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harley

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Quella di Edge direi che è una Country Genlteman, sul doppio toggle non so esserti utile perchè delle Gretsch so proprio pochino (purtroppo!)...

L'altra non so.

Le Gretsch made in japan come vanno considerate ? Ho visto una Country Gentleman a 2000 ma con gli occhi a mandorla, e del 2007

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aò piuttosto, ma quella che ha in mano

cos'è, una L5??? coi P90?? (son P90 poi?)

 

 

Scusate l'OT

 

ma non posso far a meno di sottolineare il video postato da Sugamara!!! A quanto ho capito è un film documentario a titolo It might get loud... porca miseria, deve essere davvero interessante... qualcuno di voi lo ha visto? sinceramente di Edge e dell'altro non me ne può fregar de meno... ma Page in questo film sembra raccontare cosucce davvero fighe sulla chitarra, avete visto il filmato in cui accenna a Whola lotta love... da notare le espressioni degli altri due [lol]

 

Suga... ma il documetario è in commercio o dobbiamo sperare che prima o poi qualche canale tv lo trasmetta pure qui da noi? ne sai qualcosa?

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Le Gretsch made in japan come vanno considerate ? Ho visto una Country Gentleman a 2000 ma con gli occhi a mandorla, e del 2007

 

Le Gretsch odierne sono tutte con gli occhi a mandorla(a parte 2/3 modelli celebrativi ipercostosi), tranne la serie Electromatic che mi pare sia Koreana(o cinese, boh!).

 

Ottimi strumenti, in tutto e per tutto. Il migliore rapporto Q/P paiono averlo gli esemplari Brian Setzer, che ripropongono i modelli vintage con qualche miglioria in salsa moderna(le manopoline a forma di dado da giuoco vanno cambiate all'istante...)

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Scusate l'OT

 

ma non posso far a meno di sottolineare il video postato da Sugamara!!! A quanto ho capito è un film documentario a titolo It might get loud... porca miseria, deve essere davvero interessante... qualcuno di voi lo ha visto? sinceramente di Edge e dell'altro non me ne può fregar de meno... ma Page in questo film sembra raccontare cosucce davvero fighe sulla chitarra, avete visto il filmato in cui accenna a Whola lotta love... da notare le espressioni degli altri due [lol]

 

... con The Edge che si alza come se fosse entrato il preside!!! [biggrin]

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Scusate l'OT

 

ma non posso far a meno di sottolineare il video postato da Sugamara!!! A quanto ho capito è un film documentario a titolo It might get loud... porca miseria, deve essere davvero interessante... qualcuno di voi lo ha visto? sinceramente di Edge e dell'altro non me ne può fregar de meno... ma Page in questo film sembra raccontare cosucce davvero fighe sulla chitarra, avete visto il filmato in cui accenna a Whola lotta love... da notare le espressioni degli altri due [lol]

 

Suga... ma il documetario è in commercio o dobbiamo sperare che prima o poi qualche canale tv lo trasmetta pure qui da noi? ne sai qualcosa?

Il film è uscito solo in lingua originale un paio d'anni fa circa, forse poco meno, ma in italia mi sembra non sia stato passato che io sappia, forse sulle pay tv..

Qualcuno l'anno scorso mi passò anche un link per vederlo coi sottotitoli in nonmiricordoqualecazzdisito, ma purtroppo richiedeva dei plug in che il mio (vecchio) browser non aveva, e siccome di originale in questo hard disk c'è forse l'orologio di winzozz, non mi son arrischiato a scaricare nulla :D

 

(però se qualcuno è così gentile da ripassarmi quel link, ora me lo apro col mac, e se nemmeno quello funziona, page, white ed edge possono andare a fare una corsa coi sacchi in un campo minato ghghgh)

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Il documentario ce l'ho anch'io, in divx lo ammetto, però prima o poi lo voglio prendere in DVD, è una questione personale, una delle cose che tengo ad avere originale.

 

Certamente, per i fan pageani (come me) è una grande occasione per sentire qualche piccola curiosità o accenno di storia direttamente dalla bocca del magister.

Ma io lo trovo molto interessante sotto diversi punti di vista, tra i quali:

 

- il fatto che non sia il solito documentario con l'inviato sul campo e la voce narrante (con tutto il rispetto per Angela padre e figlio, nei confronti dei quali nutro una profonda stima e ammirazione da sempre), bensì sia raccontato in prima persona dai protagonisti

 

- un documentario che spiega per ciascuno dei tre la concezione personale di strumento, il modo in cui lo utilizzano e il percorso compositivo

 

- la decisione - molto azzeccata a mio avviso - di interpellare tre musicisti provenienti da contesti e generazioni diversi e metterli insieme.

Adesso, ho letto molte critiche circa il criterio di scelta dei protagonisti, c'è chi avrebbe lasciato volentieri a casa, che so, White per preferirgli tipo Clapton.

 

Io personalmente quello che conoscevo meno era proprio White.. certo, qualcosina degli stripes ce l'ho sul computer, ma dei raconteurs non sapevo nulla.

 

Page lo conosciamo tutti, nel documentario riveste il ruolo del matusa-Beethoven stagionato che parla come un vecchio saggio e il resto sta ad ascoltare.. ma mica tanto.

 

Edge rappresenta secondo me l' "uomo della tecnologia", ovvero colui che sicuramente fra i 3 utilizza maggiormente effetti (adesso ho presente la parte in cui fa sentire Elevation con e senza effetti, ma poi se non sbaglio c'è anche la scena dove illustra il memory man)

 

White l'ho trovato come il più "creativo" tra i tre, mi salta in mente la scena dove costruisce quella rudimentale chitarra monocorda il cui suono si confonde coi muggiti delle mucche dall'inquadratura, oppure quando registra le canzoni con l'acustica o il piano. E' un personaggio, a differenza degli altri due, che sinceramente devo ancora capire..

 

Le inquadrature sono molto curate, a partire dalle scene del cottage di campagna di White, per finire alla villetta vittoriana di Headley Grange dove è stata registrata When the leevee breaks (gli artifizi sonori sono una delle cose che mi piacciono di più della personalità di Page - avete presente la batteria in quel brano?), e dove il documentario si chiude con Page stesso che suona battle of evermore col mandolino.

 

 

A prescindere che non vi piaccia uno oppure tutti e tre, sicuramente un documentario che mi sento di consigliare a chitarristi, cultori dello strumento così come a semplici appassionati e curiosi. [smile]

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eeeehhhhh come non quotarti Mat, intanto dico subito che Clapton lì non c'entrava una sega, chi ha affermato di aver visto meglio lui al posto di White è un limitato in quanto non sa andare oltre certi generi o sonorità, e bada, non parlo di gusti visto che Clapton piace pure ammè (e vorrei vedè!) ma proprio di apertura mentale verso la "musica" e le sue evoluzioni in base agli artisti e alle persone. Sono tre musicisti che, ognuno a modo proprio, ripercorrono le tappe fondamentali della propria evoluzione artistica spalmata su tre generazioni diverse, e non (come sicuramente ha interpretato chi avrebbe voluto Clapton) tre chitarristi che si sono riuniti per una jam session.

 

Io vidi i White Stripes dal vivo nel 2003 e Jack White mi ha lasciato letteralmente di merda per quanto sapesse "riempire" il palco da solo, avendo solo quella quattroquartista di sua sorella, e occhio, non eravamo dentro a una birreria ma bensì al Flippaut di Bologna, davanti a 15mila persone (basti pensare che dopo di loro han suonato i QUOTSA e gli Audioslave).

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Bel report Matteolp!

Ancora non ho avuto il tempo di vedermi il documentario ma non ho alcuna intenzione di perdermelo. Aldilà dei gusti è sempre un piacere sentire parlare qualsiasi musicista di musica... si impara sempre qualcosa! La mia era solo una battuta... certo come gusti, Edge e White non mi piacciono... ma ripeto questo non influisce sull'interesse complessivo del documentario. Poi condivido la scelta di mettere a confroto tre generazioni di chitarristi così diversi, rende particolarmente interessate il documentario... però forse avrei scelto altri compagni per Page... ma va bene così, alla fine sono gusti... [thumbup]

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eeeehhhhh come non quotarti Mat, intanto dico subito che Clapton lì non c'entrava una sega, chi ha affermato di aver visto meglio lui al posto di White è un limitato in quanto non sa andare oltre certi generi o sonorità, e bada, non parlo di gusti visto che Clapton piace pure ammè (e vorrei vedè!) ma proprio di apertura mentale verso la "musica" e le sue evoluzioni in base agli artisti e alle persone. Sono tre musicisti che, ognuno a modo proprio, ripercorrono le tappe fondamentali della propria evoluzione artistica spalmata su tre generazioni diverse, e non (come sicuramente ha interpretato chi avrebbe voluto Clapton) tre chitarristi che si sono riuniti per una jam session.

 

Io vidi i White Stripes dal vivo nel 2003 e Jack White mi ha lasciato letteralmente di merda per quanto sapesse "riempire" il palco da solo, avendo solo quella quattroquartista di sua sorella, e occhio, non eravamo dentro a una birreria ma bensì al Flippaut di Bologna, davanti a 15mila persone (basti pensare che dopo di loro han suonato i QUOTSA e gli Audioslave).

 

Mi hai fatto venire brividi e ricordi! ero anche io a quel concerto! ed anche io rimasi a bocca aperta quando vidi e senti white! davvero un mostro

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Quoto assolutamente sia Matteo che Luca...il documentario è uno di quei video che riguarderei anche cento volte con lo stesso entusiasmo della prima.

 

Per me la scena iniziale è S-U-P-E-R-L-A-T-I-V-A e ci sono anche alcune registrazioni di repertorio che fanno venire le lacrime agli occhi (quelle di Page da piccolo che suona lo skiffle). Sopratutto concordo sul fatto che non avrebbe avuto senso un documentario solo su Page o con qualche altro chitarrista proveniente dalla sua stessa generazione: sarebbe stato un documentario su un pezzo della storia del rock altrettanto interessante magari...ma questo è un'altra cosa: è il confronto tra tre modi completamente differenti di concepire l'approccio allo strumento.

 

Infine volevo dire anch'io una cosa su Jack White: per me è un chitarrista formidabile con una forte vena di genialità...

Personalmente sono rimasto molto affascinato da quel suo modo "istintivo ed essenziale" di concepire il rapporto con lo strumento, ma più in generale anche dalla maniera in cui interpreta la sua musica ripartendo dalle "origini" per esprimere autenticamente l'emozione che si prova. Non voglio dire altro in questo senso perchè se uno guarda il video, ascolta le sue parole, la sua storia, la sua musica capisce benissimo quello che intendo dire.

 

Giulio chiedeva che chitarra avesse in mano: se guardate il video lui (Jack White) lo spiega che chitarra è...[lol]

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Mi hai fatto venire brividi e ricordi! ero anche io a quel concerto! ed anche io rimasi a bocca aperta quando vidi e senti white! davvero un mostro

ma vogliamo parlare dei QUOTSA che si son portati come feat Mark Lanegan? :D

 

E del diluvio che s'è abbattuto sul finale di Cochise degli Audioslave, quasi fossimo tutti nel video originale? mancavano i fuochi d'artificio e Alan Parker che dirigeva il tutto e poi era istess :D

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ma vogliamo parlare dei QUOTSA che si son portati come feat Mark Lanegan? :D

 

E del diluvio che s'è abbattuto sul finale di Cochise degli Audioslave, quasi fossimo tutti nel video originale? mancavano i fuochi d'artificio e Alan Parker che dirigeva il tutto e poi era istess :D

 

audioslave... perché vi siete sciolti!?! [crying] volevo vedermeli live almeno una volta!!! [crying] [crying] [crying]

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  • 2 weeks later...

Quoto assolutamente sia Matteo che Luca...il documentario è uno di quei video che riguarderei anche cento volte con lo stesso entusiasmo della prima.

 

Per me la scena iniziale è S-U-P-E-R-L-A-T-I-V-A e ci sono anche alcune registrazioni di repertorio che fanno venire le lacrime agli occhi (quelle di Page da piccolo che suona lo skiffle). Sopratutto concordo sul fatto che non avrebbe avuto senso un documentario solo su Page o con qualche altro chitarrista proveniente dalla sua stessa generazione: sarebbe stato un documentario su un pezzo della storia del rock altrettanto interessante magari...ma questo è un'altra cosa: è il confronto tra tre modi completamente differenti di concepire l'approccio allo strumento.

 

Infine volevo dire anch'io una cosa su Jack White: per me è un chitarrista formidabile con una forte vena di genialità...

Personalmente sono rimasto molto affascinato da quel suo modo "istintivo ed essenziale" di concepire il rapporto con lo strumento, ma più in generale anche dalla maniera in cui interpreta la sua musica ripartendo dalle "origini" per esprimere autenticamente l'emozione che si prova. Non voglio dire altro in questo senso perchè se uno guarda il video, ascolta le sue parole, la sua storia, la sua musica capisce benissimo quello che intendo dire.

 

Giulio chiedeva che chitarra avesse in mano: se guardate il video lui (Jack White) lo spiega che chitarra è...[lol]

 

Ragazzi riesumo questo topic perchè ho finalmente visto il documentario ed è veramente bello, ci sono alcuni passaggi memorabili... quando Page entra nella villa in cui hanno registrato IV e spiega come Bonzo ha registrato la batteria di when the levee breaks è commovente!!!! Inoltre ci tengo a dire che mi sono profondamente ricreduto su Jack White, quoto completamente Muffinman... White è un Artista vero ed ha backgroud culturale di tutto rispetto... su di lui mi ero fatto un idea deltutto errata e piena di preconcetti (maledetti mondiali di calcio [lol])! Mentre su di Edge, non me ne vogliate ma il video conferma tutte le mie convinzioni su di lui e gli U2... a me non piacciono per nulla e onestamente nel video sembra davvero fuoriluogo (per me ovvio)... la scena in cui jammano sul pezzo degli U2 l'ho trovata soporifera IMHO

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Mentre su di Edge, non me ne vogliate ma il video conferma tutte le mie convinzioni su di lui e gli U2...

IMHO, nell'olimpo fino a Unforgettable Fire, già The Joshua Tree mostrava "canonicità guidata" (sì insomma, un pò come il Black Album dei Metallica), mentre con Zooropa (si lo so, c'è stato Ruttle and Hum prima, ma era una raccolta con 5 inediti) si sono autocelebrati il loro funerale.

E ripeto, PER ME eh ;)

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IMHO, nell'olimpo fino a Unforgettable Fire, già The Joshua Tree mostrava "canonicità guidata" (sì insomma, un pò come il Black Album dei Metallica), mentre con Zooropa (si lo so, c'è stato Ruttle and Hum prima, ma era una raccolta con 5 inediti) si sono autocelebrati il loro funerale.

E ripeto, PER ME eh ;)

 

A me gli U2 non fanno impazzire, anzi, però ritengo Achtung Baby un gran disco, molto bello.

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