - ce l'ha, non sarebbe un polimero - tuttavia è "costitutiva", quantificabile nelle capacità di "torsione" "riduzione" e "spostamento".

Dal punto di vista della trasmissine sonora è invece perfetto perchè è molto liscio in superficie, ed è assai compatto nella massa (non è fibroso, essendo una sintesi).

La Loctite invece (si dovrebbe parlare di "Loctiti" poichè i cianoacrilati sono una famiglia sintetizzata in almeno 5 o 6 modi diversi da case diverse) è proprio l'ultimo prodotto da utilizzarsi su uno strumento musicale, in primis per quello che hai detto tu - è irreversibile - e poi per la elevatissima tossicità nel tempo.... considera che 10 cm. cubi di loctite sono tossici quanto un metro quadro di eternit (amianto) in condizioni disgregate (basta una goccia d'alcool.... o una cera liquida contenente PEG [polietilenglicole'] POLIETILENE altamente cancerogeno, che sta nel PRONTO, e nello shampo!!!)

 

Si, infatti come materiale l'ho usato addirittura per il deltaplano, ma la forma in cui verrebbe usato sui vitoni, e cioè come nastro o corda frenafiletti messo diciamo in compressione tra le due parti non riesco a vederne la rigidità superiore a metallo-metallo o, e sono d'accordo con te al 100100, con le Loctiti. Questa impressione mi viene data dal fatto che il teflon nelle filettature è usato come guarnizione di tenuta (aria, acqua) o lubrificazione o scivolamento di parti a contatto ma non per dare rigidità tanto che un raccordo normale filetto gas in ghisa malleabile avvitato col teflon quasi lo avviti e sviti con le mani. Gira e rigira, come dici tu, è un polimero e ha sempre una sua elasticità. Ecco però, ripeto, è una sensazione per l'esperienza che mi è data dal fatto che l'ho usato per anni per lavoro e altro, ma magari le leggi fisiche di trasmissione delle vibrazioni se ne fregano delle mie sensazioni e danno ragione invece alla tua maniera di vedere la cosa...=; :D

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Entrambi. In effetti ogni tanto qualcuno pensa che l'abbia aggiunto io e mi da del matto ( giustamente )

 

Ancora due cose ti chiederei: perchè ho visto palette come la tua con su il ciùffo (lo chiamo così perchè non so il suo nome tecnico) e altre con il diamante? E' un'altra chitarra? E l'altra cosa: dove posso vedere le caratteristiche della 347 sul sito della Gibson, perchè non sono stato capace di trovarla. Sai, è che sta chitarra mi intriga...

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ciao ragazzi vi leggo da qualche mese ..è un forum bellissimo

dovevo portare la mia les paul dal meccanico perche aveva problemi

ma grazie a voi ho tenuto a mano il soldo..grazie mille

 

ho scritto solo per avvertire chi non ha un buon antivirus

che nel link che ha postato quel mattacchione di slashdue c'è un trojan

per cui non apritelo

ciauz

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Ancora due cose ti chiederei: perchè ho visto palette come la tua con su il ciùffo (lo chiamo così perchè non so il suo nome tecnico) e altre con il diamante? E' un'altra chitarra? E l'altra cosa: dove posso vedere le caratteristiche della 347 sul sito della Gibson' date=' perchè non sono stato capace di trovarla. Sai, è che sta chitarra mi intriga...

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Praticamente manico e tastiera sembrano presi pari pari della LPC, condividendo con essa anche lo shape della paletta ... anche se non ho il ricordo di averne viste col diamante esattamente come la LPC, ma solo con la 'corona'.

Questo è quanto riporta il Blue Book:

 

'ES-347 TD - double rounded cutaway semi-hollow bound body, arched figured maple top, f-holes, raised layered black

pickguard, maple back/sides/neck, 22 fret bound ebony fingerboard with pearl block inlay, tune-o-matic bridge/tunable

stop tailpiece, bound blackface peghead with pearl crown/logo inlay, 3 per side tuners, gold hardware, 2 covered

humbucker pickups, 2 volume/2 tone controls, 3 position/coil tap switches. Available in Sunburst finish. Mfd. 1978 to

1991.'

 

In queste foto puoi vedere il primo modello, con il coil switch ancora alloggiato sulla spalla ed il nut in ottone.

 

3955264334_70021cde99_o.jpg

3955264248_a20299b48a_o.jpg

 

Successivamente è stato portato in forma di miniswitch dove lo vedi sulla mia, che è un 90, quindi un 'fine produzione'.

Bau!

 

3955264134_32e83261d6_o.jpg

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