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consiglio su prima gibson


diegograssi92

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Vabbè... adesso le chitarre si valutano "a peso"...

 

- Scusi, mi darebbe 4kg di Les Paul?

- ho fatto 4Kg e 200g, che faccio, lascio?

Sono d'accordo con te che le chitarre bisogna averle per sentirne la differenza e tutte hanno il loro suono e può piacere di più un suono anziché un altro ma è questione di gusti personali , ma io parlavo di questo quando ho postato i miei commenti e passare per fesso non mi piace proprio!!!!

Se hai 6 kg di les paul del 59' te li compro subito io

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beh, ora non lo trovo ma ricordo di aver letto un articolo dove si sosteneva che le chitarre più leggere potessero in media suonare meglio...

più precisamente -se non ricordo male- si diceva: leggera = più attacco e brillantezza, più pesante = più sustain ma suono più basso e forse "ingolfato", dunque in realtà anche qui va a preferenze!

 

 

 

ah si, eccolo qui! però è la gibson a dirlo, la quale seleziona i legni per le CS proprio in base al peso...

[/quote

 

TORNA ALL'INDICE

PERCHE' STRUMENTI APPARENTEMENTE IDENTICI SUONANO IN MODO DIFFERENTE?

COSA CONTRIBUISCE A FARE SUONARE UNO STRUMENTO IN MODO STRAORDINARIO?

 

Lo scopo di questo articolo è mettere un po' di ordine sulla materia spiegandola in termini comprensibili a tutti.

 

All termine della lettura sarete per la prima volta in grado di selezionare, utilizzare e miscelare i vari legni per ottenere il suono che voi o il vostro cliente avete in mente.

 

Cercherò di spiegarmi nel modo più comprensibile possibile e mi perdoneranno gli esperti per alcune semplificazioni che però sono d'obbligo al fine di mettere questa conoscenza a disposizione di tutti.

 

Il contenuto di questo articolo è unico e molto più specifico di tutto ciò che siamo stati abituati a leggere fin'ora ed è il frutto di tanto studio, di tanti segreti e di 30 anni di liuteria con circa 400 strumenti tra bassi e chitarre costruiti.

 

Vi prego perciò, nel farne libero uso, di citare la fonte e il link da cui avete attinto queste informazioni (www.frudua.com).

 

==============================================================================

 

Il suono di uno strumento elettrico è fortemente influenzato da diversi fattori tra cui principalmente il tipo di pickup impiegati e il loro posizionamento lungo la scala.

 

Al legno va la responsabilità di risuonare e restituire a corde e pickups l'energia da tradurre in suono.

 

Ad esso è relegato perciò il ruolo più importante per il liutaio e per il musicista professionista: fare la differenza tra uno strumento "normale" ed uno "straordinario".

 

Due sono i fattori di vitale importanza per il suono di uno strumento:

1) la purezza della vibrazione della corda (sustain).

2) la timbrica

 

Nel disegnare uno strumento occorre perciò utilizzare legni in modo che essi favoriscano al massimo la vibrazione della corda senza interferire e al contempo selezionandoli, abbinandoli e lavorandoli in modo da ottenere la timbrica che cerchiamo.

 

Ecco perchè costruire o trovare uno strumento eccezionale non è cosa facile.

 

LA VIBRAZIONE DELLA CORDA

 

Per semplificare pensate al suono in termini di risonanza. Un manico risuona ad una determinata frequenza, quella del legno (o DELLA SOMMA dei legni) di cui è composto (manici neck_through).

 

Ogni manico (anche preso dallo stesso albero o dalla stessa tavola) suonerà diversamente. Lo sanno bene i costruttori di bacchette per batteria che utilizzano metodi uditivi e anche meccanici per "intonare" la coppia di bacchette cioè per far sì che le due bacchette di ogni coppia suonino il più simili possibile (con TBE ci è capitato di recente di costruire un macchinario proprio allo scopo per una ditta italiana).

 

Le corde hanno anch'esse una loro risonanza.

 

Frequenze simili si cancellano.

 

 

 

Se la risonanza del materiale di cui è composto lo strumento interferisce con la risonanza delle corde, alcune armoniche verranno cancellate o enfatizzate e avremo problemi di vibrazione sulla corda: poco sustain, "wolf noes" (note ululanti), note morte (dead notes), etc.

 

Se la risonanza del legno non interferisce con la risonanza delle corde avremo una vibrazione pura.

 

Se il picco di risonanza è troppo lontano da quello delle corde, allora avremo un legno che non contribuisce al suono del nostro strumento in modo significativo.

 

Ne deriva che, per corpo e manico, dovremo scegliere un legno che risuoni (vibri) in modo "ADIACENTE" alla risonanza delle corde ma senza "sovrapporsi" ad essa.

 

Come un calciatore che dribbla gli avversari, il picco di risonanza del legno si troverà vicino al picco di risonanza delle corde senza incontrarlo mai.

 

Il nostro scopo è mirare prima di tutto ad una vibrazione pura e secondariamente costruire un suono intorno a questa vibrazione utilizzando legni diversi a seconda della timbrica che vogliamo ottenere.

 

A livello di materiale, il principio alla base di come il materiale di cui è costruito uno strumento ne influenza il timbro, può essere enunciato come segue: più elevata la massa, più alto è il grado di ritenzione di energia e più è favorita la diffusione del suono all'interno di esso.

 

 

 

 

In altre parole, tanto più è denso il materiale di cui è costruito uno strumento, tanto meno la vibrazione della corda verrà assorbita dallo strumento stesso, il che si traduce in una più lunga vibrazione della nota.

 

Se la nota vibra liberamente e uniformemente noi abbiamo definizione e bilanciamento cioé un ottimo terreno sul quale costruire il nostro suono.

 

LA TIMBRICA

 

Le proprietà fisiche del legno che più ci interessano, quelle che dobbiamo imparare e tenere a mente per il suono, sono:

1) la rigidezza (coefficiente di elasticità lungo la venatura) che riguarda più che altro

costruzione di strumenti dotati di tavola armonica come violini e chitarra acustica.

2) densità del legno (per cui coefficiente di propagazione del suono al suo interno)

3) attrito interno (attitudine a smorzare e dissipare l'energia che applichiamo al legno)

 

In generale legni meno densi e più leggeri generano più volume, meno attacco e meno sustain, mentre legni più duri e pesanti saranno caratterizzati da un maggior sustain e attacco con una maggior presenza dell'armonica fondamentale e meno volume.

 

Immaginate che fino ad ora abbiamo realizzato uno scheletro: ci siamo sincerati che il legno utilizzato permetta alla corda di vibrare liberamente (poi vedremo come fare all'atto pratico e nel dettaglio col metodo del "tapping").

 

 

Stagionatura e selezione del legno giocano un ruolo cruciale

nella costruzione della chitarra e del basso elettrico.

 

Ora dobbiamo "rivestire" lo scheletro con la timbrica che abbiamo in mente. Per fare questo abbiamo disponibili decine di legni e pickups. Nello strumento elettrico i pickup hanno un'enorme importanza. Dai pickup dipendono l'80% del suono di una chitarra e il 70% del suono di un basso elettrico.

 

I pickups però altro non fanno che rilevare il suono della vibrazione delle corde la quale dipende interamente dal legno utilizzato. Ecco perchè il legno fa quella differenza che sentiamo quando paragoniamo lo stesso modello di chitarra e notiamo che alcune suonano meglio di altre.

 

Oggi capiremo perchè e come "pilotare" queste differenze.

 

La parte in legno più importante dello strumento elettrico, qualunque esso sia, è il manico. Per capire perchè leggete qui.

 

Per capire in modo chiaro l'influenza che il legno ha sulla timbrica e come possiamo utilizzarlo per ricreare il suono che abbiamo in mente, dobbiamo suddividere i legni in 5 diverse tipologie:

 

Legni leggeri soffici e poco densi

Legni di peso durezza e densità medi

Legni mediamente leggeri ma duri e mediamente densi

Legni duri pesanti e densi

Legni duri e oleosi

 

Legni leggeri soffici e poco densi

Appartengono a questa categoria legni come betulla e pioppo che non andrebbero mai usati in liuteria in quanto le loro caratteristiche di rigidità, robustezza e timbro non si adattano a nessuna parte dello strumento.

Al tapping sono caratterizzati da un volume medio basso e una sonorità leggermente sorda, quasi priva di basse e con un decadimento veloce.

LIUTAI ATTENZIONE: appartengono anche a questa categoria tagli particolarmente esterni (in qualsiasi albero un taglio basso e esterno risulterà ancora più leggero di un taglio alto ed interno) di legni particolaremente leggeri come tiglio e frassino di palude i quali, se tagliati troppo all'esterno dell'albero, risulteranno troppo leggeri per un utilizzo efficace.

 

Legni di peso, durezza e densità media

Appartengono a questa categoria legni utilizzati con ottimi risultati per il body come per esempio ontano (Alder), frassino (ash), specie di mogano più leggere, tiglio (basswood) ma anche legni esclusi dalla tradizione liuteristica come per esempio il faggio, ciliegio e castagno. Al tapping si riconoscono per la sonorità caratterizzata da un buon sustain, un volume "importante" ed una sonorità presente su tutte le frequenze.

 

 

Frudua Slave Pentabass fretless. Tuya e mogano forniscono supporto di medie, basse, sustain e definizione al manico in 11 sezioni di acero e amarante che di suo garantisce stabilità e il giusto ammontare di brillantezza ed attacco. La tastiera in ebano non troppo spessa, regala cantabilità e scorrevolezza.

 

Legni mediamente pesanti, rigidi e relativamente densi

Fanno parte di questo gruppo legni altamente risonanti come per esempio l'acero, ottimo per alcune applicazioni tipo la costruzione di manici, top e a volte anche body ma anche tagli alcune specie più pesanti di mogano, frassino ed anche il noce a volte utilizzato per le laminazioni dei manici neck through. Al tapping si riconoscono per la sonorità caratterizzata da un ottimo sustain, un volume "importante" e una sonorità presente su tutte le frequenze.

 

 

Frudua Octabass Custom. La scelta dell'acero sia per il manico che per il body segue le volontà del cliente di ottenere definizione e brillantezza sulle corde acute per un effetto "arpa" da arpeggio e accordi. La radica di tuya arrotonda leggermente il suono. Uno strumento prettamente solista.

 

Legni duri, pesanti e densi, inclusi i minimamente oleosi

Fanno parte di questa famiglia legni esotici come l'ebano, i vari tipi di wenge, amarante, paduak, utilizzati soprattuto per le tastiere, ma anche il bubinga per esempio utilizzato per i bassi. Al tapping offrono una sonorità brillante con un ottimo sustain ma un volume relativamente basso. L'utilizzo di questi legni è raccomandato per laminazioni atte ad irrobustire il manico (tipico dei neck through) oppure come top plate per "equalizzare" uno strumento neck through body. Se utilizzati in spessori minimi e in abbinamento a legni più neutri come mogano, ontano o frassino, la particolare durezza e densità di questi legni rinforza il sustain garantendo definizione alla armonica fondamentale per esempio per un si basso definito e preciso.

 

 

Top plate in bubinga su body in mogano su Frudua Slave Pentabass. Insieme al manico in acero e la tastiera in ebano regalano un suono presente e definito su tutte le frequenze. Uno strumento versatile.

 

Legni duri,resinosi e oleosi

Fanno parte di questa famiglia legni esotici il cui contenuto di olii naturali può variare da un minimo (palissandro, amarante, ad un massimo (teak, goncalo alves, cocobolo, bocote, ziricote, zebrano). Questi legni al tapping offrono una sonorità che varia dal brillante con un buon sustain ma un volume relativamente basso (minimamente oleosi) ad una sonorità generalmente leggermente sorda (più oleosi) e andrebbero usati (in special modo i secondi) con cautela e in spessori limitati e relegati a mere questioni di resistenza all'usura (ebano e palissandri) piuttosto che di estetica (top plates di pochi millimetri). Per esempio il palissandro è un legno oleoso che porta via suono all'acero del manico e andrebbe utilizzato limitatamente ed in spessori minimi (*) oppure per scurire INTENZIONALMENTE il suono di uno strumento troppo brillante. Questi legni ci aiutano a capire come trattare gli strumenti con olii essenziali invece che con vernici sintetiche sia difficile e pericoloso per il suono.

 

 

L'acqua viene respinta dagli olii naturali su un'assicella di cocobolo.

 

L'IMPORTANZA DEL LEGNO DEL MANICO In fase di progettazione timbrica occorrerà prima di tutto concentrarsi sul cuore dello strumento: il manico.

 

Nella risonanza del manico molteplici sono i fattori che hanno un impatto drammatico sul suono:.

la stagionatura (contenuto d'acqua),

lo spessore e quantità di legno,

il tipo di finitura (morbida o dura)

in che modo e in che punto dell'albero è stata tagliata l'asse,

in che punto dell'asse è stato tagliato il manico o il corpo,

che tipo di asta tendimanico è posizionata all'interno del manico,

etc.

 

Stagionatura

ll contenuto di acqua all'interno delle pareti e dei canali delle cellule influenza il modo in cui il legno risuona.

Di conseguenza un legno asciutto risuonerà meglio di un legno ancora umido.

 

Spessore

Lo spessore del manico influenza notevolmente il suono generale dello strumento. Più risonante e spesso il manico più il vostro strumento suonerà bene. NB: un manico risonante ma sottile suonerà sempre meglio di un manico grosso ma sordo (importanza del tapping).

 

Finitura

Una finitura sottile e dura proteggerà e lascerà suonare il manico meglio di una finitura spessa e dura ma soprattutto di una finitura ad olio non professionale la quale impregnando il manico, ne compromette la risonanza.

 

Taglio

Un taglio interno fornirà un legno più duro e denso (più sustain meno volume più brillantezza e più stabilità), mentre un taglio esterno un legno meno denso e più leggero (più volume, meno sustain, più corposità meno stabilità). Il meglio come sempre sta nel mezzo.

 

Truss Rod

Sia il materiale di cui è costituito il truss rod, sia il modo in cui esso è installato all'interno e lo stato in cui si trova nel momento in cui il manico sta suonando, influenzano la risonanza del manico. In genere più legno occorre asportare per inserire il truss rod meno suono rimarrà nel manico. Certi truss rod inoltre vengono rivestiti con una guaina di plastica che contribuisce ad inibire la risonanza.

 

ALL'ATTO PRATICO

 

In fase di progettazione timbrica occorrerà prima di tutto concentrarsi sul cuore dello strumento: il manico.

 

Concentriamoci su ogni pezzo di legno. Tagliamone diversi e lasciamoli stagionare.

 

A questo punto siamo pronti per applicare il metodo Frudua del tapping.

 

Di seguito trovate alcuni grafici che rappresentano in maniera semplificata, l'influenza timbrica dei vari tipi di legno sul suono delle differenti parti che compongono lo strumento elettrico.

 

 

 

 

 

 

(*) Lo capì anche Leo Fender che ridusse sempre più lo spessore delle tastiere della stratocaster fino a quasi un'impiallacciatura per evitare gli effetti del palissandro sia sulla stabilità che sulla timbrica dello strumento.

 

 

Ciao per la cronaca!!!!

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Grazie Archverb, mi sento coinvolto nella riabilitazione collettiva...

[biggrin]

 

 

 

...quindi la stagionatura (leggi "contenuto d'acqua") conta...

La stagionatura conta, che poi nelle produzioni odierne sarebbe tutta da verificare, almeno nelle sue modalità; dicevo conta, ma non in maniera significativa riguardo al peso. Ed è proprio la questione acqua/peso che che fa venire il mal di pancia a Mauro, (Mountainman), che qua dentro è di gran lunga il più "liutaio" di tutti [biggrin]

Poi comunque, ognuno avrà le sue opinioni e le sue esperienze e non è che il link a Frudua sia il link alla Bibbia eh...

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ll contenuto di acqua all'interno delle pareti e dei canali delle cellule influenza il modo in cui il legno risuona.

Di conseguenza un legno asciutto risuonerà meglio di un legno ancora umido.

Di conseguenza una macchina di 3000 di cilindrata andrà più veloce di una 500. [lol]

Il contenuto d'acqua in una chitarra!!! Alla Frudua fanno chitarre o borracce? Mi chiedo come un liutaio possa scrivere una roba del genere. Ma da quando in qua si fanno le chitarre col legno umido! Ma lo sanno alla Frudua che si usano legni stagionati (leggi asciutti)? Lo sanno che hanno anche inventato gli essicatoi e da cinquant'anni vengono impiegati per tutta l'industria del legno, chitarre comprese (Fatevi un giro alla Gibson)? Lo sanno che vengono verniciate principalmente per proteggere il legno dall'umidità circostante presente nell'aria? Chi è quel pirla che mette insieme legni non asciutti? Ma sapete cosa state dicendo? Baff... Io in questa discussione non ci entro più haha!!!! [lol]

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Non mi riferivo al tuo commento ma a quello di bobbe����������������������

 

Madonna come siamo permalosi... comunque la mia era solo una battuta, sorta spontanea leggendo questa tua affermazione:

 

.....la cosa fondamentale che produce il suono è il legno e di solito maggiore è il peso maggiore e la timbrica

e la risonanza dello strumento...

 

che se mi permetti è una discreta boiata.... senza voler far passare nessuno per fesso, s'intende.

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Per inciso, alla Gib c'è stato un periodo ( all'inizio dell'era Rendell , 66 circa ) in cui venivano usati legni con stagionatura imperfetta allo scopo di alzare la produzione il più possibile, e il risultato è che si crackavano le finiture ancora prima che le chitarre uscissero dalla fabbrica, in modo particolare le ES ( e quindi si inventarono la versione in Sparkling Burgundy [biggrin] ).

Non che pesassero mezzo chilo in più.

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Per inciso, alla Gib c'è stato un periodo ( all'inizio dell'era Rendell , 66 circa ) in cui venivano usati legni con stagionatura imperfetta allo scopo di alzare la produzione il più possibile, e il risultato è che si crackavano le finiture ancora prima che le chitarre uscissero dalla fabbrica, in modo particolare le ES ( e quindi si inventarono la versione in Sparkling Burgundy [biggrin] ).

Non che pesassero mezzo chilo in più.

 

si,ok... ma infatti non si giustificano tali differenze in termini liquidi... :rolleyes:, altrimenti si potrebbe "strizzarle" [flapper]! Provate anche voi la nuova Les Paul Spugna Gibson, una versione per i più piccini che ricorda vagamente SpongeBob...

 

Volevo dire solo... ehm, non ricordo più, ma va bene così [laugh]!

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Madonna come siamo permalosi... comunque la mia era solo una battuta, sorta spontanea leggendo questa tua affermazione:

 

 

 

che se mi permetti è una discreta boiata.... senza voler far passare nessuno per fesso, s'intende.

 

Se mi permetti la boiata la continui a dire tu dato che quando ti sbattono in faccia la realtà non sei in grado di stare zitto e cerchi ancora di repplicare(tipico di noi italiani)

Prima di correre bisogna imparare a camminare e prima di parlare azionare il cervello !!!!

Non è mica la gara della chitarra più bella o che suona meglio sia la propria ,se questo è l'intento che del forum ne volete fare lo ritengo sbagliato,il mio è quello di condividere la passione per la chitarra che il marchio Gibson incarna in pieno e di cercare di essere il più obbiettivo e onesto intellettualmente possile ,spero la pensi così anche tu ma da quello che scrivi non mi pare!!!!

Ciao peace and love and stop war!!!🍺🍺🍺🍺🎸🎸🎸🎸

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ll contenuto di acqua all'interno delle pareti e dei canali delle cellule influenza il modo in cui il legno risuona.

Di conseguenza un legno asciutto risuonerà meglio di un legno ancora umido.

Di conseguenza una macchina di 3000 di cilindrata andrà più veloce di una 500. [lol]

Il contenuto d'acqua in una chitarra!!! Alla Frudua fanno chitarre o borracce? Mi chiedo come un liutaio possa scrivere una roba del genere. Ma da quando in qua si fanno le chitarre col legno umido! Ma lo sanno alla Frudua che si usano legni stagionati (leggi asciutti)? Lo sanno che hanno anche inventato gli essicatoi e da cinquant'anni vengono impiegati per tutta l'industria del legno, chitarre comprese (Fatevi un giro alla Gibson)? Lo sanno che vengono verniciate principalmente per proteggere il legno dall'umidità circostante presente nell'aria? Chi è quel pirla che mette insieme legni non asciutti? Ma sapete cosa state dicendo? Baff... Io in questa discussione non ci entro più haha!!!! [lol]

 

Per legno più umido si intende che se usi una parte di un tronco di 10 o di uno di 50, quello di 10 deve assumere più acqua per crescere e raggiungere la sua maturazione mentre l'altro l'ha già fatto ( non che tu lo debba strizzare ma in percentuale è più umido )

Se poi tu prendi una chitarra del 2000 e una del 1959 la prima avrà i legni più umidi della seconda perché l'umidità contenuta nel legno con il passare del tempo tende ad evaporare. L'uso della vernice alla nitro rispetto a quella in poliuretano oltre ad una migliore trasduzzione del suono agevola anche questo processo di traspirazione del legno!!!

Questo intende chi costruisce borracce!!!!!

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vorrei far notare che le LP del 1959 quando hanno inciso i dischi che ci hanno fatto sognare erano quasi nuove e che c'é più di qualcuno che sostiene che la vernice non faccia traspirare proprio una motocippa... [tongue]

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Infatti. Questo topic si sta riempiendo dei soliti luoghi comuni che purtroppo sono duri a morire.

Qualcuno mi dovrebbe spiegare chi è sto gran preveggente che nel 1956 ha pesato una Strato o una Les Paul, annotandone il peso, e abbia ripetuto la stessa operazione ora per scoprire che ...

E invece lo si da come dato di fatto e acquisito. E cosa avrebbe dovuto perdere il legno per giustificare tale drastica diminuzione di peso, guarda un pò? L'acqua ovviamente. Sono cose che solo chi non vuole fermarsi a riflettere può digerire senza discutere.

Sul peso e il sustain anche a quello credo pochissimo. Data una certa oscillazione in ampiezza e tempo di una corda libera, ideale, a parità di impulso applicato, è evidente che tutto quello che aggiungiamo ai due capi può solamente mortificare le caratteristiche di oscillazione e non sicuramente accentuarle, parlando ovviamente di un sistema chiuso, nel quale non intervengano quindi fattori esterni. Maggiore o minore sia la diminuzione, dovuta all'assorbimento operato del sistema, sarà all'inverso il sustain e in generale la resa acustica, e non vedo come il peso possa influire.

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Be' il famoso detto...prova piu' chitarre!!!!penso che seppellisca tutte le teorie di materiali e di pesi......ma poi chi ha fatto questo topic!!!!!alla fine avra' un indirizzamento chiaro!!!!????? [rolleyes]

 

No nasce tutto da diegograssi che chiedeva consiglio sulla prima Gibson e io dà scellerato quale sono ho solo asserito un mio consiglio che data l'esperienza vissuta da me in prima persona e suffragata dai post precedenti che avrai potuto leggere più peso=+ suono e da lì in poi l'apocalisse

 

alla fine avra' un indirizzamento chiaro!!!!?????

 

Sì tant'è che ho già chiesto a mamma Gibson se nei certificati di autenticità perché non indicare anche il peso dello strumento e vai tranquillo che la più pesante la compro io sicuramente !!! E ognuno si tenga la sua opinione tanto

sembra che davanti all'evidenza dei fatti le persone sembra

non vogliano sentire 🔇🔇🔇ragione e quindi.........!!!!!!!??????

Chi me lo fà fare 📢📢📢📢📢di parlare al vento!!!!! E buona chitarra a tutti!!!!!!!!🎸🎸🎸🎸🎸🎸🎸

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No nasce tutto da diegograssi che chiedeva consiglio sulla prima Gibson e io dà scellerato quale sono ho solo asserito un mio consiglio che data l'esperienza vissuta da me in prima persona e suffragata dai post precedenti che avrai potuto leggere più peso=+ suono e da lì in poi l'apocalisse

 

alla fine avra' un indirizzamento chiaro!!!!?????

 

Sì tant'è che ho già chiesto a mamma Gibson se nei certificati di autenticità perché non indicare anche il peso dello strumento e vai tranquillo che la più pesante la compro io sicuramente !!! E ognuno si tenga la sua opinione tanto

sembra che davanti all'evidenza dei fatti le persone sembra

non vogliano sentire 🔇🔇🔇ragione e quindi.........!!!!!!!??????

Chi me lo fà fare 📢📢📢📢📢di parlare al vento!!!!! E buona chitarra a tutti!!!!!!!!🎸🎸🎸🎸🎸🎸🎸

 

dato che hai citato la scienza dei tarocchi e certo nessuna fonte attendibile non vedo perché tu non possa ritenere te stesso quello che non vuole sentire! [biggrin]

 

comunque oh, comprati pure tutte le zavorre che vuoi, magari becchi quella che suona o magari gli togli un sacco di ghiaia con le corde dal negozio! [flapper]

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Se poi tu prendi una chitarra del 2000 e una del 1959 la prima avrà i legni più umidi della seconda perché l'umidità contenuta nel legno con il passare del tempo tende ad evaporare. L'uso della vernice alla nitro rispetto a quella in poliuretano oltre ad una migliore trasduzzione del suono agevola anche questo processo di traspirazione del legno!!!

Questo intende chi costruisce borracce!!!!!

 

Eh si, peccato che sotto tutte le Fender(tanto per fare un esempio) dal 1963(ma c'è chi si spinge fino al 1959...) fino al 1969 c'era sotto la vernice "traspirante alla nitro" un bello strato di resina poliestere trasparente...

 

P.S. prima del 1963 c'era questo, prima ancora c'era quest'altro...

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Per legno più umido si intende che se usi una parte di un tronco di 10 o di uno di 50, quello di 10 deve assumere più acqua per crescere e raggiungere la sua maturazione mentre l'altro l'ha già fatto ( non che tu lo debba strizzare ma in percentuale è più umido )

Se poi tu prendi una chitarra del 2000 e una del 1959 la prima avrà i legni più umidi della seconda perché l'umidità contenuta nel legno con il passare del tempo tende ad evaporare. L'uso della vernice alla nitro rispetto a quella in poliuretano oltre ad una migliore trasduzzione del suono agevola anche questo processo di traspirazione del legno!!!

Questo intende chi costruisce borracce!!!!!

 

Rispondo ancora qua, per cortesia, ma poi non entro più, giuro! [biggrin]

Premetto che non cerco lo scontro e non voglio mettermi al di sopra di nessuno, ditta Frudua compresa che, battute a parte date dall'invogliato innesco, stimo oltremodo. Sono anch'io un nessuno innamorato del legno che amo lavorare, ed essendo suonatore di conseguenza anche della chitarra che è fatta di legno, che ha avuto buone informazioni da gente con le mani molto in pasta (uno per tutti Pearlygates-Fabio, ingegnere, dendrologo, ecc. ecc. ma perchè non si fa più sentire vigliacca terra che era così bello da leggere?). Purtroppo la mia uscita sopra è stata generata dal fatto che se ne è straparlato, ci si è già chiariti più volte appunto sotto le dritte illuminate di chi ha studiato a fondo la materia in maniera chimica e fisica, e lo sta facendo tutt'ora per lavoro con spazi e strumenti appositi, oltre che essere un musicista con tre palle, e sentire parlar di acqua come se nelle Custom ce ne fosse un litro in più di una Standard mi fa effetti fastidiosamente lassativi ](*,)

Così provo a rispondere ancora.

Che sia di dieci o di cento, una volta tagliato e portato ad essicazione, parlando di essicazione fatta a regola d'arte, l'acqua (e per acqua intendo il suo eccesso) viene eliminata. Rimane sempre nel legno una umidità relativa, che passa dai 60-70% iniziali e si stabilizza a 5-8% a fine stagionatura, dato variabile perchè il legno è di per sè una spugna immersa nell'aria circostante. Negli anni poi, specie se stagionato artificialmente, modificandosi perde ancora qualcosa ma si sa che parliamo di grammi su chili. Per proteggere il legno dagli agenti esterni, umidità compresa, oltre che per un'esigenza estetica, si usa isolarlo con la vernice. Che non è GoreTex , nitro compresa. Studiarsi com'è fatta e quanta roba ci va su tra turapori e passate varie. Quello della traspirazione attaverso la verniciatura nitro mi chiedo chi l'abbia inventata. Che poi col tempo degeneri e non faccia più il suo lavoro è un'altra cosa. Ma lo fa in bene e in male. Quello che cambia invece è, come già detto, che essenza è, dov'è cresciuta e cosa si è portata su per il tronco assieme all'acqua (minerali, sali, scorie ecc.). Questo, assieme alla trasformazione naturale del legno data dall'invecchiamento negli anni, è che fa differenza e di estetica, e di peso, e di suono.

IMHO

Pearly ricordo che citò in special modo la densità e la purezza del legno a riguardo della risposta timbrica positiva, caratteristiche direttamente proprorzionali naturalmente. Accidenti come parlo forbito stamattina, robe da màt

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Che sia di dieci o di cento, una volta tagliato e portato ad essicazione, parlando di essicazione fatta a regola d'arte, l'acqua (e per acqua intendo il suo eccesso) viene eliminata. Rimane sempre nel legno una umidità relativa, che passa dai 60-70% iniziali e si stabilizza a 5-8% a fine stagionatura, dato variabile perchè il legno è di per sè una spugna immersa nell'aria circostante. Negli anni poi, specie se stagionato artificialmente, modificandosi perde ancora qualcosa ma si sa che parliamo di grammi su chili. Per proteggere il legno dagli agenti esterni, umidità compresa, oltre che per un'esigenza estetica, si usa isolarlo con la vernice. Che non è GoreTex , nitro compresa. Studiarsi com'è fatta e quanta roba ci va su tra turapori e passate varie. Quello della traspirazione attaverso la verniciatura nitro mi chiedo chi l'abbia inventata. Che poi col tempo degeneri e non faccia più il suo lavoro è un'altra cosa. Ma lo fa in bene e in male. Quello che cambia invece è, come già detto, che essenza è, dov'è cresciuta e cosa si è portata su per il tronco assieme all'acqua (minerali, sali, scorie ecc.). Questo, assieme alla trasformazione naturale del legno data dall'invecchiamento negli anni, è che fa differenza e di estetica, e di peso, e di suono.

 

Molto interessante. [thumbup]

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