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Gibson Model Year 2014


matbard

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... comunque con 'ste simpatiche novità bindinghesche in Cina ne staranno stappando di quello buono!!!!

 

Dal 2014 cambiano anche sistema di numerazione seriale, per cui sarà(in teoria) più difficile contraffare un originale.

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Esatto, e guardate come sono i tasti...

 

eh, l'avrà voluta così Warren! non è una vera signature, da quello che ho capito è semplicemente partito da una r8 e ha deciso le specs...

(il colore l'ha scelto sfogliando beauty of the burst)

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Esatto, e guardate come sono i tasti...

 

I tasti sono così perchè il modello lo ha richesto volendo proporre una serie vintage riportata ai giorni nostri (quindi ritastata), un po come quelle cagate di chitarre talmente relicate da inserirci la rottura della paletta solo perche l'originale ha la paletta rotta.

La Gibson ha iniziato a montare il binding in plastica nel tardo '52 e da allora fino a ieri è sempre stato al lato del tasto.

fare una tastiera con questo sistema è un dispendio enorme, rispetto a mettere il tasto sopra. Togliendo questa lavorazione la chitarra dovrebbe costare almeno 200 euro in meno, ma ad essere buono.

Comunque a parte questo ,le cinesi rimangono sempre riconoscibili per molti altri particolari.

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Dal 2014 cambiano anche sistema di numerazione seriale, per cui sarà(in teoria) più difficile contraffare un originale.

Che poi l'ossessione per l'indistinguibilità del fake dall'originale, comincio a pensare, riguarda soprattutto, come dire, i venditori spesso “di secondo livello”, quelli che mettono questi annunci sui mercatini o mercatoni on line per inchiappettare incauti acquirenti dovendo far credere che si tratti di originali strumenti Gibson. Io non so se questi qui sono “i cinesi”, magari sono intermediari locali che si credono furbi assai.

 

Ho l'impressione - soprattutto ultimamente che vedo sempre più demo e video su YT imho solo apparentemente amatoriali - che il discorso più spinto attualmente sia quello del fake "alla luce del sole", lo sdoganamento del tarocco come chitarra che, se uno sa il fatto suo, può rivelarsi una furbata sapendo setupparla e/o sostituire wiring e pu (cioé azioni che molti si precipitano a fare anche con strumenti originali e costosi).

 

In sostanza, a parità di chitarra, il concetto vira da "strumento per gonzi" a "strumento per furbi". Se non è marketing questo [scared] .

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ma sapete che c'è anche chi si fa costruire da dei liutai americani delle repliche di Les Paul uguali in tutto e per tutto agli originali (chi le fa dice anche meglio)? ...logo Gibson compreso, e che alla fine vengono a costare molto di piu' delle Gibson originali stesse.

Ora mi chiedo, qualità a parte, cosa cambia rispetto a un tarocco cinese? Mi spiego meglio, non si tratta sempre di falsificare un marchio (quello Gibson)? No, perchè io ero rimasto che era un reato...

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ma sapete che c'è anche chi si fa costruire da dei liutai americani delle repliche di Les Paul uguali in tutto e per tutto ... No, perchè io ero rimasto che era un reato...

Chissà perchè mi è venuto subito in mente S...h :rolleyes:

E aggiungerei 'e che anche suonano meglio', visto che ha rimandato indietro alla Gib per anni le signature che gli facevano apposta.

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Avevo beninteso, però non so darti una risposta.

E' una domanda tipo quella che si pongono le donne, "perchè se una donna va con tanti uomini passa per put***a, mentre se un uomo va con tante donne, per figo?" [lol]

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Non c'entra ma fatemelo dire. [smile]

Se avessimo la capacità e la maturità di "andare oltre" il logo, ne guadagneremmo tutti, di conseguenza i marchi storici dovrebbero rimboccarsi le maniche, abbassare prezzi e cresta.

Ma purtroppo, per la maggior parte degli acquirenti di oggi, la scritta sulla paletta è indispensabile come lo è il coccodrilletto sulla polo per i fighetti da bar. [rolleyes]

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Non c'entra ma fatemelo dire. [smile]

Se avessimo la capacità e la maturità di "andare oltre" il logo, ne guadagneremmo tutti, di conseguenza i marchi storici dovrebbero rimboccarsi le maniche, abbassare prezzi e cresta.

Ma purtroppo, per la maggior parte degli acquirenti di oggi, la scritta sulla paletta è indispensabile come lo è il coccodrilletto sulla polo per i fighetti da bar. [rolleyes]

 

Pensa che invece io uso le polo comprate da Decathlon... son proprio un pezzente [biggrin]

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Io da anni vado oltre il logo ma non posso negare che, all'inizio, avere la scritta gibson sulla paletta mi affascinava a prescindere dalla bontà della chitarra.

Sai perchè? Perchè quando un prodotto è decantato, magnificato ( anche sognato aggiungo ) ed ha anche un costo impegnativo, ci si aspetta che abbia anche caratteristiche ai massimi livelli, cosa che poi non ha sempre riscontro provando di persona e sulla propria pelle.

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Però non ti nego che pagherei per riavvertire l'emozione che provai quando acquistai la mia prima gibson ovvero una flyng v faded.

La cosa assurda è che quando 2 anni fa presi una custom la valutai molto freddamente mentre, da teenager, era la chitarra dei sogni che ritenevo inarrivabile (probabilmente anche perchè la vedevo in mano ad artisti famosi, altor fattore importante).

Come hanno scritto altri penso che se molti inziassero a valutare gli strumenti senza far caso al logo i marchi storici dovrebbero rimboccarsi le maniche.

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Vero. 'Riposare sugli allori', mi pare si chiami così.

Brava Fender invece, mi tocca dirlo un'altra volta. Hanno una gamma che veramente accontenta tutti i gusti e soprattutto per certi modelli non si riesce a capire perchè siano relativamente economici rispetto a modelli di prezzo ben superiore ( vedi il solito esempio Baja vs. 52 )

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Sai perchè? Perchè quando un prodotto è decantato, magnificato ( anche sognato aggiungo ) ed ha anche un costo impegnativo, ci si aspetta che abbia anche caratteristiche ai massimi livelli, cosa che poi non ha sempre riscontro provando di persona e sulla propria pelle.

 

Sicuramente Gianni lo saprai già come funziona quando una azienda decide il posizionamento di mercato per un proprio prodotto, e questo è indipendente dalla qualità dello stesso e dal costo di produzione.

Ho letto da qualche parte che un'azienda produceva mi sembra un orologio (non sono sicuro fosse un orologio, ma cambia poco), e messo sul mercato non se lo fumava nessuno. Il loro responsabile del marketing ebbe così una pensata: se prima il prodotto costava al pubblico 1000, lui pensò di cambiarne il prezzo e si misero a venderlo a 2500... lo stesso identico prodotto, solo posizionato in un'altra fascia di mercato per oggetti piu' di lusso. Sai cosa successe? Successe che le vendite finalmente andarono bene... cioè, a 1000 non lo comprava nessuno e a 2500 invece si, lo stesso prodotto. Pensa te...

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Vero. 'Riposare sugli allori', mi pare si chiami così.

Brava Fender invece, mi tocca dirlo un'altra volta. Hanno una gamma che veramente accontenta tutti i gusti e soprattutto per certi modelli non si riesce a capire perchè siano relativamente economici rispetto a modelli di prezzo ben superiore ( vedi il solito esempio Baja vs. 52 )

 

Gianni guarda, io ho 3 Fender "economiche", 2 messicane (una tele classic 50 e una strato classic player) e l'ultima japan che ho preso e sono una piu' bella dell'altra... se non ci fosse scritto e mi dicessero che sono americane io ci crederei. Sarà anche che io mi accontento, ma chi si accontenta gode, e io godo. La tele poi è una roba... praticamente l'80% delle volte suono con quella.. [drool]

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Se è per quello, anche io..di strumenti MIM ne ho avuti 4, di cui due presi usati, e ne sono felicissimo. Tant'è che la C70 (presa a un prezzo di cui quasi mi vergogno) non mi fa rimpiangere modelli USA, nè mi fa venire voglia di cambiarla.

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Beh infatti potrei dire ( non vorrei incensare ma è cosa che penso ) che il concetto sia: vi diamo il vostro sogno, e anche un buono se non ottimo strumento, non importa quanto vuoi o puoi spendere, ma sappi che vale sempre i soldi che costa e che non ne rimarrai deluso o pentito. E mi sembra una filosofia vincente.

Tra l'altro sto notando ( e non parlo solo di Fender ) che gli strumenti di costo medio ( intendo sotto i 1000 anche abbondantemente ) in questi ultimi anni stiano sfoggiando una qualità di realizzazione e standard di finitura molto alti rispetto al passato, e con risultati sonico-timbrici di tutto rispetto. Non se lo riscontrate anche voi, ma per queste fascia di prezzo potresti tranquillamente acquistare on-line con un patema d'animo molto minore che non facendo la stessa cosa per una roba da 2 o 3000 pezzi da otto.

E on line se gliela rimandi entro 10 giorni non fanno neanche beh, mentre in certi negozi una volta varcata la soglia non ti riconoscono più neanche due ore dopo, anche se hai speso una cifrona, ma qui sto divagando, scusate.

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Guarda, la mia Strato azzurrina CP60, so che non si dovrebbe fare, l'ho comprata nuova "sulla carta", nel senso che l'ho ordinata perchè in negozio non l'avevano di quel colore e a me piaceva il sonic blue e volevo solo quello [biggrin] ...mentre la tele l'ho comprata usata da uno che la vendeva sul MM, e siccome viene dalla Sicilia non l'ho provata prima neanche quella...

Mi è andata bene in entrambi i casi devo dire.

 

PS: poi ho preso la LP R4 da Alnico sulla fiducia... ma li andavo sul sicuro [thumbup]

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