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pila78

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E hai dedotto tutto questo solo guardando quella foto? E senza provarlo, solo dalla foto, sei sicuro che non suonerà come si deve... sticazzi...

Si [rolleyes]

 

Già una volta hai detto che mi metto in cattedra, proprio non accetti che qualcuno possa avere una certa esperienza eh?

 

Quindi se un ampli non è cablato in PTP ma usa una PCB non è buono? Se la scheda è studiata bene non vedo cosa cambi...

Cambia, quello che cambia tra un Drz. piuttosto che un Carr od un Victoria (come quello a cui eri particolarmente interessato [biggrin] ) rispetto ad un Bughera.

Ma quale credi sia poi la differenza? Pensi che Bughera (Behringer) non abbia la possibilità di commissionare un ottimo progetto a capaci ingegneri?

 

Edit: e comunque la cosa che più mi puzza, molto di più della scheda in se, è la presenza degli integrati.

 

Parlando di affidabilità poi ad esempio Giulio mi sembra che non abbia avuto una bella esperienza con il suo Hiwatt, e se non sbaglio anche il tuo combo in tweed (di cui non ricordo il nome) si è guastato appena l'hai preso. B)

Anche i trattori si rompono... ma poi si riparano sempre [biggrin]

...e poi il mio pare fosse solo una resistenza, sullo standby.

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Che centra, il Victoria (a cui sono ancora interessato...) è un altra categoria anche di prezzo rispetto al The Valve, e soprattutto cambia anche (voglio sperare...) la qualità dei componenti. Se si ha lo stesso identico circuito e si usano gli stessi identici componenti un ampli PTP o PCB suonano uguali. O mi vuoi forse dire che tra un Victoria e un Bugera cambia solo il tipo di cablaggio?

 

Poi oh, io come suona non lo so e mi interessa francamente poco, ma se Giulio dice che suona bene non vedo perchè dubitarne.

Io invece il mio l'ho comprato solo perchè mi piace come suona (così come per lo stesso motivo ho comprato il Fender e avevo comprato il Marshall), e comunque non vedo che cosa abbia che non vada una scheda come questa:

 

thevalve105bimbo615638.jpg

 

Poi che ci vuoi fare, io rimango della mia idea, anche se non sono un Guru come te... [smile]

So che ne hai provati tanti, e per questo ti avevo anche chiesto un parere sul Victoria, ma scusami sai, avrei dato piu' peso a quello che dici se avessi detto: "ragazzi sapete, anche io ho provato il The Valve e vi devo dire che suona da schifo..."

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Ma si fai benissimo a rimanere della tua idea, però chissà che fine farebbe quell'opinione dopo esserti accaparrato un valvolare fatto come si deve, tipo appunto quel Victoria?

 

Poi certo c'è il discorso prezzo, ma qui non stavamo parlando di quello, altrimenti ce ne sarebbero di cose da dire. Ad esempio il fatto che spesso al posto di un valvolare mediocre, che di valvolare ha solo qualche valvola [biggrin] sarebbe meglio orientarsi verso un buon transistor. Su MM c'è una testata LAB 11 a 250 euro.

 

Un'ultima domanda a proposito della foto che hai postato: quel cosetto giallo che si vede in alto a sinistra, non sarà mica il trasformatore di alimentazione vero? [lol]

Scherzo eh...

 

Saluti e sogni d'oro dal Guru

 

37abbbd82d7d9ee8f7a686cdd54654ec.jpeg

 

[biggrin]

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Quel "cosetto giallo" così a naso direi che è un induttore.

Poi se ti va di spiegarmi anche cosa altro c'è non va nel circuito che ti ho postato, magari mi faccio un po' di cultura anche io... seriamente, non sono ironico. [smile]

Per informazione, il circuito è tutto li, non c'è altro, solo i trasformatori che sono sotto e non si vedono.

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In che senso Giulio? Non ho mai aperto un Hiwatt come il tuo di ultima generazione, ma non mi dirai che il segnale viaggia completamente su schede PCB e tutta quella "elettronica" (vedo addirittura alcuni integrati) che c'è nel The Valve.

Sinceramente a me l'interno non piace per nulla... sembra più una scheda audio che non un valvolare.

 

Quanto al riverbero, gli spring reverb che hanno fatto la storia, e quelli che li riprendono come si deve; insomma gli spring che suonano bene, son quelli gestiti dalle valvole, e non credo proprio sia questo il caso.

 

Perdona la franchezza, ma... mi conosci [biggrin]

Sono stato succinto ed impreciso, il mio riferimento era alla pulizia costruttiva poi e' ovvio che viaggiano su due livelli diversi.

Le critiche sono sempre gradite specialmente quando escono da esperienze decennali cosa da cui io sono lontano anni luce.

Che un valvolare 100 x 100 sia filologicamente allineato alla filosofia dei valvolari rispetto a degli ibridi e' senzaltro vero pero' penso si debba anche valutare l'ampli in riferimento alla categoria (classe) di appartenenza

Questo The Valve mi ha dato un'ottima impressione sonora in riferimento agli altri che ho avuto e non in senso assoluto e questo lo hai capito benissimo.

Infatti il giudizio in confronto all'Hiwatt era riferito solo alla pulizia costruttiva (e solidita' dell'insime)

Sul fronte sonoro le busca sonoramente dall'Hiwatt o dal Mercury 8, ma le suona di brutto al Bandmaster, Express 5:25 ed al Peavey Windsor e questi ultimi tre sono allineati al The Valve e confrontabili

Circa il riverbero hai anche qui perfettamente ragione ma il mio giudizio era sempre dettato dal confronto con i "pari categoria"

 

Per completezza di giudizio oggi o domani cerchero' di replicare il suono lead del The Valve sull'Hiwatt con l'uso dei pedali, un'idea del risultato ce l'ho gia' infatti cedo il The Valve e non viceversa.

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Ih ih Marco si è annuvolato [biggrin]

Dico la mia, personalissima opinione e attenzione che non conosco quell'ampli come suono che come dici giustamente è poi quello che conta.

La mia opinione è che non mi sarei aspettato la presenza dei diversi IC presenti sulla scheda, che effettivamente presenta anche quella una ingegnerizzazione molto spinta e decisamente 'moderna' che mi ha lasciato interdetto ... chissà perchè mi aspettavo effettivamente un altra vista.

Ma ripeto, questo non dovrebbe essere un pregiudizio e il verdetto dovrebbe essere emesso sul campo di battaglia.

Poi, quel tipo di progetto è costoso come avviamento, nel senso che se vuoi fare x pezzi cablati in aria è un conto, ma mettere in produzione gli stessi pezzi fatti con quel sistema deve mettere in conto anche il progetto e la realizzazione delle schede. Sembrerebbe fatto per numeri di produzione medioalti.

Una cosa però non mi trova d'accordo con Ermanno.

Sono convinto ( ma sempre IMHO ) che le apparecchiature 'di una volta' suonassero bene proprio per il 'relativo pionerismo' della realizzazione e del progetto, altro che minimo percorso del segnale e tolleranze altissime. Cablaggi disordinatissimi, metri e metri di fili, progettisti che diventavano matti soprattutto per fare in modo che proprio con componenti di non bassissima tolleranza si rientrasse comunque in un range di omogeneità che rappresentasse uno standard qualitativo elevato se non ottimo. Provate ad aprire un McIntosh o un Marantz degli anni 50/60, ma anche, per il secondo marchio, le ultime serie ancora progettate in USA degli anni 70. Del resto le apparecchiature americane degli anni d'oro non sono mai state particolarmente rinomate per il rispetto dell'ordine interno e della razionalità.

E altro che cavi di potenza infernali ( anche e soprattutto come costo ) come vanno adesso: si collegava un 2 o 3mm ai diffusori e via, le morsettiere non accettavano cavi di più alta sezione perchè non ce n'era semplicemente la necessità.

E quegli apparecchi suonavano, e suonano tutt'ora benissimo. E credo proprio per questi motivi.

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Quel "cosetto giallo" così a naso direi che è un induttore.

Poi se ti va di spiegarmi anche cosa altro c'è non va nel circuito che ti ho postato, magari mi faccio un po' di cultura anche io... seriamente, non sono ironico. [smile]

Per informazione, il circuito è tutto li, non c'è altro, solo i trasformatori che sono sotto e non si vedono.

E per fortuna che avevo scritto che scherzavo... mi sembrava una buona battuta

Ad ogni modo quello che avevo da dire l'ho già detto. [cool]

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Gianni ben saprai che ai McIntosh si abbinava il DBX che era totalmente digitale proprio per pulirne ancora di piu il segnale ed aumentarne la dinamica e range di frequenze il che comporto la riprogettazione delle casse esoteriche arrivando alle 4 vie con crossover grossi come una scatola di scrpe

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Roba digitale in quegli anni? [confused]

Io mi fermavo a metà anni 70; oltre non vado perchè è proprio da lì in poi che è subentrata la follia esoterica fine a se stessa.

Il DBX I lo sentii la prima volta nel 1977 mentre il DBX II nel 1979 (non mi posso confondere perche' nel 78 comincia a lavorare in discoteca ed ero a diretto contatto con Jimmy Rapallini noto esperto di amplificazioni a Genova)

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Condivido cio' che dice ermanno da un punto di vista qualitativo, pero' c'e da dire che gli ampli vanno valutati con le orecchie. Personalmente uso come muletto un bugera

V 22, e posso garantire, nonostante le schede pcb a mo' di pedale bheringer, che suona discretamente......nasce come emulazione del fender hot rod ( di cui ne ho avuti due) e devo dire che ci si avvicina molto....e se la devo dire tutta, come distorsione lo batte 10 a 0.....e sottolineo che costa 290 euro.

 

Io le cose in genere, le valuto in base al costo ed in base alle possibili alternative presenti sul mercato; ho avuto il budda superdrive 18 che come prezzo e' uguale al the valve, ed effettivamente, ad occhio, la qualita' dei componenti era migliore, cosi' come il cablaggio (ptp sulle finali), pero' c'e' da dire che il budda non ha due veri canali, non e' splittabile, non ha il riverbero, ha un clean molto relativo......insomma, per quanto possa essere fatto meglio, in un confronto con il the valve, perderebbe a mani basse in quanto a verstilita' ed utilizzo.

 

Tutto questo per dire che a mio avviso le cose vanno valutate sotto tutti i profili, non solo da un punto di vista puramente qualitativo.

 

Ermanno, se dai un occhiata sul forum che hai linkato, nella sezione Traiwreck c'e' una parola che ricorre spesso in merito ai cloni: Harsh sound

 

Nonostante le persone s'impegnino investendo tempo e denaro nel cercare di replicare sto' famoso TW (completamente PTP), spesso viene fuori qualche magagna.

 

Insomma, non e' detto che se un ampli sia ptp, sia un grande ampli, dipende da 1000 fattori; pensa al TW che stiamo cercando di tirar su.....mi auguro e spero che ne venga fuori un ampli con i controcosi, ma certamente non sara' un ampli versatile.

 

Un ampli mi deve appagare al 100% , cosa che gia' so' che con il TW non potra' essere....sicuramente godro' come un riccio quando lo utilizzero', ma sono sicuro che non potra' mai soppiantare la versatilita' del mio mark 3.

 

Personalmente e' il caso di dire: anche il cervello e le mani vogliono la loro parte.

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Subentro nella discussione, peró sottolineando subito che di elettronica ci capisco poco. Mi esprimo quindi riguardo al solo suono di un'ampli, io sono dell'opinione che il problema di qualunque ampli versatile anche di qualità alta, è che difficilmente riuscirà ad eccellere in uno qualsiasi dei suoi suoni ed è per questo che preferirei avere ad esempio due amplificatori di buona qualità col loro specifico suono (non versatili), nel quale eccelgono, in modo d'ottenere la mia sonorità cercata (in pulito e nel crunch).. Spero si comprenda cosa voglio dire [biggrin] certo bisogna anche trovare il proprio sound prima.. Non è possibile per me, mettere un ampli la cui forza è la versatilità a paragone con un'altro con il suo solo specifico sound..

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....Insomma, non e' detto che se un ampli sia ptp, sia un grande ampli...

Ma chi ha mai detto questo?

 

Invece ho detto questo, riferendomi inizialmente al paragone tra Hiwatt e The Valve:

 

...Non ho mai aperto un Hiwatt come il tuo di ultima generazione, ma non mi dirai che il segnale viaggia completamente su schede PCB e tutta quella "elettronica" (vedo addirittura alcuni integrati) che c'è nel The Valve.

Sinceramente a me l'interno non piace per nulla... sembra più una scheda audio che non un valvolare...

Sarebbe come dire che se guardando "dentro" ad un trattore e trovandosi davanti il motore e le altre parti di una panda, non si potesse affermare che quell'oggetto non è adatto a fare il lavoro di un trattore. Non credo ci sia bisogno di affossarsi in un campo per capirlo no?

 

...se viene fuori che dentro l'ampli il segnale corre solo su scheda pcb e il tutto è condito da vari circuiti integrati degni di una scheda digitale mi sento tranquillamente di poter affermare, che quell'apparecchio non è un amplificatore valvolare costruito come si deve e che mai e poi mai suonerà come tale....

Ho ulteriormente ribadito, rispondendo si alla seguente domanda:

 

E hai dedotto tutto questo solo guardando quella foto? E senza provarlo, solo dalla foto, sei sicuro che non suonerà come si deve... sticazzi...

 

Poi ho sottolineato che:

 

...e comunque la cosa che più mi puzza, molto di più della scheda in se, è la presenza degli integrati.

 

Ho anche detto, forse malamente, un qualcosa che doveva significare che la modalità di assemblaggio ed i componenti sono determinanti per ottenere un buon valvolare; tra l'altro se così non fosse non si spiegherebbe perchè un colosso come Behringer non riesca ad immettere sul mercato ottimi ampli a tubi a prezzi stracciati. Per loro sarebbe molto semplice, se si trattasse solo di una questione di buon progetto e se il tutto si potesse affidare all'elettronica pcb ed a una manciata di integrati

 

Tornando a noi Roger [smile]

 

Della mancata versatilità, il Budda se ne dovrebbe fare un vanto, come giustamente dice mcparolains ; come pure un vanto dovrebbe spesso essere all'assenza del riverbero, che ultimamente viene sempre più visto come il prezzemolo; mentre invece è una cosa seria.

Non basta buttare lì tre molle (ueh.. non mi riferisco certo ai Mark eh) se attorno a queste non è costruito un adeguato circuito valvolare, che costa quasi come mezzo ampli in termini di assembaggio. A quel punto, nel comune caso del "prezzemolo" penso che spesso sarebbe meglio un buon onesto digitale.

 

...ma certamente non sara' un ampli versatile.

 

Un ampli mi deve appagare al 100% , cosa che gia' so' che con il TW non potra' essere....sicuramente godro' come un riccio quando lo utilizzero', ma sono sicuro che non potra' mai soppiantare la versatilita' del mio mark 3.

E qui... se posso dall'alto della montagna del guru , [flapper] vedo nella sfera di cristallo... [biggrin] che su questo abbaglio della versatilità col tempo cambierai idea....

 

Tutto con determinazione... ma IMHO naturalmente. [wink]

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Scusate, mi viene da scrivere un'ovvietà mostruosa ma non resisto.

 

E' chiaro che nessuno di noi - anzi credo a nessuno proprio - gradisce suonare chitarre, ampli o pedali di M,

ma a un buon momento si sa bene che c'è sempre qualcosa di migliore di quello che abbiamo (qualcosa di più valvolare, di più truebypass, di più gibson59 etc.), è che se pensiamo solo a LA ROBA invece di fermarci a suonare con quello che abbiamo rischiamo solo di passare la vita insoddisfatti su MM alla rincorsa della qualità assoluta.

 

Orbene, prima che me lo suggerisca Bob, aggiungo volentieri un "viva la gnocca".

 

[biggrin]

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Sulla questione versatilita' condivido che questa sia un po' aleatoria.

Se non la pensassi cosi' non avrei sposato l'idea Trainwreck visto che comunque l'Hiwatt restera' a casina sua bello al caldo.

Pero' molto dipende dal "palato" che si ha perche' comunque un Mesa ed ora un The Valve li trovo adatti ad affrontare sia il clean che il lead senza pero' pernsare di avere un misto Hiwatt+Marshall nello stesso case.

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Pero' molto dipende dal "palato" che si ha perche' comunque un Mesa ed ora un The Valve li trovo adatti ad affrontare sia il clean che il lead senza pero' pernsare di avere un misto Hiwatt+Marshall nello stesso case.

Certo, però secondo me la questione non va ridotta alla dicotomia clean lead o clean crunch, quanto ad un carattere proprio di ogni "buon" ampli, che fa si che ognuno di questi signori non possa dare il meglio di se su tutti i generi, con tutte le "mani" e con tutte le chitarre, ma sia portato soltanto verso alcuni settori... un po' come avviene con le persone. [biggrin]

Questo è forse l'aspetto che più mi affascina negli amplificatori.

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Ermanno, forse mi sono spiegato male

C'e' chi cerca "il suono clean" ed "il suono lead o crhunc" (per non fare un elenco) e si rivolgera' ad un Hiwatt/Carr ed ad un Marshall Plexi/Vox

C'e' anche chi cerca in un unico ampli quanto sopra e dovra' "accontentarsi" (in senso buono) di un ampli multi-porpuose nel senso che un ampli eclettico e versatile che racchiuda in se i suoni Hiwatt e Marshall di riferimento non penso proprio che possa esistere anche perche' buon peso fa anche il cono ed e' piu' facile abbinare una SUA cassa ad un Hiwatt ED ad un Marshall.

 

A cercare di fondere in un unico ampli due mondi diversi ci provano in tanti tipo Blackstar che fa ottimi prodotti ma l' ISF rimane sempre un compromesso.

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Ho capito e ti eri ben espresso [smile]

 

Ma quello che volevo aggiungere è che se ad es. parliamo di clean, ce ne sono diversi. Personalmente non gradirei suonare del country con un Hiwatt.

Mentre magari lo farei molto più volentieri con un Mesa Lonestar Classic che risponde alle pennate o alle dita in modo più adatto a quel genere. Però se ti dovessi dire quale clean mi piace di più tra quello del Mesa e quello di un DR103, direi Hiwatt. Insomma ci son tanti aspetti...

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La mia esperienza e' limitata e non conosco personalmente il Lonestar (solo di fama)

Ad oggi Hiwatt e' quello che piu' mi soddisfa ed appaga, ce ne saranno senzaltro altri come puo' essere il contrario

Di certo mi e' venuta "fame" di suoni piu' sporchi che con il pedalame riesco ad ottenere anche sol DG504, ma sono sempre dei surrogati e di qui e' partita la caccia ad un ampli alla bisogna.

L'attuale 2/50 in Lead e' molto convincente, ma su queste sonorita' sono all'inizio e non e' nemmeno detto che arrivero' alla fine del percorso perche' di fare la vita che ho fatto con le chitarre non ci penso nemmeno (e non ci pensa manco il c/c), vediamo che succede con il Train (se va in porto) anche se lui vorra' un suo cono meno gonfio dell'attuale FC12A (e giu' altri soldi)… AAAAAALT, prima mi faccio le ferie (se Dio vuole) e poi ne riparliamo [biggrin]

Che poi se vendo l'Ovation il 2/50 potrebbe anche fermarsi...

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